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Firenze, 'Promised lands' in Sala d'Arme: in mostra i lavori del regista israeliano Amos Gitai

La video installazione in concomitanza con la Conferenza Internazionale dei Sindaci delle Città del Mediterraneo

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giovedì 24 febbraio 2022 16:27

Promised lands è il titolo della video installazione dell'artista e regista internazionale Amos Gitai, promossa dal Comune di Firenze e organizzata da MUS.E in collaborazione con AGAV Films grazie a Toscana Energia, che dal 25 febbraio al 14 aprile verrà allestita nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio in concomitanza con la Conferenza Internazionale dei Sindaci delle CittaÌ€ del Mediterraneo in programma a Firenze dal 25 al 27 febbraio. La mostra sarà aperta al pubblico a partire da lunedì 28 febbraio.

 

Creata ad hoc per l’ambiente fiorentino combinando estratti musicali, proiezioni di immagini e letture di testi, Promised lands è un dialogo immaginario – che trova spazio sulle grandi pareti della Sala D’Arme - tra i protagonisti delle produzioni create da Amos Gitai durante la sua carriera, per evocare, a partire dal suo lavoro teatrale e cinematografico, i destini umani, la storia e il presente nelle varie lingue parlate nell’area del Mediterraneo.

 

Cosa hanno in comune i lavori The War of the Sons of Light Against the Sons of Darkness (1992, 2009), Yitzhak Rabin, Chronicle of an Assassination (2016, 2018, 2021), Letter to a Friend from Gaza (2019) e Interior Exiles (2020)? Questo viaggio attraverso le epoche e le lingue parlate nel Mediterraneo eÌ€ una riflessione politica e poetica sui destini umani contemporanei e sulla possibilitaÌ€ di vivere insieme. A garantire una forte suggestione saranno le diffusioni sonore con le voci di Jeanne Moreau, Pippo Delbono, Natalie Dessay, Juliette Binoche, Yael Abecassis, Hiam Abbas, Makram Khouty, che accompagneranno il visitatore nell'esperienza immersiva, amplificata dalla presenza di una serie di fotografie che scendono dal soffitto.

 

“Senso di appartenenza e identità, esilio e migrazioni: questi i temi che ispirano e alimentano l’opera di Amos Gitai da più di quarant’anni. Attraverso film e mostre, conferenze e opere teatrali, questo artista multiforme esplora l’arte come un viaggio tra i tumulti della Storia e della memoria - dichiara il sindaco Dario Nardella - La mostra Promised Lands arriva a Palazzo Vecchio per evocare destini umani passati e presenti, dalle sue opere teatrali e cinematografiche, nelle diverse lingue del Mare Nostrum, e non a caso accoglierà dalla Sala d’Arme l’avvio del grande forum dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo che abbiamo avuto l’onore di organizzare a Firenze”.

 

“Il progetto – spiega Amos Gitai - è concepito in funzione di questo luogo particolare: la sua storia e il suo rapporto con l’ambiente fanno parte del progetto tanto quanto le opere presentate. Promised Lands intende evocare a partire da miei lavori teatrali e cinematografici, i destini umani, la storia e il presente nelle varie lingue parlate nell’area del Mediterraneo”.

 

Il 13 e 14 aprile (giorno in cui terminerà la mostra in Sala D’Arme), è in programma in esclusiva italiana al Teatro della Pergola di Firenze lo spettacolo di Amos Gitai Exils intérieurs, prodotto dal Théâtre de La Ville di Parigi in associazione con Agav Films.

 

 

 
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