Ha utilizzato parte del prestito Covid-19 garantito dallo Stato per estinguere anticipatamente una linea di credito personale per l’acquisto di mobili per la casa.

Al termine di un’attività di controllo in materia di prestiti Covid-19 coperti da garanzia statale previsti dal decreto-legge n. 23 del 2020 (c.d. “decreto liquidità”), i militari della Guardia di Finanza di Firenze hanno dato esecuzione ad un sequestro preventivo nei confronti di un imprenditore originario di Pontedera, in provincia di Pisa, ma esercente l’attività di rappresentante di calzature nell’empolese, per l’ipotesi di malversazione ai danni dello Stato per aver utilizzato parte del finanziamento ricevuto non al fine di sostenere l’impresa.

Il decreto è stato emesso a seguito delle indagini svolte dalla Compagnia di Empoli, le quali hanno permesso di appurare che l’imprenditore, a fronte della percezione di 25mila euro a titolo di finanziamento garantito dallo Stato, ne aveva utilizzati 8mila per finalità non coerenti rispetto a quelle previste dal provvedimento governativo del primo periodo di lockdown (la normativa emergenziale, infatti, stabilisce che i finanziamenti debbano necessariamente essere destinati a finalità connesse al fabbisogno aziendale).

In questo caso, invece, parte del finanziamento era stato utilizzato per estinguere anticipatamente una linea di credito personale accesa dall’imprenditore anni prima per l’acquisto di arredamenti per la propria abitazione.

All’esito degli approfondimenti, l’imprenditore è stato deferito per la commissione del reato di “Malversazione a danno dello Stato” (art. 316-bis c.p.) alla Procura della Repubblica di Firenze, che ha richiesto ed ottenuto dal Tribunale fiorentino un provvedimento di sequestro preventivo del valore di 8mila euro, pari alle somme distratte, che è stato eseguito cautelando l’intero importo oggetto di malversazione.
 

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