Baldassarre Cossa, l'antipapa Giovanni XXIII
Sepolto nel Battistero di Firenze
mercoledì 26 ottobre 2016 12:13
Baldassarre Cossa nasce a Ischia nel 1370 dalla famiglia che aveva la signoria sui territori di Di Procida e di Ischia; si laureò in legge a Bologna e poi intraprese la carriera ecclesiastica che fu molto rapida grazie alle influenti conoscenze della sua famiglia.
Indro Montanelli scrisse “ Cossa aveva tutte le qualità che un sacerdote non dovrebbe avere: era un politicante ambizioso e accorto, un amministratore abile e rapace, un generale sagace e spietato. Perché avesse fatto il prete invece che il condottiero, non si sa. Ancora meno si sa perché lo elessero Papa, e in un momento come quello. Stando al suo segretario, egli aveva sedotto duecento fra ragazze, spose, vedove e suore. Né intendeva abbandonare questa piacevole attività, ora che aveva indossato la tiara”. In pratica non solo era totalmente inadatto a fare il prete, ma neanche ci aveva mai provato seriamente.
Divenne legato per il papato per Bologna e la Romagna nel 1403, ma Forlì mantenne la sua indipendenza, rifiutando il suo ruolo. Proprio in quegli anni conobbe Giovanni de Bicci e divennero amici ed alleati, un legame che durò per tutta la vita.
Durante lo Scisma d’Occidente della Chiesa Cattolica, cercò di riconciliare papa Gregorio XII e l'antipapa Benedetto XIII, inutilmente. Nel MAggio 1408 organizzò a Pisa un concilio con i soldi della sua famiglia, della famiglia Medici e di Luigi II d’Angiò. Baldassarre Cossa fu eletto papa e scelse il nome di Giovanni XXIII.
Come ricompensa agli alleati, donò ai Medici la possibilità di riscuotere le decime della Chiesa e di tenerne una percentuale e grazie a Luigi II riconquistò Roma ( invasa dalla truppe di Ladislao, re di Napoli).
Una volta a Roma, il nuovo papa ruppe l’alleanza con Luigi II e si alleò con l’imperatore Sigismondo di Lussemburgo presso cui si rifugiò quando Ladislao riconquistò Roma. A Costanza fu indetto un nuovo concilio ma Baldassarre fu costretto ad abdicare e, temendo per la sua vita, decise di fuggire nel castello di Sciaffusa, poi a Laufenburg e infine a Friburgo.
L’imperatore, contrariato dalla fuga, fece imprigionare l’antipapa che fu poi processato davanti al concilio e deposto il 29 maggio 1415. Sempre prigioniero, cercò di evadere molte volte, fin quando papa MArtino V si adoperò per la sua liberazione che fu però pagata da Giovanni di Bicci dei Medici nella somma di 30.000 fiorini.
A Firenze, per avere salva la vita, il 23 giugno 1418 si presentò davanti a Martino V riconoscendolo legittimo pontefice e fu reintegrato nella chiesa come Vescovo di Tussolo.
Morì a Firenze il 22 dicembre del 1419 e fu sepolto, come da lui richiesto, nel Battistero.Per lui, per volere della Famiglia Medici, fu costruita una sepoltura, opera di Donatello e Michelozzo.
Una curiosità? Solo nel 1947 fu negata del tutto la legittimità di Cossa ad essere papa, quando fu il suo nome fu espunto dall' Annuario Pontificio.