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Firenze, la Flog non riapre. E potrebbe cambiare destinazione d'uso

Chiusura a causa del Covid, ma non solo

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venerdì 12 novembre 2021 11:24

Quest'anno sarebbe stato il 30° anniversario dell'Auditorium Flog W Live, aperto a febbraio 1991. Oltre 3000 concerti, tra rock, pop, reggae, jazz, world, punk, elettronica, noise, fuzz, surf, teatro, feste, dj set e molto altro. Ma il Coronavirus ha interrotto le 29 stagioni consecutive di serate live, e adesso la Flog rischia di non riaprire più.

 

Un colpo durissimo per migliaia di fiorentini (e non solo) che negli anni hanno popolato le sale del Poggetto. La Flog è chiusa dal febbraio 2020, l'ultimo concerto fu quello dei Calibro 35. "Quando riaprirà la Flog? Nella migliore delle ipotesi si parla di maggio 2022, ma è un rinvio che non ha motivo perchè i concerti si possono fare e le sale in Italia (quelle che sono sopravvissute al Covid) hanno già riaperto o ripartono da dicembre in poi", dice a intoscana.it il direttore artistico dell'Auditorium Flog Enrico Romero. "Il motivo che ci è stato dato è la necessità di una chiarificazione all’interno del consiglio di amministrazione della Flog e la mancanza di personale. Tanto fumo e poco arrosto, tutto dà l’idea della volontà di stare zitti il più possibile, lasciare passare il tempo e poi cambiare forse destinazione d’uso alla Flog. In più c’è anche un altro problema, oltre ad essere l’Auditorium una delle sale più importanti a livello Italiano, (con 30 anni di attività continuativa abbiamo ben pochi paragoni in Europa), la Flog è anche il contenitore di Musica dei Popoli. Si tratta di un festival che ha 42 anni di storia e 44 edizioni svolte. Nonostante fossi riuscito a trovare i fondi ministeriali per una nuova edizione, quindi i soldi c’erano ma non l’hanno voluto fare".
 

"Non c’è mai stato un vero confronto con l’amministrazione, è tutto sotto traccia, sono tutte decisioni prese senza dibattito, senza costrutto, senza nemmeno interloquire in maniera seria sulle eventuali problematiche. L’Auditorium è stato chiuso fino ad ora con la scusa del Covid, e ci può anche stare. Ma attualmente con le ultime indicazioni del Governo e la capienza al 100% col green pass, non ci sono ostacoli quindi è maggiormente inspiegabile questa situazione", conclude Romero.

 

"La società fiorentina forse non conosce la realtà della Flog. Noi siamo un dopo lavoro che si è costituito nel 1945 come cooperativa", aggiunge l'AD della Flog Fabio Ninci. "Siamo ancora dopo più di 75 anni una realtà che vive grazie al volontariato di persone che dopo aver fatto otto ore di lavoro in fabbrica entrando alle 7 la mattina, la sera proiettano il cinema d’estate e stanno fino all’una in sede per offrire un servizio alla cittadinanza volontariamente, senza neanche un rimborso spese. Forse questo aspetto non è conosciuto, perchè nessuno ha sentito mai il bisogno di mettere in piazza il suo impegno. Il mondo del volontariato qualche problema ce l’ha, per esempio le Case del popolo, i circoli hanno molte difficoltà. Le persone invecchiano, ricambio ce n’è poco, e se c’è ha altre idee, il nostro problema è questo. La pandemia ha creato una rottura e prima di ripartire c’è bisogno di interrogarsi con quali forze farlo, fare un’auto-analisi. Stiamo aspettando di ripartire, ma rimettere in piedi l’Auditorium non è una cosa banale, non si riapre un’attività di questo tipo per un mese di concerti. Noi abbiamo anche la piscina che è un’altra attività stagionale, non avrebbe senso riaprirla per un mese o si fa tutta la stagione oppure non la riapriamo. I costi di avviamento sono molti. Lo stesso è per l’Auditorium. A settembre ancora le cose non erano chiare, ci siamo interrogati su cosa fare in una riunione del Consiglio di amministrazione ma non c’erano le condizioni".

 

"Siamo a metà di novembre e per rimettere in piedi l’Auditorium serve almeno un mese di lavori. Ora non riusciamo a farlo", aggiunge Ninci. "Inoltre la cosa più importante da capire è che al di là della personalità giuridica della Flog dietro ci sono delle persone che si assumono le responsabilità, che a qualsiasi mancanza o problema devono essere presenti in quanto titolari. Le persone che stanno dietro a contratti, assunzioni, che stanno attente che tutto venga svolto nella maniera corretta sono i titolari dell’attività che da 75 anni sono volontari".

 

C'è paura che la Flog chiuda per sempre. "Dipende cosa si intende per Flog, noi abbiamo tante attività che sicuramente non chiuderanno. La Flog è una realtà grande, noi siamo una associazione di lavoratori che si è fatta impresa, è un caso di studio in Italia, la Sovrintendenza ha messo sotto tutela il nostro archivio che è a disposizione della città e dei laureandi. Lei parla a una persona che per 15 anni ha fatto il responsabile e che alla soglia dei 63 anni ha bisogno di essere aiutato da qualcuno più giovane. Per me è difficile fare una previsione. Io credo anche che l’Auditorium debba fare una riflessione su come trovare anche un’altra destinazione d’uso, proprio per essere resiliente e non ritrovarsi a stare chiuso e per evitare in futuro a fare attività che già sappiamo saranno in perdita. Ci duole ammetterlo ma in minima parte i nostri soci usufruiscono dell’Auditorium, più facile che ci vadano i loro figli. Vediamo cosa verrà fuori dopo questa pausa. A maggio ci sarà un rinnovo del Consiglio dell’amministrazione, con nuove cariche, nuove persone e forse anche una nuova spinta".

 
(immagine di repertorio)

 

 
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