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‘Se vuoi la pace prepara la pace’, quattro incontri a Firenze per promuovere la cultura della pace

Il presidente Milani: 'La cultura che ancora domina è quella funzionale alla guerra, mentre è urgente il tempo di una cultura della pace'

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mercoledì 24 gennaio 2024 10:35

“Se vuoi la pace prepara la pace”, prendendo a prestito le parole di Padre Balducci, il presidente del Consiglio comunale di Firenze, Luca Milani, ha deciso di organizzare quattro incontri per promuovere la cultura della pace.

 

Dopo la marcia per la pace, promossa da Padre Bernardo Gianni con una fiaccolata silenziosa per le strade di Firenze, “numerose richieste sono giunte al Consiglio comunale da un ampio e variegato insieme di associazioni, enti, fondazioni ma anche di singoli cittadini perché la città di Firenze, attraverso le sue Istituzioni, sia promotrice di Pace” ha dichiarato Milani. “Il Consiglio comunale ha quindi deciso di proporre, a Palazzo Vecchio, un ciclo di quattro incontri accogliendo le tante e variegate richieste giunte, per dar loro pari dignità e cittadinanza e per offrire un contributo di grande respiro ai movimenti pacifisti e soprattutto nella speranza di elaborazione di un'autentica cultura della pace – continua il Presidente del Consiglio comunale – La cultura che ancora domina è quella funzionale alla guerra, mentre è urgente il tempo di una cultura diversa: la cultura della pace. Il primo impedimento alla nascita ed alla diffusione di questa nuova cultura è la rassegnazione al vecchio modo di pensare; dalla città di Firenze può partire appunto una sfida a questa rassegnazione dell’intelligenza e mettere in moto un processo di pace destinato ad abbracciare tutti i popoli della terra e destinato ad edificare un'età qualitativamente nuova della storia del mondo”.

 

Il primo degli incontri si terrà mercoledì 31 gennaio, alle ore 18, nel Salone dei Duecento dal titolo “Dove Comincia la Pace”. L’occasione straordinaria di incontrare di persona e dialogare con due storici attivisti, Angelica Edna Calò e Yehuda Livné, che da oltre trent’anni dal loro kibbutz vicino al confine con il Libano, lavorano quotidianamente con palestinesi e israeliani, ebrei e arabi per la costruzione di un futuro di riconoscimento, incontro, comprensione e pace.

 

Domenica 4 febbraio, alle ore 10, nel Salone dei Cinquecento, sarà la volta di “Pace in Medio Oriente: la forza delle città”. Seguendo l’eredità di La Pira: quale ruolo e quali responsabilità delle città in ordine alla costruzione della pace. Sono invitati, le e i Presidenti dei Consigli comunali delle città Metropolitane e dei comuni della Toscana perché rappresentanti di tutto il Consiglio e quindi dei cittadini e delle cittadine nonché di tutti gli schieramenti politici proprio perché il fine ultimo è quello della pace. Interventi di Patrizia Giunti (Presidente Fondazione Giorgio La Pira), Giorgio Gomel (Presidente Alliance for Middle Est Peace Europe), Lisa Clark (Beati Costruttori di Pace), Ali Rashid (già Deputato al Parlamento italiano) e Don Bernardo Gianni (Abate della Basilica di San Miniato al Monte).

 

Sempre nel Salone dei Cinquecento si terrà, sabato 24 febbraio, alle ore 15, l’appuntamento “Pace e giustizia in Medio Oriente, focus Palestina”. L’Umanità sta raggiungendo il suo limite. Il conflitto che si sta sviluppando in Medio Oriente ha una portata storica enorme e, potenzialmente, devastante. La questione israelopalestinese non è cominciata il 7 ottobre del 2023, ma va avanti da oltre 75 anni. La Comunità Internazionale e, in particolare, l’Unione Europea hanno rinunciato al loro ruolo. Esigere il rispetto del Diritto Internazionale Umanitario da parte di tutti i belligeranti è il primo passo, ma non è sufficiente. Oggi è più urgente che mai chiedere alle nostre Istituzioni e ai nostri Governi di impegnarsi per affrontare i veri ostacoli che si frappongono alla Pace e alla Giustizia in Medio Oriente. Interverranno Ilan Pappé (storico dell’Università di Exter, GB), Francesca Albanese (relatrice speciale sui diritti umani nei territori palestinesi per l’ONU), Mustafa Barghouti (membro del Consiglio legislativo palestinese), Ruba Salih (antropologa università di Bologna) e Sarit Michaeli (B’Tselem). 

 

Infine, nel mese di marzo, nel Salone dei Duecento, “Abbattere i muri e costruire i ponti”. Esperienze e prospettive di convivenza e fraternità nella nostra Firenze. L’importanza del dialogo interreligioso e della cooperazione. Firenze capitale del dialogo per una pacifica convivenza e inclusione tra cittadini.
 

 

 
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