La Regione mette all'asta 11 immobili: dalle case cantoniere agli appartamenti
Case cantoniere da 31mila euro
sabato 13 maggio 2017 16:18
E' convocata per il 25 maggio 2017 l'asta in cui altri undici immobili della Regione saranno messi in vendita e si potranno dunque acquistare.
La giunta, come si legge in una nota della Regione Toscana, aveva aggiornato l'anno scorso a maggio, nel 2016, l'elenco degli immobili alienabili, non più utilizzati o dove le entrate degli affitti rischiavano di essere inferiori ai costi di manutenzione. Si trattava di 29 case ed annessi, 4 complessi di particolare pregio, 38 edifici tra magazzini, laboratori, spazi espositivi e c'erano perfino un albergo e 38 porzioni di terreno sparsi in tutta la regione. A tutto questo si aggiungeva il patrimonio agricolo forestale, che spetta però agli enti gestori dismettere. Gli undici immobili dell'asta alle porte, secondo bando dall'inizio dell'anno, rientrano tra questi.
Ci sono tante ex case cantoniere, nell'entroterra e sulla costa: a Tavarnuzze, frazione del comune fiorentino dell'Impruneta, e a Cortona nell'aretino, a Serravalle Pistoiese e a Rosignano sul litorale livornese. Si va da 31mila euro a 183 mila.
All'asta va anche un terratetto al Galluzzo alle porte di Firenze, un complesso colonico a Gaville nel comune di Figline Incisa Valdarno, e altri immobili, da 139 a 352mila euro le diverse base di partenze.
Gli avvisi dell'asta del 25 maggio: foto e schede sugli edifici in vendita
"Prima di fare le aste – spiega l'assessore al patrimonio e al bilancio, Vittorio Bugli – abbiamo ritenuto opportuno verificare l'interesse del mercato: anche attraverso un articolato programma di presentazioni. Abbiamo così deciso di mostrare gli immobili ai potenziali investitori pubblici e privati, descriverli nel modo migliore e più puntuale possibile e capire se vi può essere un interesse e che tipo di interesse, anche diverso dall'acquisto". Un modo per essere più incisivi e ridurre al minimo il rischio di bandi che si chiudano senza offerenti. Vendere non significa affatto non aver a cuore un patrimonio che è pubblico. "Anzi è il contrario – sottolinea l'assessore -. Può sembrare un paradosso ma non lo è. Vendere immobili inutilizzati, anche di pregio, e che non possono essere più salvaguardati a sufficienza con le risorse a disposizione è un modo per salvarli e valorizzarli. Ci sono edifici, che attraverso alienazioni o affidamenti in gestione, possono peraltro generare sviluppo economico per l'intero territorio".