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Firenze, inaugurata l’esposizione di Alessandro Vannini 'Gli affreschi perduti del Pontormo'

La mostra si trova presso lo spazio Carlo Azeglio Ciampi

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giovedì 06 aprile 2023 12:42

Ieri, mercoledì 5 aprile 2023, è stata inaugurata la mostra di pittura “Gli affreschi perduti del Pontormo: i due cantieri di San Lorenzo” dell’artista fiorentino Alessandro Vannini

 

L’esposizione, che si trova presso lo spazio espositivo Carlo Azeglio Ciampi (via De' Pucci 16, Firenze), propone un percorso artistico filologico a partire dalle ricostruzioni dell’affresco che Jacopo Carucci, detto il Pontormo (1494-1556), realizzò nel Coro della basilica di San Lorenzo a Firenze e che fu distrutto nel 1738 durante i lavori di rifacimento della cappella. Le opere si basano su alcuni schizzi originali del Pontormo e su un piccolo numero di copie posteriori.

 

La mostra sarà visitabile fino al 15 aprile 2023 coi seguenti orari: dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19; il sabato dalle 10 alle 13.

 

A tagliare il nastro, il vicepresidente dell’Assemblea legislativa toscana Marco Casucci: “Questa esposizione celebra il grande lavoro di ricerca e ricostruzione di Alessandro Vannini che ha fatto rivivere gli affreschi perduti del Pontormo. È necessario ricordare questa pagina che è stata scritta da uno degli artisti più inquieti, più bizzarri, ma anche più geniali. Noi siamo qui con l’esigenza di recuperare, l’affresco si fa, l’affresco si distrugge, l’affresco si recupera. Per questa opera meritoria, volta a recuperare il passato con l’esigenza anche di guardare all’oggi, noi come Ufficio di presidenza non possiamo che dire un enorme grazie all’artista”.

 

A curare la mostra Rossana Ossola: “Lo studio di Alessandro Vannini è durato decenni e nell’esposizione trova spazio anche la prima opera che ha realizzato nel 1971. Ha sempre avuto la passione per cercare di capire quello che poteva essere questo capolavoro fiorentino di cui non sono rimaste tracce. Sono particolarmente orgogliosa del risultato di questa mostra. Abbiamo pensato a tre sale che rappresentano i tre momenti diversi, l’affresco si fa, con il Pontormo sui ponteggi che dipinge, l’affresco si distrugge e l’affresco si recupera attraverso l’opera di Vannini un artista che si occupa di storia e che ci riporta alla Toscana di quel tempo”.

 

L’autore Alessandro Vannini ha raccontato questo viaggio nella storia: “È tutta la vita che ho questa ossessione, dal 1956, quando diciasettenne visitai una mostra a palazzo Strozzi dedicata a Pontormo e la prima maniera fiorentina. Qui presento una prima versione del 1971, i quattro evangelisti, e le altre sono opere recenti degli ultimi tre o quattro anni. In tutto questo arco di tempo, io ho costruito, distrutto, ricostruito, mai soddisfatto dai risultati. La ricerca sta continuando, anche se negli ultimi tempi ho abbandonato una ricerca filologica, rigorosa sui disegni originali del Pontormo, e mi permetto digressioni e fantasie assolutamente personali che mi guardo bene per ora dall’esporre. Vedremo in seguito”.

 

All’inaugurazione della mostra hanno partecipato lo storico delle religioni Silvio Calzolari che ha definito “certosino” il lavoro di Vannini nel tentativo di recuperare l’opera distrutta, un lavoro “filologicamente accurato e storicamente ispirato” e il giornalista e scrittore Giovanni Pallanti secondo cui “la mostra parla da sola, il giudizio universale è una tappa molto tormentata di un pittore eccentrico che cerca di misurarsi con quelli che ammirava di più come Rosso Fiorentino. Pontormo pone al centro dei quadri la massa e più che un eretico era un uomo che aveva capito cosa accadeva nella religiosità del tempo. Quella di Alessandro Vannini è un’opera di archeologia artistica interessante e fuori mercato”.

 

 
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