Da Kandinsky a Pollock, Palazzo Strozzi apre le porte all'arte dei Guggenheim
La nuova mostra di Palazzo Strozzi nel segno dei due collezionisti
giovedì 17 marzo 2016 16:18
Un pezzo di New York arriva a Firenze, a due passi dal Duomo. Ad ospitarlo sarà Palazzo Strozzi, casa delle grandi mostre fiorentine, che da marzo a luglio sarà riempita dai capolavori dei collezionisti Peggy e Solomon R. Guggenheim. Da Kandinsky a Pollock - La grande arte dei Guggenheim, questa la mostra che prenderà il via sabato 19 marzo nelle sale di Palazzo Strozzi, dove sarà ammirabile fino al 24 luglio.
"Il primo sentimento verso queste occasioni è la gratitudine per il lavoro che viene fatto e per chi lo fa - commenta la vicesindaca Cristina Giachi - Le mostre che si fanno qui danno identità alla città e al suo profilo culturale. Questa mostra ci riempie di energia e di gioia, e stavolta contiamo su una qualità di opere che attraggono e stimolano la fantasia anche dei più piccoli. Sono molto felice che questa mostra cominci".
Arrivano a Firenze oltre 100 opere europee e americane realizzate tra gli anni venti e sessanta del Novecento, nel segno delle figure dei collezionisti americani Guggenheim. Curata da Luca Massimo Barbero, la mostra è nata dalla collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi e la Fondazione Guggenheim di New York, e porta a Firenze artisti come, tra gli altri, Kandinsky, Duchamp, Max Ernst, Emilio Vedova, Lucio Fontana e Jackson Pollock. A spiccare sono i colori e l'astrattismo di questi capolavori, tra cui salta all'occhio la monumentale tela Curva dominante di Kandinsky.
Dal Surrealismo alla Pop Art, dai dipinti alle fotografie, la mostra permette di ammirare alcuni dei capolavori dell'arte dei primi 70 anni del Novecento, attraverso i movimenti che hanno definito il concetto di arte moderna. Un percorso diviso su nove sale, che parte dalle figure dei due collezionisti, per poi approfondire l'esperienze di Peggy e del Surrealismo. Una sala per Pollock, la terza, e due per l'Espressionismo astratto di de Kooning e di quegli anni, mentre una saletta è dedicata agli oggetti amati dalla collezionista. Nella sala 6 si deve stare col naso all'insù per ammirare i mobiles di Calder appesi al soffitto, mentre nella 7 si ammira l'arte di Rothko. Conclude la mostra l'ambiente dedicato alle ricerche artistiche degli anni '60.
La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 20 (giovedì 10-23).
Foto di Pietro Grossi