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Firenze, la Galleria dell'Accademia inaugura la Gipsoteca e apre gratis alla città

Il museo chiude i cantieri iniziati nel 2020 presentando il nuovo volto della Galleria dell'Accademia

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lunedì 10 ottobre 2022 15:00

Riapre le porte al pubblico la Gipsoteca della Galleria dell'Accademia di Firenze. Dopo due anni e mezzo di lavori, la riapertura della Gipsoteca chiude i cantieri iniziati nel 2020, che hanno portato a quello che ora è il nuovo volto della Galleria dell'Accademia. E per festeggiare questo momento insieme alla città, la Galleria apre le porte gratuitamente alle visite nel pomeriggio di oggi, lunedì 10 ottobre, dalle 15 alle 18 (fino ad esarimento posti, ultimo ingresso ore 17.30). 

 

Beyond the David è il titolo con cui il direttore Cecilie Hollberg ha presentato la fine dei lavori, a sottolineare l'importanza che il museo vuole dare non solo alla scultura michelangiolesca ma anche alle collezioni legate all'arte fiorentina che popolano la Galleria.   

 

Il salone dell'Ottocento, già sede della corsia delle donne dell'antico ospedale di San Matteo, poi incorporato nell'Accademia di Belle Arti, raccoglie la collezione di gessi, oltre 400, tra busti, bassorilievi, sculture monumentali, modelli originali in gran parte di Lorenzo Bartolini, uno dei più importanti scultori italiani dell'800. La collezione fu acquisita dallo Stato italiano dopo la morte dello scultore, e trasferita in questa sede in seguito all'alluvione del '66.

 

Gli interventi sono stati di ordine statico-strutturale, relativi all'impianto di climatizzazione, all'illuminazione e all'impianto elettrico. Per motivi statici e di stabilità climatica sono state chiuse varie finestre, consentendo al nuovo allestimento, con le pareti pitturate di color 'gipsoteca', azzurro polvere, di recuperare un ampio spazio espositivo, arricchendo la Gipsoteca anche di quei modelli in gesso sinora conservati negli uffici della Galleria. Le mensole accolgono i busti ritratto, per la prima volta messi in sicurezza grazie ad un sistema di ancoraggio. I fragili modelli in gesso, nel corso dei lavori di ristrutturazione, sono stati sottoposti ad un intervento di revisione conservativa e di spolveratura. 

 

I grandi cantieri sono iniziati nel 2016, includendo le fasi di studio e preparazione, generando documentazioni e planimetrie che non c'erano. Erano necessari molti interventi: mettere a norma l'impianto di sicurezza, rinnovare l'impiantistica, il restauro architettonico-strutturale della Gipsoteca, il consolidamento o la sostituzione delle capriate lignee settecentesche della sala del Colosseo, intervenire sugli impianti di aereazione e di climatizzazione, fornire un'adeguata illuminazione. 

 

I lavori si sono sviluppati su tremila metri quadri del Museo. Sono stati sostituiti o sanificati 750 metri di canali di areazione e rinnovati 130 metri di canalizzazioni. Per la prima volta il museo ha un impianto di climatizzazione funzionante in ogni sala, con nuove luci led di ultima generazione che valorizzano le opere e contribuiscono all'efficientamento energetico. Sono stati fatti interventi su tutte le opere del museo, protette, imballate, spolverate o altro. Sono stati rimpensati percorsi e allestimenti.

 

 

 
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