Leggende fiorentine: il Diavoletto del Giambologna
In un angolo di Palazzo Vecchietti c'è un Diavoletto scolpito. Secondo la leggenda quel demone ricorda un'apparizione malvagia nel 1243. Scopri la sua storia
Firenze è una città che pullula di leggende e di curiosità legati al passato. Tra queste c'è una scultura a un angolo di strada: si tratta di un Diavolo, che si trova a Palazzo Vecchietti, nella via che porta lo stesso nome. In pochi, però, si accorgono della presenza di questa misteriosa scultura.
Fu proprio vicino a quell'angolo del palazzo che, nel 1243, San Pietro Martire fece una predica per la crociata contro i Patarini. La leggenda dice che mentre l'uomo parlava, improvvisamente arrivò un cavallo nero verso la folla di fedeli. Tutti pensarono che doveva trattarsi sicuramente del Diavolo! Munitosi di preghiere e croci, il futuro santo allontanò l'animale malefico.
Passò il tempo e nel 1584 l’allora proprietario del palazzo, Bernardo, diede allo scultore fiammingo Giambologna (Jean de Boulogne) l'incarico di rinnovare il suo palazzo. Fu proprio il Giambologna che, in un angolo, pose quel demone scolpito e, secondo la leggenda, si ispirò al Diavolo, ricordando la sua apparizione.
La scultura portabandiera che si trova ancora nello stesso angolo del palazzo non è l’originale, che si trova, invece, nella Terrazza di Saturno a Palazzo Vecchio. Gli storici dell’arte, invece, sostengono che si tratti di un satiro che faceva parte di una composizione andata perduta. Che sia leggenda o realtà poco importa: da qell'angolo del palazzo lo sguardo del Diavoletto del Giambologna è sempre lì a tenere sotto controllo i passanti!