Firenze, il Teatro di Rifredi ri-alza il sipario: presentata la nuova stagione
Stagione al va il 22 novembre, in cartellone nomi come Alessandro Riccio, Peppe Servillo, Lodo Guenzi, Cristiana Capotondi. L'omaggio a De Filippo
giovedì 14 novembre 2024 19:53
Finalmente si alzerà il sipario del Teatro di Rifredi.
Dopo una pausa forzata a causa della mancanza di fondi della Fondazione Teatro della Toscana, della quale il teatro è entrato a far parte due anni fa, ora la stagione sembra pronta a partire. Per la ripresa della programmazione al Teatro di Rifredi, da decenni un punto di riferimento per il Quartiere, in queste settimane si erano susseguiti diversi appelli, dall'Arci ai professori universitari.
E oggi il Teatro della Toscana ha annunciato la stagione 2024/2025 del Teatro di via Vittorio Emanuele II, che si è sempre distinto come spazio di ricerca e innovazione, con una vocazione alla contemporaneità, all'internazionalità e alla pluralità dei linguaggi scenici.
In cartellone, tra grandi classici rivisitati, teatro di impegno civile e intrattenimento, artisti come Carlo Cecchi, Antonio Latella, Claudio Tolcachir, Andrée Ruth Shammah, Angelo Savelli, Peppe Servillo, Walter Veltroni, Federico Bellini, Lodo Guenzi, Cristiana Capotondi, Tindaro Granata, Valentina Picello, Daniel J. Meyer, Vieri Raddi, Maria Chiara Arrighini, Giulia Heathfield Di Renzi, Chiara Ferrara, Beatrice Verzotti, Vincenzo Ambrosino, Luca Saccoia, Lello Serao, Klaus Martini, Vieri Sturlini, Federica Luna Vincenti, Roberto Cavosi, Alessandro Riccio, Paolo Triestino, Edy Angelillo, Gregory Eve, Luca Avagliano.
La stagione inaugura dal 22 novembre al 1° dicembre con la prima nazionale di A.K.A. Also Known As del giovane drammaturgo argentino/spagnolo Daniel J. Meyer (Premio Max Awards 2019 e Butaca Awards 2018), con Vieri Raddi diretto da Angelo Savelli, che ha da poco festeggiato 50 anni di palcoscenico. Lo spettacolo prodotto dal Teatro della Toscana, con il contributo di Gobierno de España Ministerio de Cultura INAEM, racconta le dolorose vicissitudini di un tranquillo adolescente di origini straniere che si trova ad affermare il proprio desiderio di integrazione in una società minata dalla xenofobia. Una produzione che s inserisce nel più vasto progetto di scoperta e promozione della nuova drammaturgia internazionale di casa al Teatro di Rifredi già dal 2018, e che ha visto la traduzione, la rappresentazione e la pubblicazione (attraverso la casa editrice Cue press) di opere di autori come Josep Maria Miró, Sergio Blanco, Remi De Vos e Abel González Melo.
Nel 2024 ricorre il 40esimo anniversario della scomparsa di Eduardo De Filippo, uno dei padri della drammaturgia italiana: all'anima di Napoli, alle sue contraddizioni, speranze e anche amarezze, il Teatro di Rifredi dedica tre spettacoli. Natale in casa Cupiello di Eduardo viene reinventato come spettacolo “per attore cum figuris” nella versione di Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia, regia di Lello Serao, Premio Hystrio Twister 2024 (27 – 29 dicembre). Anna Cappelli di Annibale Ruccello, con la regia di Claudio Tolcachir, con Valentina Picello (17, 18 gennaio), porta in scena il ritratto di una donna del Sud, in un crescendo di tensione emotiva che svela a sua volta le contraddizioni della società contemporanea. Fútbol di Osvaldo Soriano, con Peppe Servillo e Cristiano Califano alla chitarra (6, 7 febbraio), una lettura intervallata da canzoni che racconta il calcio attraverso storie di vita, d’amore, di gioie, delusioni e dissapori.
La drammaturgia contemporanea continua con Wonder Woman di Antonio Latella, Federico Bellini, con Maria Chiara Arrighini, Giulia Heathfield Di Renzi, Chiara Ferrara, Beatrice Verzotti (15, 16 maggio), in un confronto serrato con il mito dell'eroina contemporanea, decostruendo stereotipi e aspettative di genere. L’ispirazione viene da un caso di stupro ad Ancona nel 2015.
Vorrei una voce di e con Tindaro Granata (15, 16 aprile) è uno spettacolo in forma di monologo, che fonda la sua drammaturgia dall'incontro dell'attore e autore siciliano con le detenute di alta sicurezza del teatro Piccolo Shakespeare all’interno della Casa Circondariale di Messina che, attraverso alcune canzoni di Mina, raccontano il proprio mondo.
Il dialogo con i classici si rinnova in questa stagione attraverso l’originale rilettura de La leggenda del santo bevitore di Joseph Roth con un Maestro della scena come Carlo Cecchi a dare vita alla storia di Andreas, vagabondo parigino alle prese con un misterioso prestito e una promessa da mantenere, per la regia di Andrée Ruth Shammah (20 – 23 febbraio).
Il teatro di narrazione e civile è rappresentato da Le emozioni che abbiamo vissuto di e con Walter Veltroni (23 marzo), un viaggio attraverso la memoria collettiva del nostro Paese, mentre uniscono sport, cronaca e storia Toccando il vuoto di David Greig, con Lodo Guenzi diretto da Silvio Peroni (28 – 30 marzo) e Orlando non fa suonare il corno di Riccardo Ventrella, con Klaus Martini e Vieri Sturlini alla chitarra (6 – 7 maggio). Tratto da un episodio di alpinismo nel 1985, Toccando il vuoto esplora il tema delle scelte, etiche e non, tra passione, sensi di colpa, amicizia e resilienza. Orlando non fa suonare il corno ripercorre la straordinaria vicenda umana e sportiva di Ottavio Bottecchia, primo italiano a vincere il Tour de France nel 1924.
La Vittoria è la balia dei vinti, scritto e diretto da Marco Bonini, con Cristiana Capotondi (31 gennaio – 2 febbraio) esplora le dinamiche del potere e della sconfitta nella società contemporanea, rievocando tra fiaba e ricostruzione storica il bombardamento alleato di Campo di Marte il 25 settembre 1943.
Sissi l'imperatrice, scritto e diretto da Roberto Cavosi, con Federica Luna Vincenti (1, 2 marzo) restituisce uno sguardo inedito sulla figura storica dell'imperatrice d'Austria.
Tornano al Rifredi L'amico ritrovato dal romanzo di Fred Uhlman, nell'adattamento di Josep Maria Miró, regia di Angelo Savelli, con Mauro D’Amico, Olmo De Martino, Roberto Gioffrè (10, 11 gennaio), e Questo spettacolo non s'ha da fare. I Promessi Sposi da Alessandro Manzoni, regia sempre di Savelli (21, 22 marzo).
Alessandro Riccio, con il musicista Alberto Becucci, nel decennale “della” Bruna propone la trilogia a lei dedicata: Bruna è la notte (3 – 8 dicembre), Le mille e una Bruna (13 – 16 febbraio), Bruna, per carità! (13 – 16 marzo). Un'esilarante esplorazione della società contemporanea attraverso gli occhi di un personaggio tanto eccentrico quanto profondamente umano. Que serà di Roberta Skerl, con Paolo Triestino, Edy Angelillo e Emanuele Barresi (4 – 6 aprile) affronta con leggerezza e profondità i temi dell'amicizia e del passaggio del tempo.
Ritorno molto atteso quello del progetto di teatro urbano Walking Thérapie di Buysse, Zenoni e Murgia, con Gregory Eve e Luca Avagliano (19 maggio – 11 giugno) che trasformano le strade di Firenze in un palcoscenico a cielo aperto.
Confermata, inoltre, la proposta mattutina dedicata alle giovani generazioni, con produzioni come A.K.A, Evoluzioni razziali in repertorio dal 2009, L’amico ritrovato, La matematica in cucina, Questo spettacolo non s'ha da fare. I Promessi Sposi, Eppur si muove – Oscillazioni scientifico-letterarie intorno all'opera di Galileo Galilei pensate per integrarsi organicamente con i programmi didattici o con i percorsi formativi di alunni e studenti.