Firenze, tendata studentesca per la Palestina in piazza San Marco
'Oggi piazza San Marco è stata liberata, l'abbiamo rinominata Piazza Shereen Abu AKLEH, giornalista palestinese uccisa da Israele'
mercoledì 15 maggio 2024 11:31
Bandiere palestinesi sventolano in centro: l'Intifada studentesca è arrivata anche a Firenze.
Dopo gli Stati Uniti e molte città italiane, tra cui Pisa, anche a Firenze è iniziata la tendata studentesca per la Palestina, in risposta alla chiamata di mobilitazione nazionale dei Giovani Palestinesi, nel giorno del 76esimo anniversario della Nakba, l'esodo forzato dei palestinesi del 1948.
Dalle 9 di questa mattina in piazza San Marco, davanti al rettorato dell'Università di Firenze, si sono ritrovati decine di studenti e studentesse, che hanno iniziato a montare tende "per esigere la condanna del genocidio del popolo palestinese e la rescissione di tutti gli accordi con le Università Israeliane", come fa sapere l'Assemblea studentx per la Palestina Firenze.
"A Rafah non c'è più tempo per aspettare che tutto il mondo si mobiliti, non c'è più spazio sicuro dove ripararsi dalle bombe dell'esercito assassino israeliano e non c'è più cibo da mangiare. Ci uniamo al grido di lotta partito dalle università americane che ha contagiato tutto il mondo per fermare il genocidio del popolo palestinese!"
In mezzo alla piazza è stato appeso un grande striscione con scritto "Piazza Shereen Abu Akleh": "Oggi piazza San Marco è stata liberata, l'abbiamo rinominata Piazza Shereen Abu AKLEH, giornalista palestinese uccisa da Israele due anni fa per aver raccontato la verità dei crimini sionisti".
Sostegno arriva da Dmitrij Palagi, candidato sindaco e consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune. "Siamo al fianco delle studentesse e degli studenti che hanno scelto anche a Firenze di scendere in piazza con le tende per la Palestina. È giusto chiedere a tutto il sistema istituzionale di agire per ottenere un immediato cessate il fuoco. Non bastano le dichiarazioni. Vanno messi in discussione rapporti e collaborazioni che direttamente o indirettamente favoriscono progetti che comunque alimentano la sostanziale impunità del governo di Israele".