Vis Art

Al via ‘Divina Simulacra’, antiche statue medicee in mostra agli Uffizi come mai viste prima

La grande mostra, in programma dal 12 dicembre al 30 giugno, al piano terreno del museo

Galleria immagini

1 Visualizzazioni

lunedì 11 dicembre 2023 15:13

Le più belle statue antiche degli Uffizi come non si sono mai viste, esposte nelle sale al piano terra del museo vasariano: in questi ampi spazi i visitatori potranno vederle e ammirarle da vicino, in tutta la loro bellezza. È la grande mostra ‘Divina Simulacra. Capolavori di scultura classica della Galleria’, in programma dal 12 dicembre 2023 al 30 giugno 2024.

 

Per breve tempo, alcune delle opere classiche più celebri degli Uffizi verranno così poste fuori loro collocazioni storiche: obiettivo di “Divina Simulacra” è infatti restituire al pieno godimento del pubblico capolavori in alcuni casi difficilmente apprezzabili da vicino nei loro dettagli più suggestivi e proporre accostamenti fra le diverse sculture, impossibili da realizzare nel contesto dell’ordinario allestimento. 

 

Nell’ambito della mostra la Venere dei Medici torna finalmente visibile da vicino e non più da notevole distanza come da anni impone il divieto di accesso alla Tribuna da parte del pubblico; ed è di nuovo circondata da quelle effigi di Venere, come la Venere Aurea e la Caelestis, che, sino alla fine del XVIII secolo, le facevano da corona all’interno della Tribuna, tanto da suggerire ai visitatori l’impressione che questo ambiente fosse “a little Temple inhabited by Goddesses” (“un piccolo tempio abitato da dee”, secondo Edward Wright, 1730).

 

In mostra vengono accostate per la prima volta singole repliche di gruppi marmorei classici che, nell’allestimento storico, sono collocati in punti diversi della Galleria. Così il Fauno danzante della Tribuna ritrova la Ninfa seduta sistemata nel secondo corridoio, in modo da ricomporre il gruppo dell’”Invito alla danza”, uno dei capolavori della statuaria ellenistica di ambito microasiatico. 

 

Allo stesso modo, l’Arrotino, uno degli ospiti storici della Tribuna, può finalmente essere avvicinato al Marsia appeso del terzo corridoio, così da restituire unità al gruppo, originariamente completato anche dalla figura di Apollo, il cui originale è da ascrivere a botteghe pergamene della fine del III secolo a.C.

 

È infine restituita all’interesse del pubblico nella sua interezza la splendida serie di dodici erme antiche con ritratti di filosofi, atleti, poeti e statisti greci, destinata originariamente da Ferdinando I a ornare il giardino di Villa Medici sul Pincio. 

 

“La collezione di scultura antica agli Uffizi è la più importante in Italia a nord di Roma, ed ha un ruolo centrale non solo nella costituzione del museo, ma anche come fonte di ispirazione per l’arte dei secoli successivi, e non limitatamente al Rinascimento – ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt - La mostra darà non soltanto la possibilità di vedere i massimi capolavori da ogni lato, da lontano e da vicino, con una illuminazione nuova che permette di studiare anche i resti delle antiche policromie, ma mette in evidenza anche contesti passati e oramai perduti, come la sala delle tre Veneri, e addirittura quelli originali, rimettendo insieme per la prima volta i gruppi dell’ ‘Invito alla danza’ e della ‘Punizione di Marsia’ ”.

 

“La statuaria classica è stata, per secoli, la ragione principale per cui, da tutta Europa, si veniva a Firenze per visitare la Galleria degli Uffizi – ha dichiarato il curatore dell’Antichità classica delle Gallerie degli Uffizi Fabrizio Paolucci - Questa mostra vuole restituire, almeno per breve tempo, un ruolo da protagonista ai marmi greci e romani che popolano il complesso vasariano, offrendo ai visitatori una selezione dei più celebrati capolavori antichi che, da sempre, hanno costituito il vanto delle collezioni medicee”.
 

 

 
logo-055 firenze

C & C Media s.r.l.
p.iva 06282890489

powered by Genetrix s.c.r.l. - web agency, applicativi web, siti internet, grafica

055firenze.it
Quotidiano online
registrato presso il tribunale di Firenze
nr. 5937 del 18/10/2013.