Pasqua e Pasquetta, sciopero del commercio in Toscana: ‘Chiuso per festeggiare’
A proclamarlo Filcams Cgil Toscana e UILTuCS Toscana: ‘Serve un nuovo modello contro le aperture indiscriminate’
lunedì 25 marzo 2024 12:48
“Chiuso per festeggiare”. È con queste parole che Filcams Cgil Toscana e UILTuCS Toscana hanno proclamato lo sciopero e l’astensione dal lavoro nel commercio durante le festività di Pasqua e Pasquetta 2024.
“Lasciare aperti i negozi nelle festività pasquali è un gesto in contrasto con i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori - spiegano Filcams Cgil Toscana e UILTuCS Toscana - Il commercio è da sempre uno dei settori più colpiti da un consumismo insostenibile che vuole negozi sempre aperti e addetti costretti in un modello di società che non consente più di conciliare i tempi di vita e lavoro”. Rispettare le feste per rispettare le persone: è questo l’obiettivo dello sciopero indetto da Filcams Cgil Toscana e UILTuCS Toscana in occasione della Pasqua 2024.
“Noi siamo convinti che si debba cercare un altro modello di riferimento nel commercio, che vada oltre il consumismo e le aperture indiscriminate - dice Marco Conficconi, Segretario Generale UILTuCS Toscana - Recuperare una dimensione sociale e familiare del riposo festivo è una necessità contro le liberalizzazioni sbagliate che illudono di dare crescita economica, ma creano solo dumping sociale e salariale. I diritti e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori del commercio non sono merce in vendita”.
"Non diciamo solo no al lavoro festivo, ma dobbiamo rivedere i tempi e i modi del commercio, ripensare il ruolo dei centri commerciali, riflettere sull’apertura continua di grandi strutture, un processo che non tiene minimamente in considerazione la sostenibilità ambientale, urbana e sociale - spiega Stefano Nicoli, Segretario Generale Filcams Cgil Toscana - Difendiamo il diritto di vivere le feste per valorizzare la vita delle persone”.