Violenta rapina a Verona, gruppo aggredito con mazze da baseball e coltelli: arrestati a Prato
Rintracciati e arrestati due dei presunti responsabili
giovedì 22 agosto 2024 15:13
Nel pomeriggio di martedì 20 agosto la Polizia di Stato di Prato ha arrestato due uomini ritenuti responsabili di una rapina a mano armata commessa nel comune di Povigliano Veronese (Verona).
Nel dettaglio, nella notte tra il 19 ed il 20 agosto, in località Povigliano Veronese, i due uomini, identificati per cittadini pakistani di 22 e 30 anni, incensurati, dimoranti a Prato, insieme ad altri tre connazionali, avrebbero perpetrato una rapina aggravata con uso di armi e con volto travisato, in concorso con altri tre soggetti rimasti ignoti, ai danni di quattro cittadini dello Sri Lanka, dimoranti nella provincia di Verona.
Le vittime venivano adescate da uno degli autori della rapina, che simulava l’offerta di un passaggio in auto alla volta della Stazione ferroviaria di Bussolengo (VR); una volta saliti a bordo, i quattro venivano condotti in una zona isolata di Povigliano Veronese, dove altri quattro uomini, tutti poi risultati di nazionalità pakistana, li attendevano, armati di mazze da baseball e coltelli e si avventavano su di loro, colpendoli con violenza e sottraendoli tutti gli effetti personali, per poi darsi alla fuga a bordo del veicolo, come riscontrato dall’intervento dei Carabinieri di Villafranca (VR). Le vittime subivano lesioni diagnosticate nell’ospedale di Villafranca (VR) con prognosi dai sette ai dieci giorni.
Uno degli uomini rapinati, in seguito raggiungeva Prato contattando il NUE e fornendo una prima descrizione di quanto patito ore prima, utile ad avviare una tempestiva attività d’indagine da parte della Squadra Mobile, che riusciva a rintracciare in tempi brevi l’autovettura utilizzata per compiere la rapina e successivamente l’abitazione dove si erano portati due rapinatori, trovati all’interno, quartiere Soccorso.
Nella loro disponibilità veniva rinvenuta gran parte della refurtiva sottratta la notte precedente alle vittime, consistente in borse, cellulari, documenti e denaro contante; in sede di ricognizione fotografica, le vittime fornivano oggettivi elementi di riscontro all’identificazione dei due rapinatori.
I due indagati, al termine degli atti di rito, venivano sottoposti a fermo di indiziato di delitto e, su disposizione della locale Autorità Giudiziaria, venivano portati alla Casa Circondariale “La Dogaia” di Prato in attesa di udienza di convalida.