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Scandicci, 85enne trovato senza vita in casa: fermato il figlio per maltrattamenti

Dall'autopsia la conferma che la morte dell’anziano sia stata conseguenza di un’azione violenta

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sabato 01 febbraio 2025 16:30

Il fatto risale alla serata di lunedì 27 gennaio, quando i Carabinieri sono intervenuti presso un’abitazione di Scandicci per una segnalazione di un decesso, e lì hanno rinvenuto il corpo senza vita di un uomo, 85enne, residente in quella casa. L'uomo, secondo la ricostruzione diffusa dalla Procura, era adagiato nel proprio letto con addosso il pigiama, e con vari lividi sul corpo, alcuni più recenti di altri.

 

I militari, insospettiti dall’assenza di altre persone in casa e dalle condizioni della salma, hanno dato il via alle indagini per ricostruire l’accaduto sotto la direzione della Procura della Repubblica di Firenze. I primi accertamenti hanno permesso di appurare come il figlio dell'85enne, dopo essersi accorto della morte del genitore, si fosse messo in contatto con la propria compagna residente all’esterno (che saputa la notizia ha attivato le autorità), e si fosse poi reso irreperibile.

 

Vista la situazione, i militari hanno iniziato le ricerche dell’uomo, entrando anche nella sua abitazione con l’aiuto dei vigili del fuoco, ma senza trovarlo, nè in casa nè in zona. L’uomo, che aveva con sé uno zaino colmo di indumenti, è stato rintracciato solo a distanza di due giorni, avendo fatto rientro all’interno della propria abitazione, e non sarebbe stato in grado, secondo quanto si apprende dalla Procura, di fornire spiegazioni circa quanto fosse accaduto al genitore.

 

Sulla base di quanto riscontrato nelle indagini svolte fino a quel momento, i militari hanno deciso quindi di sottoporre l’uomo a fermo di indiziato di delitto per l’ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia aggravati dall'evento morte e, dopo le formalità di rito, l'uomo è stato accompagnato presso la casa circondariale di “Firenze Sollicciano”.

 

Ieri, 31 gennaio, è stato eseguito l’esame autoptico dal medico legale. Dalle prime risultanze medico legali si è avuto "conferma all’ipotesi che la morte dell’anziano sia stata conseguenza dell’azione violenta del figlio", si legge nella nota della Procura. 

 

In data odierna il fermo è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica, e contestualmente è stata disposta la misura cautelare della custodia cautelare in carcere come richiesta dall'ufficio del pubblico ministero. Il Giudice per le indagini preliminari ha riconosciuto la sussistenza di un grave quadro indiziario ed il pericolo di fuga che ha giustificato il fermo. 

 


 

 
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