Vis Art

Firenze, la riqualificazione della Fortezza da Basso: come saranno i nuovi padiglioni

In corso le progettazioni definitive: i lavori si concluderanno nel 2025. Investimento da 68 milioni di euro

Galleria immagini

1 Visualizzazioni

mercoledì 16 febbraio 2022 16:29

Due interi nuovi padiglioni, uno da riqualificare, interventi sulla mura e i bastioni: va avanti l’accordo per la ‘nuova’ Fortezza da Basso di Firenze. I cantieri già partiti o che saranno presto avviati contano opere per 68 milioni di euro, messi a disposizione nel 2019 da Regione Toscana, Comune di Firenze e Città metropolitana, proprietari del complesso: 12 milioni e 66 mila euro ciascuno, a cui si aggiunge una quota di pari importo della Camera di commercio e 20 milioni e 100mila euro che arrivano dal Patto per la città di Firenze stretto con il Governo nel 2016. 
 

“Già con queste opere facciamo un deciso salto di qualità nell’attività congressistica ed espostiva della città e della Toscana – spiega il presidente della Regione, Eugenio Giani – Basti pensare, giusto per fare un esempio, che sarà realizzato un nuovo auditorium da 2500 posti, oltre tre volte quello attuale del Palazzo dei Congressi. Gli spazi della Fortezza sono un po’ la vetrina della Toscana, con la loro unicità, rispetto a molte altre città, di essere legati al centro storico urbano ma anche ad importanti direttrici di collegamento come la stazione ferroviaria: oggi Santa Maria Novella e domani la Foster per l’alta velocità. La Regione ci ha investito molto e con decisione. Aiutiamo in questo modo il turismo congressuale ed espositivo, ma i lavori in corso renderanno anche più bello questo angolo di Firenze, con cittadella, mura e camminamenti restaurati e di nuovo percorribili”. 

 

Stamani è stato fatto il punto sulle progettazioni e i lavori che interessano i nuovi padiglioni Bellavista e Cavaniglia e la riqualificazione del Machiavelli, che si dovrebbero concludere nel 2025. Insieme al presidente della Regione Eugenio Giani hanno partecipato il sindaco Dario Nardella, il presidente della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi, il presidente di Firenze Fiera Lorenzo Becattini e l’architetto responsabile del progetto Giorgio Caselli.

 

“La Fortezza da Basso è un gioiello di architettura e arte - ha detto il sindaco Dario Nardella - e un centro polifunzionale che serve a ospitare grandi eventi, congressi e fiere della nostra città e di tutta la Regione. È l’unico polo fieristico-congressuale italiano che si trova vicino alla stazione dell’Alta velocità e questo ci rende molto competitivi sui grandi eventi, sui congressi e sulle fiere, attività che portano posti di lavoro e sviluppo economico per il nostro territorio. Vogliamo fare della Fortezza il polo fieristico-congressuale più importante del centro Italia dopo Roma, che possa ambire a candidare Firenze a ospitare eventi e congressi internazionali da qui ai prossimi anni. Siamo molto soddisfatti e grati per la collaborazione proficua che c’è tra i vari enti coinvolti. C’è un lavoro di squadra che consegnerà a Firenze e alla Regione Toscana una struttura che è allo stesso tempo un gioiello di architettura e di innovazione”.

 

Progettazioni in corso. Risale al 2019 l’avvio del primo lotto di lavori, dal valore di 2 milioni di euro, che ha riguardato il restauro delle cortine murarie del Bellavista (ultimate ad aprile 2021). Per Machiavelli e Cavaniglia è in corso invece la progettazione definitiva e per Bellavista quella esecutiva. Nel 2023 partirà pure la progettazione del padiglione Spadolini. 

 

Si lavora intanto sui bastioni: il tratto Rastriglia-Porta Santa Maria Novella (1 milione e 752 mila euro) dovrebbe essere ultimato ad ottobre 2022, mentre per la parte Mastio-Cavaniglia la gara è in corso: si prevede l’avvio ad ottobre 2022 e la fine a settembre 2024, per un investimento da 2 milioni e 709 mila euro. Il tratto Imperiale-Strozzi (1 milione e 206 mila euro) è in fase di progettazione, con apertura del cantiere attesa per febbraio 2023 e  chiusura dopo due anni. 

 

Per realizzare il nuovo padiglione Bellavista (4.463 metri quadri di superficie, un piano interrato e due fuori terra) saranno investiti 19 milioni e 800 mila euro dell’accordo di programma da 68 milioni sottoscritto tre anni fa. L’aggiudicazione dei lavori è prevista a gennaio 2023 e la chiusura del cantiere a luglio 2024. Sorgerà tra l’Opificio delle Pietre dure, l’ex liceo Machiavelli e il padiglione Arsenale: l’area è oggi occupata dall’ex magazzino del tribunale e dal padiglione temporaneo Rastriglia, che saranno demoliti. 

 

Il progetto prevede la realizzazione di un piano interrato di 1.289 mq prevalentemente destinato alla ristorazione, allo stoccaggio e ai servizi igienici; un piano terra di 2.871 mq interamente dedicato ad attività congressuali e fieristiche e un primo piano di 303 mq per gli impianti e l’accesso alla copertura composta da giardini, terrazze e percorsi esterni, che diventerà una nuova terrazza urbana. La parte di copertura rivolta verso il bastione di Bellavista sarà aperta e praticabile con aiuole, sedute e una pavimentazione in gres del colore della pietra naturale, mentre la parte di copertura rivolta verso la Porta di Santa Maria Novella sarà un tetto verde non praticabile coltivato a prato selvatico per contribuire alla biodiversità e creare ambienti naturali adatti agli insetti impollinatori e alle fioriture spontanee.

 

Nel dettaglio, l’edificio prevede una caffetteria al piano interrato di 327 mq; un piano terra con sala espositiva (suddivisibile in due sale con pareti manovrabili) da 2.381 mq; un piano primo con spazi scoperti per gli impianti tecnologici e accesso alla copertura (303 mq). L’organizzazione funzionale dell’edificio prevede una sala congressuale plenaria da 2.528 posti, sala A da 1.112 posti e sala B da 701 posti, e una sala espositiva. Il prospetto rivolto a sud, verso la Porta di Santa Maria Novella, è fortemente caratterizzato dalla grande pensilina a sbalzo che coprirà la cavea a gradoni esterna.

 

Il prospetto che guarda verso il padiglione dell’Arsenale invece è il più vivace, complesso e architettonicamente composito: la parte bassa del prospetto è prevalentemente formata da una cortina continua in alluminio e vetro, con aperture che danno accesso all’interno del nuovo padiglione, poste sostanzialmente in asse con l’apertura centrale dell’Arsenale, in modo da creare chiare, dirette modalità di collegamento visivo e continuità di frequentazione fra questi spazi e le relative funzioni; le parti laterali e tutto il livello alto di questo prospetto saranno rivestite con pannellature in cotto, tanto in omaggio al trattamento delle mura della Fortezza quanto in continuità con le indicazioni di atti e progetti precedentemente redatti per la Fortezza, ma declinate secondo tecniche e senso del tutto contemporanei; il prospetto nord che guarda verso le mura e verso il bastione Bellavista ha caratteristiche analoghe a quello orientale, presentando al piano terra ampie vetrate con profili in alluminio e, nelle porzioni laterali pannellature in cotto, una pensilina con intradosso con pannellature metalliche microforate e parapetto vetrato come per il fronte est; il prospetto verso l’edificio che ospita l’Opificio delle Pietre Dure è legato principalmente alle attività a servizio del padiglione stesso, garantite dai percorsi carrabili presenti; infine la parte alta ospita il lungo percorso arredato a verde che dal fronte sud conduce fino alla passerella di collegamento con le mura della Fortezza.

 

Anche il padiglione Cavaniglia sarà smantellato e ricostruito, distanziato dalle mura, mantenendo una superficie di 3600 metri quadri. L’investimento è di 17 milioni e 971 mila euro. Il nuovo immobile avrà un tetto verde e due piani fuori terra e continuerà ad avere un collegamento interrato con il padiglione Spadolini, per cui partirà a giugno la gara per la progettazione e su cui saranno investiti 23 milioni e 133 mila euro.  

 

Il padiglione Machiavelli sarà infine restaurato: l’intervento costerà 1 milione di euro, con avvio dei lavori a luglio 2023 e fine ad agosto 2024. Quest’ultimo avrà superficie complessiva di 3.250 mq distribuita su 3 piani di cui uno interrato fuori terra e tre fuori terra (questi ultimi collegati esternamente da una scala e un ascensore). Ai piani terra, primo e secondo ci saranno la biglietteria, l’accoglienza e le sale conferenze, mentre al piano interrato troveranno spazio i magazzini e i locali degli impianti elettrici e meccanici.

 

L’intervento per il nuovo padiglione Spadolini, del valore di 23 milioni e 133mila euro, è in programmazione e l’avvio della gara per l’affidamento della progettazione è prevista per il prossimo mese di giugno. 

    

“La Camera di commercio è convinta che l’infrastruttura fieristica e congressuale sia, e sempre più debba essere, un motore di crescita per l’economia fiorentina e regionale - ha detto il presidente della Camera di commercio Firenze Leonardo Bassilichi -: per questo ha deciso di impegnare 48 milioni di euro nella Fortezza, l’investimento più consistente nella storia ultrabicentenaria dell’ente che presiedo, somma destinata alla valorizzazione dell’immobile e all’adeguamento delle attrezzature”. “L’operazione, tra l’altro, è complementare ad altri interventi infrastrutturali in corso di definizione - ha continuato -, come la nuova stazione dell’Alta velocità e l’adeguamento dell’aeroporto, e potrà avere un’ulteriore accelerazione proprio con il loro completamento. Il quartiere fieristico e congressuale, grazie anche alla sua collocazione centrale, rappresenta un valore aggiunto che poche altre città nel mondo hanno, in grado di promuovere ai massimi livelli le eccellenze del made in Italy e del made in Tuscany e di attrarre migliaia di visitatori qualificati”. “A fronte di questo investimento - ha concluso Bassilichi -, adesso dobbiamo lavorare affinché la struttura sia valorizzata al massimo con la realizzazione di un adeguato calendario di eventi, di iniziative e appuntamenti convegnistici”.


“Ringrazio gli azionisti e i proprietari per la lungimiranza e l’impegno economico messo su una delle opere architettoniche più belle e prestigiose a livello europeo - ha detto il presidente di Firenze Fiera Lorenzo Becattini -, con la consapevolezza che questo intervento di riqualificazione della Fortezza debba essere condotto in piena collaborazione con l’azienda per far si che le nostre attività in programma - per le quali abbiamo preso impegni contrattualizzati fino al 2027 compreso - possano proseguire e non bloccarsi come ha sottolineato il sindaco Nardella”. “Nei giorni scorsi abbiamo approvato il piano strategico di rilancio relativo agli anni 2022-2025, che traccia le linee strategiche e il percorso futuro della società sottolineando un’attenzione al complesso delle attività fieristiche, congressuali e degli eventi che sono la vera ricchezza che possiamo portare a Firenze, all’Area metropolitana e alla Toscana”. “Aggiungo che, come è noto a tutti, Firenze Fiera sta avviando un disegno di potenziamento attraverso la ricerca di altri azionisti. In questo contesto la ristrutturazione della Fortezza e l’apertura, nel giugno prossimo, del nuovo Palazzo degli Affari sono elementi di assoluta competitività utili per intercettare eventuali nuovi interessi attrattivi nei confronti della società. Siamo convinti che una Fortezza sempre più bella, con nuove aree espositive e nuovi padiglioni versatili e supertecnologici, nel centro della città e ben servita dai mezzi, possa costituire un’importante leva per l’acquisizione di nuovi capitali insieme ad una strategia di alleanze concordate con gli azionisti",

 

 

 
logo-055 firenze

C & C Media s.r.l.
p.iva 06282890489

powered by Genetrix s.c.r.l. - web agency, applicativi web, siti internet, grafica

055firenze.it
Quotidiano online
registrato presso il tribunale di Firenze
nr. 5937 del 18/10/2013.