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La Pasqua dell'ORT, un ciclo di quattro concerti con il ritorno di Donato Renzetti

La nuova produzione ORT: il debutto martedì 12 aprile a Poggibonsi. Il 14 a Firenze

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lunedì 11 aprile 2022 16:59

Un concerto dalle sfumature romantiche e popolari per il grande ritorno del maestro Donato Renzetti sul palco insieme all'ORT che, per questo periodo pasquale, punta su una importante produzione proprio con l'acclamato direttore che l'ha guidata poco dopo la sua fondazione.

 

Fil rouge del concerto: il folklore, la musica del popolo, malinconica, allegra, eroica, tramandata oralmente di generazione in generazione.

 

Brano al centro del programma, anche se inserito in chiusura, è senz'altro la Sinfonia Dal nuovo mondo, capolavoro vasto e celebre del tardo Romanticismo, che il ceco Antonín DvoÅ™ak compose nel 1893 durante il soggiorno negli Stati Uniti, suggestionato dalla musica popolare che lì ascoltò. Invitato a New York a gestire il nuovo Conservatorio conobbe gli spiritual e ne fu così affascinato da additare il canto dei neri come fondamento su cui erigere una scuola compositiva autenticamente americana.

 

«Dal Nuovo Mondo» recita il sottotitolo, pensato soprattutto per il pubblico europeo, cui l'opera doveva suonare come un souvenir su pentagramma spedito da una località esotica: qualcosa di vagamente bizzarro, poiché seducenti melodie dal profilo insolito (per l'orecchio europeo del tempo, che non si era ancora cibato né di jazz né di colonne sonore western) spuntano fuori qua e là da un'architettura familiare in quattro movimenti sviluppata secondo le buone regole della tradizione austro-tedesca.

 

Quindi, benché gli statunitensi considerino tale Sinfonia come il primo capolavoro nazionale, di americano non si trova in essa che la patina superficiale. Al folk dell’Europa dell’Est si ispirano invece le Danze di Galánta di Zoltán Kodály, pagina in cui confluiscono temi gitani che il compositore ricavò da una pubblicazione di danze ungheresi stampata a Vienna attorno al 1800. Scritte nel 1933 per gli ottant'anni dell'Orchestra Filarmonica di Budapest, sono la sua opera più rappresentativa. Caposcuola novecentesco della musica ungherese, che però in questo caso guarda alla tradizione musicale dei gitani abitanti l’odierna Slovacchia, nel 1905 Kodály compì il primo di una lunga serie di viaggi dedicati alla ricerca, alla trascrizione e alla catalogazione delle melodie contadine ungheresi: ciò che segnò l'inizio della scienza etnomusicologica. Fece tappa proprio a Galánta, dove raccolse 150 motivi che gli servirono per la redazione della sua tesi di laurea in filosofia. Alla studio e alla rielaborazione del patrimonio folcloristico magiaro Kodály destinò tutte le sue energie. Il musicista bambino aveva ascoltato queste melodie, o simili, suonate dagli zingari di Galánta. Gli avevano lasciato nella memoria un'impronta indelebile; e forse in virtù di queste esperienze era maturata la sua vocazione musicale. In apertura Due invenzioni, per archi, breve pagina di Bruno Bettinelli compositore milanese, scomparso nel 2004, che ha fatto scuola a decine di grandi musicisti da Abbado a Muti, e perfino Gianna Nannini.

 

Un programma impegnativo che Renzetti sceglie entusiasta perché l'ORT a conosce bene. Tra la fine degli anni ’80 e i primi del ’90, quando ancora si chiamava Regionale Toscana, lui ne è stato il direttore stabile. Allora l’orchestra era appena nata e Renzetti aveva da poco ottenuto una significativa consacrazione al Concorso “Guido Cantelli” per direttori tenuto alla Scala (dove a lungo, prima, era stato timpanista). Quella vittoria l’ha fatto entrare nei cartelloni d’opera e sinfonici che più contano e lo ha reso il direttore fra i più affermati nel mondo. Da oltre trent’anni, poi, porta avanti anche un’attività parallela di docente, svolta principalmente all’Accademia Musicale Pescarese: vi ha forgiato tante bacchette oggi in attività, tipo Gianandrea Noseda e Michele Mariotti.

 

Poggibonsi, Teatro Politeama - martedì 12 aprile 2022 ore 21.00

Empoli, Palazzo delle Esposizioni - mercoledì 13 aprile 2022 ore 21.00

Firenze, Teatro Verdi - giovedì 14 aprile 2022, ore 21.00

Pisa, Teatro Verdi  - martedì 19 aprile 2022 ore 21.00

Concerto di Pasqua

DONATO RENZETTI direttore

Orchestra della Toscana

BETTINELLI Due invenzioni, per archi

KODÁLY Danze di Galánta

DVOŘÁK Sinfonia n.9 op.95 Dal nuovo mondo

 

POGGIBONSI Intero €13,00 - Ridotto €10,00 / tel. 0575 983067 biglietteria@poilteama.info  EMPOLI Intero €17,00 - Ridotto €15,00 in vendita presso la Libreria Rinascita, Bonistalli Musica e online su www.eventbrite.it - Info: tel.0571-711122 - www.centrobusoni.org  FIRENZE Intero €17,00 - Ridotto €15,00 (+ prevendita) in vendita alla Biglietteria del Teatro Verdi, nei punti vendita del circuito Box Office e Ticketone, e online su www.teatroverdifirenze.it - Info: tel.055-212320 - teatro@orchestradellatoscana.it  PISA Biglietti da €5,00 a €15,00 in vendita alla Biglietteria tel. 050 941188 e online su www.vivaticket.it

 

 

 
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