Dalle lenticchie alla frutta secca, usanze e credenze del Capodanno
Dalla biancheria rossa al melograno, leggende legate alla notte di Capodanno
A voler dar seguito a tutte le tradizioni di Capodanno, ai riti propiziatori, ai gesti portafortuna, la sera dell’ultimo dell’anno e la mattina di quello nuovo possono diventare davvero impegnative.
Nella tradizione popolare sono molte infatti le usanze che in questa notte "magica" si fanno o si dovrebbero fare. Ogni parte di Italia ha le sue tradizioni. Scopriamo ad uno ad uno i significati delle tradizioni e dei riti del Capodanno italiano.
Mangiare le lenticchie
Mangiare le lenticchie a mezzanotte dell’ultimo dell’anno porta fortuna. E’ una usanza che ha origini diverse a seconda di chi la racconta.
Secondo alcuni si devono mangiare lenticchie perché i legumi, già resistenti di natura, sono simbolo di lunga vita: essendo molto nutrienti salvaguardano i corpi anche in tempi più sfortunati. Per altri le lenticchie ricordano le antiche monete d’oro: infatti è usanza regalare un portamonete pieno di lenticchie con l’auspicio che queste si trasformino in monete di metallo prezioso.
Sempre segno di abbondanza associato alle lenticchie è il cotechino o lo zampone; il maiale, carne grassa e nutriente è anche questo simbolo di un anno pieno di abbondanza e prosperità.
Lancio dei cocci
E’ una tradizione nazionale che a volte si è rivelata pericolosa e che per fortuna sta scomparendo.
In sostanza usanza vuole che a mezzanotte dell’ultimo dell’anno vengano gettati a terra (o in strada dalle finestre), vecchi piatti, bicchieri e oggetti in ceramica. Con questo gesto simbolico si cacciano via i mali sia fisici che morali che sono stati accumulati nel corso dell’anno che sta finendo.
Biancheria rossa
Non è chiaro da dove arrivi questa tradizione, ma alcuni sostengono che già gli antichi Romani usavano abbigliamenti (anche intimi) rossi a Capodanno, ma per loro era un modo per allontanare la paura dal sangue e dalla guerra.
Nella Cina degli imperatori a Capodanno lunghi striscioni di carta rossa venivano appesi alle pareti delle case, per augurare matrimoni e fertilità.
In tempi moderni è stata ripresa questa usanza ma per renderla davvero "efficace" è necessario ricordare due cose: la prima è che non vale comprarsi la biancheria rossa, bisogna averla in regalo. La seconda è che il primo dell’anno la biancheria va gettata via. Altrimenti non funziona.
Frutta secca e fresca
Un po' sempre per il colore rosso, un po' per la loro simbologia, uva e melograno sono i due frutti che non possono mancare sulla tavola del cenone dell'ultimo dell'anno.
Il melograno è ritenuto simbolo di fedeltà e fecondità, mangiarlo nell’ultima notte dell’anno, magari con il proprio compagno, fidanzato o marito è simbolo di devozione e prosperità.
Anche mangiare l’uva è una tradizione, che seppur molto antica, ha ripreso vigore negli ultimi anni grazie al Capodanno spagnolo. Ormai in tutte le piazze d’Italia dove si festeggia il Capodanno a mezzanotte, gli amanti si offrono 12 chicchi d’uva, equivalenti ai 12 mesi dell'anno, a vicenda. Mangiare l’uva a Capodanno, averla sulla tavola del Cenone, conservarne un po’ per l’anno nuovo è simbolo di abbondanza: un po’ come le lenticchie gli acini d’uva simboleggiano monete d’oro. Anche l’uva passa può andare bene.
Infine, se vogliamo avere un'idea dell'anno che ci aspetta, bisogna stare attenti alla prima persona che si incontrerà per strada dopo la mezzanotte.
Se sarà un anziano o meglio addirittura una persona con la gobba, state certi che l’anno nuovo sarà ricco di belle cose. Se invece a venirvi incontro sarà un bambino o un prete è meglio se state attenti a dove mettete i piedi nei successivi 365 giorni: la sfortuna è dietro l'angolo!