Empoli, concerto di Carnevale con l’Orchestra della Toscana e Marco Pierobon
Un omaggio a Broadway
mercoledì 19 febbraio 2025 09:30
Il Concerto di Carnevale dell’Orchestra della Toscana, diretto da Marco Pierobon – anche tromba solista –, è un omaggio alla città che più di ogni altra ha segnato l’immaginario musicale del Novecento: New York. Un viaggio tra cinema, jazz e teatro musicale che rende tributo a tre giganti della composizione: Ennio Morricone, John Kander e George Gershwin. Questo concerto si terrà al palazzo delle Esposizioni di Empoli, giovedì 27 febbraio 2025, alle 21, dove le sonorità di New York prenderanno vita.
New York è sogno e ambizione, ritmo e modernità, e in questa serata la sua essenza prende vita attraverso arrangiamenti che ne esaltano il carattere unico. L’oceano sconfinato e la promessa di una nuova vita risuonano nelle note di Morricone per La leggenda del pianista sull’oceano, dove un grido squarcia il silenzio e il pianoforte si insinua come un’onda che trasporta il destino. Poi le luci sfavillanti di Broadway si accendono con Kander, autore di melodie seducenti e cariche di ironia, capaci di trasformare ogni canzone in un piccolo spettacolo dentro lo spettacolo: dal magnetismo di All That Jazz all’energia beffarda di Cell Block Tango, passando per il sarcasmo e la teatralità di We Both Reached for the Gun. Infine, New York si fa sinfonia con Gershwin, dove lo swing incontra l’orchestra e il jazz si fonde con la musica colta: da Fascinatin’ Rhythm al Concerto in Fa, fino all’emozione delle pagine di Porgy and Bess, con la sua miscela di blues, gospel e lirismo.
Un concerto che racconta la città che non dorme mai, con la sua musica fatta di luci e ombre, di euforia e malinconia, dove la tradizione e l’innovazione si incontrano per celebrare il mito di Broadway e del musical, cuore pulsante della Grande Mela.
Nato a Bolzano, Marco Pierobon, dopo il diploma in Tromba presso il Conservatorio di Bolzano, diviene professore d’orchestra alla Toscanini di Parma, al Maggio Musicale Fiorentino, all’Accademia Santa Cecilia a Roma e, infine, alla Chicago Symphony Orchestra. Nel 2007 decide di insegnare in Conservatorio e si dedica all’attività solistica e cameristica. Arrangia molto materiale per varie formazioni, dirige, suona la musica che piace a lui e che nessuno gli impone: «La mia estrazione è prettamente classica, ma mi piace mischiare un po’ di tutto, jazz, musica latinoamericana, concerti molto seri e impegnati e altri in cui anche la comicità ha la sua parte».