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Prato, sequestrate oltre 2 milioni di mascherine illegali

Scongiurata la produzione di ulteriori 50 milioni

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mercoledì 19 maggio 2021 11:58

Importante operazione di contrasto alle attività illecite connesse all’emergenza sanitaria in corso. La Guardia di Finanza di Prato ha svolto accertamenti per monitorare la produzione e il commercio di mascherine, attività alla quale, sin dall’inizio della pandemia, si sono riconvertite, in tutto o in parte, numerose aziende del distretto tessile pratese.

 

I controlli eseguiti hanno consentito di appurare gravi violazioni a carico di tre società, tutte dislocate in area Macrolotto.

 

Due di esse, condotte da persone di nazionalità cinese, si erano specializzate nella contraffazione del packaging delle mascherine prodotte da importanti aziende del settore: le confezioni riproducevano perfettamente tutte le caratteristiche degli originali, compreso il marchio “CE”; tuttavia, all’interno, vi erano contenuti dispositivi anonimi e non certificati, di ignota provenienza e non conformi agli standard previsti. Prodotti in grado di ingenerare nei consumatori l’ingannevole convinzione di utilizzare presidi capaci di filtrare e proteggere adeguatamente.

 

Una terza azienda gestita da italiani, utilizzando costosi macchinari all’avanguardia, produceva e commercializzava mascherine chirurgiche non conformi rispetto al prototipo per il quale il Ministero della Salute aveva concesso specifica autorizzazione. Inoltre, produceva arbitrariamente mascherine FFP2 apponendovi illecitamente la marcatura “CE” che le certificava come dispositivi di protezione individuale. Oltre a ciò, è emerso che per far fronte alla crescente domanda ed assicurare un ciclo produttivo continuo, l’impresa si avvaleva anche di personale impiegato “in nero”.

 

Complessivamente, le Fiamme Gialle hanno sottoposto a sequestro circa 2,1 milioni di mascherine chirurgiche e FFP2, corredate da 260mila false certificazioni, e 123mila chilometri circa di tessuto e accessori che avrebbero garantito l’illecita realizzazione di ulteriori 50 milioni di analoghi articoli. Sequestrati inoltre 35 macchinari industriali utilizzati per la produzione ed il confezionamento. Il tutto per un valore stimato di oltre 10 milioni di euro.

 

A fattor comune, fa sapere la Guardia di Finanza, la produzione ed il confezionamento nelle tre aziende avvenivano in precarie condizioni igieniche. Una consistente parte delle mascherine realizzate era inoltre destinata ad uso pediatrico. Gli esami di laboratorio eseguiti hanno confermato le ipotesi investigative.

 

I rappresentanti legali delle tre società sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Prato per frode in commercio, contraffazione e vendita di prodotti industriali con segni mendaci.
 

Foto Guardia di Finanza 

 
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