Giornata mondiale contro l'omofobia, a Palazzo Vecchio la bandiera arcobaleno
Il Comune di Firenze a favore dei diritti Lgbt
mercoledì 17 maggio 2017 12:18
Il Comune di Firenze si schiera a favore dei diritti delle persone Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) contro ogni forma di discriminazione.
Lo fa, come riporta l'ufficio stampa, esponendo la bandiera arcobaleno dal balcone della Sala di Clemente VII di Palazzo Vecchio, l’ufficio del sindaco Dario Nardella, in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, nota a livello mondiale come IDAHOBIT (International Day Against Homophobia, Biphobia and Transphobia), che si celebra oggi in tutto il mondo.
Anche la Città metropolitana di Firenze con la consigliera alle Pari opportunità Benedetta Albanese aderisce all’iniziativa dell’amministrazione comunale per la Giornata mondiale contro l’omofobia.
“Il rispetto e la dignità spettano a tutte le persone al di là dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere - afferma l’assessore alle Pari opportunità Sara Funaro - e non sono accettabili le violenze, le torture e la negazione dei diritti umani come è avvenuto nell’aprile scorso nella cittadina russa di Argun nella Repubblica Cecena, dove è stata scoperta una prigione segreta dove alcuni omosessuali sono stati detenuti illegalmente e sistematicamente torturati. Un centro di prigionia - continua l’assessore - dove sono stati compiuti atti di una gravità inaudita, un luogo che altro non è che un campo di concentramento per omosessuali, il primo in Europa, dalla caduta di Hitler”. “É inaccettabile al giorno d’oggi l’esistenza di campi di concentramento per omosessuali o sospettati tali - conclude Funaro -; ci riportano indietro nel passato al tempo del nazismo. Nell’epoca nella quale viviamo non sono assolutamente ammissibili questi luoghi, come non è tollerabile nessun tipo di violenza e discriminazione. Ci auguriamo che nel presente e nel futuro non si ripetano episodi simili a quelli ceceni. Noi lotteremo sempre contro tutte le discriminazioni”.