Venere di Botticelli in versione influencer. Nardella: 'Macchiettistico, perché banalizzare così l'Italia?'
Venere in minigonna per promuovere il turismo italiano: polemiche per la campagna da 9 milioni di euro
sabato 22 aprile 2023 10:12
La Venere di Botticelli in minigonna, a passi di selfie, in versione influencer per promuovere l'Italia nel mondo. È la nuova campagna, dall'investimento di 9 milioni di euro, del Ministero del Turismo ed Enit che sta attirando parecchie polemiche in tutto il Paese.
"Una testimonial all’altezza di rappresentare l’Italia nel mondo. Qualcuno di molto moderno, ma con una grande storia alle spalle. È la Venere di Sandro Botticelli, una delle donne più conosciute al mondo", scrive in una nota il Ministero. "Riconoscibile da tutti attraverso lo sguardo e il segno inconfondibile dei suoi capelli, questa nuova Venere, in veste di virtual influencer, viaggerà lungo tutto lo Stivale presentando al mondo la “meraviglia” dell’italianità, raccontandone i paesaggi, le mete iconiche delle città d’arte così come i piccoli borghi, le tipicità enogastronomiche e le tante declinazioni dell’offerta turistica ricca e variopinta che rendono così unico il patrimonio dell’Italia".
Il claim è “Open to meraviglia”, per raccontare le bellezze italiane sui social grazie al richiamo della Venere. E' stato creato anche il profilo Instagram venereitalia23, che in realtà non ha attirato tantissimi followers rispetto alle aspettative (circa 8mila al momento). "Il totale dell’investimento previsto da Enit per la campagna primavera/estate e autunno/inverno", aggiunge il Ministero, "è di nove milioni di euro e si svilupperà su tutti i principali mercati internazionali, sia consolidati che ad alto potenziale, con una intensità ponderata sulla base dei flussi turistici esistenti e i flussi attesi. In particolare, Europa, Paesi del Golfo, USA, Centro e Sud America, Cina, India, Sud Est Asiatico e Australia. Circa la metà dell’investimento si concentrerà sui principali hub aeroportuali internazionali, con il video promozionale che sarà diffuso sui voli Ita Airways, e sulle stazioni ferroviarie europee, con collegamenti diretti con l’Italia e ove esiste una forte sinergia tra Enit e Trenitalia: Francia, Germania, Austria, Svizzera".
“La campagna – ha commentato il ministro del Turismo Daniela Santanchè – serve per vendere la nostra Nazione e le nostre eccellenze, in un modo inedito, mai fatto in Italia prima d’ora: un video che sarà su tutte le ferrovie, le televisioni e gli aeroporti, con la consapevolezza che la pubblicità è l’anima del commercio – e noi dobbiamo saper vendere l’Italia. La Venere del Botticelli, allora, simbolo della rinascita e della primavera che fiorisce dopo il rigido inverno pandemico, è la testimonial d’eccezione che ci prende per mano e ci accompagnerà lungo questo percorso".
Come detto, però, il tutto ha attirato e sta attirando forti polemiche. Sui social anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha commentato l'utilizzo della Venere del fiorentino Botticelli in minigonna versione influencer: "La Venere di Botticelli è unica. È uno dei simboli della bellezza dell’Italia e testimonianza della grandezza del Rinascimento fiorentino. Usarla con una maglietta addosso mentre mangia una pizza per pubblicizzare l’Italia nel mondo credo sia una scelta infelice e ingiusta per la nostra cultura. Perché banalizzare così l’Italia? Perché ridicolizzare le nostre opere d’arte? Tutto questo riduce l’Italia al solito banale luogo comune e non porta un turismo consapevole e di qualità. Di questo passo arriveremo al David di Michelangelo con un mandolino in mano. Aggiungerebbe qualcosa al fascino del nostro Paese? Non credo. Anzi. Appare una rincorsa al turismo dei like. Ci sono tanti modi di promuovere nel mondo la nostra grande cultura. Questo è macchiettistico e banale. Possiamo fare di più. Ricordando le radici e la storia del nostro Paese".
Di voce contraria il capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio Federico Bussolin: "Il sindaco Nardella ha criticato l'iniziativa, attaccando il governo con molta saccenza, ma ha dimostrato di avere la memoria corta: fu proprio la nostra Firenze, tramite Publiacqua, ad avviare una campagna pubblicitaria con la Gioconda di Leonardo da Vinci. Magari la Venere scelta dal governo come testimonial non ha in mano un violino, ma certo è che in quanto a campagne macchiettistiche diamo lezioni al mondo da tanto tempo".
Una campagna non partita benissimo neanche a livello tecnico. Perché il sito www.opentomeraviglia.it, che avrebbe potuto essere associato alla campagna, non è stato registrato dal Ministero, ma anzi reindirizza ad una web agency di marketing del Mugello, Marketing Toys. Così come il nickname @venereitalia23 non è stato registrato su Twitter, dove il profilo è attivo ma a cura di un utente.