Duomo, terminato il restauro dei due condottieri di Paolo Uccello e Andrea del Castagno
Dal 17 dicembre 2022 torneranno visibili al pubblico dopo il restauro iniziato a maggio
lunedì 05 dicembre 2022 16:35
Finito il restauro dei due affreschi di Paolo Uccello e Andrea del Castagno nel Duomo di Firenze, che rappresentano i leggendari condottieri Giovanni Acuto e Niccolò da Tolentino. Da sabato 17 dicembre 2022, torneranno visibili al pubblico, liberati dai ponteggi del cantiere di restauro che li hanno coperti in questi mesi, o prendere parte alle visite guidate organizzate appositamente.
Il restauro, iniziato a fine maggio 2022, è stato commissionato e diretto dall’Opera di Santa Maria del Fiore - sotto la tutela della Soprintendenza ABAP per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato - e reso possibile grazie ad American Express. L’intervento è stato affidato alla restauratrice Daniela Dini, che già nel 2000 si era occupata delle due opere.
I due capolavori hanno subito nel corso dei secoli numerosi restauri che li hanno segnati in maniera indelebile. La decisione di intervenire di nuovo perché, come si apprende dall'Opera di Santa Maria del Fiore, pur essendo lo stato di conservazione abbastanza buono, erano trascorsi più di venti anni dal precedente restauro e la superficie pittorica appariva offuscata da una patina scura uniforme, causata dell’accumulo di particolato prodotto dall’inquinamento e da polvere inerte depositatosi nel corso del tempo.
Di dimensioni quasi uguali - il monumento a Giovanni Acuto misura cm 855x527 e quello a Niccolò da Tolentino 833x512 - dei due cenotafi solo quello di Paolo Uccello è firmato, ed è la prima volta che l’artista firma una sua opera: “in un gesto di orgogliosa rivendicazione”.
“I condottieri di Paolo Uccello e Andrea del Castagno, dichiara Sergio Givone, Vice presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, hanno per Firenze un particolare valore simbolico. Questo conferisce al restauro un alto valore non solo artistico, ma anche civile e culturale”.
“American Express sostiene con entusiasmo la città di Firenze con diverse iniziative volte a valorizzarne la bellezza e a promuovere l’attrattività turistica a livello internazionale, afferma Maria Pina Carai, Director, Head of Client Management Global Merchant Services Italy di American Express. Con il contributo all’Opera di Santa Maria del Fiore desideriamo non solo promuovere il territorio, ma anche restituire valore alla collettività e stimolare, attraverso il nostro ecosistema, un turismo di qualità in grado di attrarre i turisti di tutto il mondo. Il nostro obiettivo è generare benefici tanto per l’Opera di Santa Maria del Fiore quanto per l’intera città, supportando la scoperta dei piccoli esercenti, delle eccellenze e delle attività artigianali che rappresentano l’identità del Made in Italy all’estero”.
L’intervento di restauro odierno ha avuto un carattere preventivo e conservativo. Per eliminare la polvere più superficiale si è intervenuti con una spolveratura con pennelli morbidi su tutta pittura, mentre quella più profonda è stata rimossa con una leggera pulitura a tampone con ovatta di cotone idrofilo e acqua deionizzata e carta giapponese interposta, cercando al tempo stesso di mantenere il più possibile il ritocco pittorico precedente di grande entità. Infine, è stato effettuato un puntuale ritocco pittorico, a velature tonali, nelle lacune tramite l'impiego di pigmenti naturali (vegetali e/o minerali).