Striscione neofascista a Firenze, Giani e Ciuoffo: 'Gravissimo attacco ai magistrati e a Mattarella'
'Elon Musk ha ragione. Toghe rosse andatevene', lo striscione davanti al tribunale di Firenze
venerdì 22 novembre 2024 18:41
"Elon Musk ha ragione. Toghe rosse andatevene". Recita così uno striscione esposto dal gruppo neofascista di estrema destra, Rete dei Patrioti, di fronte ai tribunali di Firenze, Prato, Pistoia e Lucca nella notte tra mercoledì e giovedì.
"Fa piacere che un uomo influente come Musk intervenga per affermare il diritto dell'Italia di difende i propri confini da un'immigrazione incontrollata che ha ormai raggiunto le proporzioni di una vera e propria invasione; allo stesso tempo", scrive il gruppo di estrema destra, "fa sorridere l'improbabile sovranismo di Sergio Mattarella: un Presidente della Repubblica sempre pronto ad obbedire agli USA quando ci impongono di sostenere l'Ucraina contro i nostri interessi, per poi riscoprirsi patriota e sovranista solo quando un americano afferma il nostro diritto di difendere i confini senza ingerenze da parte di una magistratura politicizzata. Tacciano quindi Mattarella ed i magistrati, e ben venga Elon Musk, nella speranza che riesca a motivare un governo che, per la verità, si sta dimostrando piuttosto debole e maldestro nella gestione dei flussi migratori".
Rispondono così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani e l’assessore alla cultura della legalità, Stefano Ciuoffo: “L’esposizione notturna da parte di soggetti mascherati, appartenenti alla Rete dei patrioti, di striscioni contro i magistrati davanti ai tribunali di Firenze, Prato, Pistoia e Lucca è un fatto gravissimo. Così come è gravissimo l’attacco al presidente Mattarella. Si tratta di episodi che si inseriscono in un clima di intimidazione che trae origine dalle affermazioni di alcuni esponenti delle forze di maggioranza che, anziché rispettare le prerogative e il lavoro del potere giudiziario, hanno gridato allo scandalo rispetto alle decisioni dei giudici circa i centri per migranti realizzati dall’Italia in Albania. Dai partiti di maggioranza e dal Governo ci aspettiamo adesso una ferma condanna di quanto è accaduto davanti ai nostri tribunali”.
“La nostra piena e incondizionata solidarietà – proseguono i due amministratori regionali - va anche al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, attaccato in quanto presidente del Consiglio superiore della Magistratura e nella sua funzione di garante dell’unità nazionale e del rispetto dei dettati costituzionali. Non è accettabile che si metta in discussione l’autonomia e l’indipendenza della Magistratura, verso i cui componenti ribadiamo tutta la nostra fiducia e stima. Ci auguriamo che le Forze dell’ordine giungano presto all’identificazione degli autori materiali dei gesti. E, nell’attesa, chi amministra la cosa pubblica riteniamo abbia il dovere di prenderne le distanze”.
Giani e Ciuoffo hanno poi richiamato la solidità democratica della società toscana, che al suo interno possiede gli anticorpi necessari ad isolare e a condannare chi attacca le Istituzioni. “L’intolleranza e la prepotenza – concludono Giani e Ciuoffo – non hanno spazio nella Toscana democratica e tollerante e nel suo ricco tessuto associativo e culturale. Condanniamo quindi, anche facendoci interpreti di questa ricchezza sociale, ogni estremismo, così come respingiamo ogni attacco alle istituzioni democratiche. Siamo certi che i magistrati, a partire da quelli toscani, non si lasceranno intimidire, ma al tempo stesso chiediamo che si chiuda la stagione dell’odio e dell’avversione, per recuperare una insopprimibile dialettica democratica e la sempre necessaria correttezza istituzionale”.