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Ospedali, donati a Santa Maria Nuova 10 kit per controllare a distanza pazienti con scompenso cardiaco e insufficienza renale

Il presidente Landini: 'Sono strumenti che possono salvare la vita perché riducono il rischio di complicazioni gravi'

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lunedì 28 ottobre 2024 15:55

Sono dieci i kit di monitoraggio per controllare a distanza pazienti con scompenso cardiaco e insufficienza renale sono stati donati dalla Fondazione Santa Maria Nuova all’Ospedale di Santa Maria Nuova. 

 

La cerimonia di consegna dell’apparecchiatura si è svolta oggi al reparto subintensivo cardiologico del presidio sanitario nel centro di Firenze. L’acquisto delle apparecchiature da parte della Fondazione rientra in un progetto più ampio, il "Telemonitoraggio dei pazienti con scompenso cardiaco cronico".

 

Alla consegna hanno partecipato Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova Ets, Tommaso Grassi della Direzione Sanitaria dell’ospedale Santa Maria Nuova,  il direttore di Cardiologia Massimo Milli e Paolo Lippi, uno dei pazienti seguiti nella fase pilota del progetto, che ha raccontato la sua esperienza. 

 

Ogni kit comprende uno zainetto contenente tablet, misuratore di pressione, bilancia, elettrocardiografo, saturimetro. Il kit serve per monitorare da remoto nel primo mese dopo le dimissioni i parametri clinici dei pazienti con scompenso cardiaco e insufficienza renale cronica per personalizzare il trattamento e ridurre il numero di ricoveri ospedalieri: utilizzando questo kit si eliminano il del 20% mortalità e reingressi ospedalieri per scompenso.

 

“Il kit serve per seguire il paziente nel primo mese dopo la dimissione e ottimizzare la terapia in questo periodo di tempo – spiega il direttore di Cardiologia Massimo Milli - I pazienti escono dal ricovero ospedaliero per scompenso cardiaco con due tipologie di rischio: nel “rischio alto” il tablet pone una serie di domande quotidianamente, su misurazioni (peso, pressione, saturazione e elettrocardiografo) e dopo 15 giorni viene effettuato un teleconsulto che inserisce anche un confronto con esame del sangue: nel “rischio basso” viene mandata una mail al medico di famiglia che attiva l'infermiere di competenza territoriale e fa misurazione dei dati una volta alla settimana". 

 

Le apparecchiature permettono di rilevare parametri come la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa, la saturazione di ossigeno, il peso corporeo e altri dati strumentali, oltre a raccogliere e trasmettere referti di esami ematici (come sodio, potassio, creatinina) tramite un sistema cloud.

 

"Questi dispositivi sono utilizzati per inviare i dati giornalieri o settimanali dei pazienti - spiega Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova Ets - che possono così essere visualizzati dai professionisti sanitari coinvolti per monitorare lo stato di salute, rilevare tempestivamente eventuali peggioramenti e, se necessario, adeguare le terapie a domicilio o intervenire con trattamenti infusivi. L’obiettivo è ridurre i ricoveri ospedalieri e migliorare l’efficacia delle terapie. La Fondazione è sempre presente e disponibile a rispondere alle esigenze espresse dagli ospedali agendo in sinergia con l'azienda sanitaria”.

 

“Il backoffice è molto rassicurante e gli strumenti del kit semplici da utilizzare; sapere che le informazioni arrivano direttamente ai sanitari è molto rassicurante. Il fatto che questo strumento diventi strutturale e inserito in una rete di monitoraggio è meraviglioso” afferma Paolo Lippi, paziente.

 
 
 
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