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Anziani affetti da Alzheimer incontrano i bambini del nido, il progetto 'Tazzine di ricordi'

Il primo Caffè Alzheimer in Italia che si svolge in un asilo d'infanzia: gli anziani fanno merenda e giochi coi bambini

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mercoledì 21 febbraio 2024 10:58

Gli anziani affetti da Alzheimer e i bambini giocano e fanno merenda insieme: è “Tazzine di ricordi”, il primo Caffè Alzheimer in Italia che si svolge in un asilo.

 

Ha inaugurato martedì 20 febbraio al Giardino delle Tate, struttura privata convenzionata di Scandicci. Il progetto, patrocinato dal Comune di Scandicci, nasce dall'incontro tra la cooperativa sociale Nomos e Lo Spazio delle Donne col loro Spazio Famiglia, attivo all’interno nel nido d’infanzia Il Giardino delle Tate. Al taglio del nastro erano presenti Gaia Guidotti, vicepresidente della coop Nomos, e il sindaco di Scandicci Sandro Fallani.


Ogni terzo martedì del mese dalle 9 alle 11 gli anziani che frequentano, gratuitamente, il Caffè Alzheimer presso la Coop di Ponte a Greve si trasferiscono al nido: qui fanno merenda con i bambini e svolgono con loro, le educatrici e gli operatori, ma anche musicoterapeuti e arteterapeuti, attività esperienziali con l’ausilio della musica, di palle morbide, di teli colorati. 

 

“L'obiettivo è lasciare che spontaneamente il bambino e l’anziano interagiscano attraverso un linguaggio che è quello prevalentemente non verbale e legato ai gesti e alle emozioni dello stare insieme” spiega Francesco Manneschi, presidente della cooperativa Nomos. “Con il Giardino delle Tate condividiamo una visione di presa in carico globale del nucleo familiare che va a costruire innanzitutto un progetto individualizzato per l’inserimento, da una parte dell’anziano, dall’altra del bambino all’interno di un percorso inclusivo e costruito sulle capacità (piuttosto che sulle inabilità) dell’anziano/bambino. Gli anziani si relazionano spontaneamente con il bambino, provano gioia, prendono più facilmente l’iniziativa e hanno performance migliori rispetto ad altri contesti. Il bambino si relaziona anche lui in modo spontaneo con l’anziano, mettendo in campo in modo innato, un atteggiamento di reciprocità nello svolgimento di un’attività comune”.

 

“Il nostro territorio ospita servizi e politiche per il sociale con standard qualitativi particolarmente elevati – dice il sindaco Sandro Fallani – abbiamo un'offerta assolutamente innovativa che si articola in proposte differenziate tra pubblico, terzo settore, privato, coordinate per dare risposte ad esigenze sempre nuove di una società in profonda mutazione. Accogliamo adesso il primo Caffè Alzheimer, un nuovo servizio pensato per affrontare un problema che accomuna molte famiglie, e che favorisce l'incontro tra generazioni distanti con l'accompagnamento di educatori professionisti in ambiti sicuri e tutelati”. 

 

Le famiglie dei bambini, da zero a tre anni, che frequentano il nido hanno seguito un percorso informativo sul progetto, accogliendo l'iniziativa con interesse, come spiegano gli organizzatori. 


Al Caffè Alzheimer si accede in modo spontaneo, oppure contattando il numero di telefono 055-6510477. Non ci sono requisiti di accesso, per cui possono partecipare persone che vivono la demenza in ogni sua fase. Insieme agli anziani deve essere presente un caregiver formale o informale poiché non sussiste delega assistenziale, trattandosi di un servizio di prima accoglienza e di tipo puramente ricreativo. Si svolge il primo martedì del mese dalle 15.30 alle 17.30 all'Unicoop di Ponte a Greve e il terzo martedì del mese dalle 9 alle 11 a Il Giardino delle Tate in via Salvatore Allende 22/a, Scandicci. Il servizio è gratuito.


La cooperativa sociale Nomos opera dal 2010 in tutta la provincia di Firenze, sviluppando modelli innovativi di presa in carico ed erogazione di servizi socio-assistenziali, per anziani e disabili, in risposta alle necessità delle famiglie, ricercando un sistema pratico ed intelligente in grado di mantenere e ristabilire un adeguato livello di benessere e armonia tra i membri. Ha già attivi tre Atelier Alzheimer a Firenze, uno a Scandicci, uno a Bagno a Ripoli, uno a Figline Valdarno.

 

 

 
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