Trovato in una casa disabitata, aveva manomesso il contatore elettrico: denunciato
Arrestati altri due uomini destinatari di ordini per la carcerazione
sabato 16 settembre 2023 18:57
Serie di interventi dei Carabinieri sul territorio empolese negli ultimi giorni.
Ad Empoli è stato denunciato un 27enne marocchino per furto aggravato, invasione di terreni o edifici ed ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato, avendolo controllato in un appartamento al momento disabitato, dove aveva anche manomesso il contatore dell’energia elettrica, staccato a suo tempo dai proprietari dell’immobile, collegandolo in maniera fraudolenta alla rete pubblica.
La posizione del giovane è ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria che ne valuterà le responsabilità o meno nel corso del successivo processo, fa sapere l'Arma.
Sempre ad Empoli, è stato arrestato un 32enne nigeriano, censurato, in Italia senza fissa dimora ed irregolare sul territorio nazionale, destinatario di un ordine per la carcerazione emesso nel maggio scorso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Firenze. L'uomo, durante un controllo alla stazione ferroviaria di Castelfiorentino, è stato notato dai militari e, accortosi di essere stato individuato e riconosciuto, ha tentato di sottrarsi al controllo e di salire su di un treno in partenza. Fermato e controllato, è stato poi sottoposto a fotosegnalamento che ne ha confermato l’identità, venendo dichiarato in arresto e portato a Sollicciano, dovendo scontare una pena detentiva di un anno e quattro mesi per violazioni della normativa sugli stupefacenti.
A Certaldo, invece, i Carabinieri hanno arrestato un 41enne libico, censurato, in Italia senza fissa dimora, richiedente protezione internazionale, destinatario di un ordine per la carcerazione emesso il 12 settembre scorso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Firenze. L’uomo, più volte controllato e denunciato per numerose intemperanze di cui si è reso protagonista a Certaldo, Castelfiorentino ed Empoli, è stato portato a Sollicciano, dovendo scontare una pena detentiva di otto mesi per resistenza a Pubblico Ufficiale.