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Due rapine in centro a Firenze, 23enne finito in custodia cautelare in carcere

Un investigatore ha riconosciuto uno dei sospetti ad una fermata dell’autobus a Novoli

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venerdì 02 febbraio 2024 10:28

Custodia cautelare in carcere per un 23enne di origine brasiliana, accusato di due rapine messe a segno in rapida successione la scorsa estate, in concorso con una seconda persona, in centro a Firenze.

 

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, tra le 3.40 e le 4.00 di notte del 25 agosto, il Centro storico fiorentino è stato teatro di due aggressioni a scopo di rapina. Per quanto riguarda la prima, la richiesta di denaro in strada da parte di due giovanissimi, si sarebbe trasformata in un vero e proprio inseguimento nella zona di Santa Croce, nel corso del quale un uomo fiorentino è stato raggiunto e colpito con un pugno al volto all’altezza di via Verdi. La vittima, dopo aver perso i sensi, si è risvegliata al Pronto Soccorso di Santa Maria Nuova senza portafogli e telefono. Il secondo analogo episodio sarebbe invece andato in scena una ventina di minuti dopo in via dei Pilastri: a farne le spese un altro uomo, anche lui preso a pugni da due persone e costretto a consegnare ai malintenzionati 50 euro per evitare così conseguenze peggiori, oltre alle diagnosticate lesioni alla mandibola.

 

Raccolte le testimonianze sull’accaduto, la Polizia ha iniziato le indagini per dare un volto e un nome ai rapinatori, passando al setaccio le immagini di videosorveglianza della zona, arrivando rapidamente a delineare le caratteristiche fisiche dei presunti autori delle violente rapine.

 

La svolta nelle indagini è arrivata qualche settimana dopo quando uno dei poliziotti della squadra di investigatori che stava seguendo il “caso”, si è imbattuto libero dal servizio nel 23enne, ad una fermata dell’autobus a Novoli. L'agente ha continuato a seguire il giovane e poco dopo, con gli altri investigatori, è scattato il blitz nella sua abitazione in zona.

 

Sulla base di quanto emerso durante il controllo e all’esito dell’intera attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze, gli inquirenti hanno ritenuto che sussistano gravi indizi di colpevolezza nei confronti del giovane finito, nei giorni scorsi, in custodia cautelare a Sollicciano. L’effettiva responsabilità dell’indagato e la fondatezza delle ipotesi d'accusa a suo carico, dovranno essere sempre valutate nel corso del successivo processo e che al momento la persona destinataria della misura cautelare è assistita da una presunzione di innocenza.
 

Foto comunicato Polizia

 

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