Celebrazioni e tradizioni popolari legati alla Pasqua tornano a rivivere nella Settimana Santa. La sera del Giovedì Santo dopo la messa ‘in Coena Domini’, con il suggestivo rito della ‘Lavanda dei piedi’ e della benedizione del pane, le chiese restano aperte fino a mezzanotte per l’adorazione dell'Eucaristia sull'altare. Torna così la tradizione popolare della “visita ai sepolcri” o il “giro delle sette chiese”.

Questo pellegrinaggio, un po’ differente da come lo conosciamo oggi, risale a San Filippo Neri e coinvolgeva le sette grandi basiliche romane. Col tempo acquisì una forma molto penitenziale, spostandosi alla fine della Quaresima e facendo memoria delle tappe di Gesù nel percorso della sua passione.

Un’occasione per ammirare anche, sotto un’altra luce, le chiese, i capolavori in esse contenute e i “sepolcri”: altari ricolmi di fiori e piante, davanti ai quali è possibile soffermarsi per l’adorazione dell’Eucarestia. 

Tradizione che ha preso piede anche nel Mugello e a Firenze, dove sono tante le chiese del centro che possono essere incluse nel proprio “giro delle sette chiese”: il Duomo, Santa Maria Novella, Santa Croce, Santo Spirito, Santissima Annunziata, San Marco e San Lorenzo. Da non trascurare anche quelle più piccole o meno conosciute come San Michele Arcangelo Visdomini, Santa Maria Maggiore, Chiesa dei Santi Michele e Gaetano, Badia Fiorentina e San Carlo dei Lombardi.
 

Elena Manetti