Pace, sport, artigianato, cultura: consegnati i Fiorini d'oro, massima onorificenza del Comune di Firenze
Gli insigniti: Aldo Cazzullo, Bushra Awad e Robi Damelin, Madonnina del Grappa, Paolo Poli, Taf Ricami e Fiorino alla memoria a Kurt Hamrin
martedì 24 giugno 2025 17:28
Si è svolta oggi, nel giorno di San Giovanni, patrono di Firenze, la cerimonia di conferimento dei Fiorini d’Oro, massima onorificenza del Comune di Firenze, nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, alla presenza della sindaca Sara Funaro.
“Noi oggi conferiamo sei Fiorini d’oro – ha detto la Sindaca Sara Funaro – ai quali teniamo tantissimo perché raccontano l’impegno per il mondo della cultura, per la pace, per l’attenzione all’artigianato, le imprese e le realtà del nostro territorio, per lo sport, ovvero per quelle che sono le azioni più importanti per la nostra città. In particolar modo sono emozionata di dare il Fiorino d’oro a due donne straordinarie, una donna palestinese e una donne israeliana, che hanno perso entrambe i figli e che da un dolore lancinante impossibile da raccontare hanno trovato la forza per lottare insieme per la pace in Israele, con tante altre persone, e mandare un messaggio importante. Penso che questo sia fondamentale nella città di Firenze che ha sempre fatto del dialogo la sua cifra distintiva, per questo diciamo grazie a loro e a tutti gli altri genitori che stanno portando avanti assieme questo cammino. Sono anche emozionata di dare il Fiorino d’oro ad Aldo Cazzullo, che ha portato avanti e sta portando avanti un impegno per il mondo della cultura e per la storia del nostro paese con un’attenzione alla nostra città sempre molto alta, oltre a realtà come quelle delle nostre storie dell’artigianato, storie importanti che hanno attraversato tanti decenni, ad opere come la Madonnina del Grappa che quest’anno fa cento anni, a imprenditori importanti del territorio che valorizzano la nostra città metropolitana. Infine il Fiorino alla memoria di Kurt Hamrin, che non solo è stato un grandissimo giocatore, ma è stato un fiorentino d’adozione vero, si è impegnato tanto non solo nel calcio, per cui aveva un amore straordinario e per cui è rimasto nel cuore dei fiorentini, ma che ha dato tanto anche con i bambini e con i ragazzi; a lui un riconoscimento di cui potranno godere e andare fieri i figli, la Fiorentina e tutti i tifosi”.
Ecco tutti gli insigniti e le motivazioni.
Madonnina del Grappa
Fiorino d'oro alla Madonnina del Grappa, che ha compiuto da poco i 100 anni di storia. Nelle parole del suo fondatore, il venerabile Don Giulio Facibeni, riconosciamo lo spirito profondo che ancora oggi pervade i suoi luoghi.
"Il Signore ha voluto l'opera in questo rione operaio, l'ha voluta aliena da umane protezioni e sicurezze e sostenuta dalla preghiera e dal lavoro degli umili, perché fosse apologia vivente della divina Provvidenza". Negli anni poi, lo straordinario lavoro di Don Corso Guicciardini e di tutti i sacerdoti dell'Opera, tra cui ricordiamo don Carlo Zaccaro, ha fatto sì che questa sia stata punto di riferimento per molti giovani, sia per la loro crescita personale che professionale, sia stata punto di riferimento per persone e famiglie in difficoltà e per chi si è trovato a confrontarsi con la giustizia. Per tutto questo la città di Firenze, conferisce il Fiorino D'oro all'Opera della Divina Provvidenza della Madonnina del Grappa consegnandolo a don Vincenzo Russo, oggi chiamato a proseguirne la missione.
Paolo Poli
Fiorino d’oro a Paolo Poli, figura di spicco del mondo Ferrari, dove ha percorso una brillante carriera, sempre con il piede sull’acceleratore, fino a diventare Direttore dell’Autodromo del Mugello. Grazie alla sua guida, questo circuito d’eccellenza, oggi sede del Gran Premio d’Italia di MotoGP, rappresenta non solo un punto di riferimento internazionale nel settore motoristico, ma anche un motore di sviluppo e valorizzazione di Scarperia e San Piero, del Mugello e di tutta la Città metropolitana di Firenze. L’autodromo, infatti, ha contribuito a rafforzare l’immagine del territorio come polo di eccellenza, innovazione e turismo, portando benefici economici e di visibilità a livello globale. Imprenditore appassionato di Scarperia, Poli ha saputo dare voce, valore e visione al saper fare italiano, raccontando al mondo un territorio forte, determinato e capace di attrarre investimenti e opportunità.
Aldo Cazzullo
Il Comune di Firenze conferisce il Fiorino d’oro ad Aldo Cazzullo, giornalista e scrittore, per il suo instancabile impegno nella valorizzazione della memoria storica, della cultura italiana e del senso civico, attraverso una narrazione profonda, accessibile e fortemente radicata nei valori democratici. La sua prosa è appassionante e ha la capacità di incantare intere generazioni. Tra le sue molteplici iniziative culturali, merita particolare menzione “A riveder le stelle”, un viaggio appassionante attraverso la vita e l’opera di Dante Alighieri, che ha saputo portare il messaggio universale della Divina Commedia al grande pubblico, con linguaggio chiaro, coinvolgente e rispettoso della profondità dell’opera. Un racconto che rende omaggio alla figura del Sommo Poeta e, con essa, alla città di Firenze. Altrettanta sensibilità storica e narrativa l’ha dimostrata in “Una giornata particolare” dove ha più volte descritto le vicende della nostra città toccando momenti cruciali della nostra storia, riuscendo ogni volta ad immergere lo spettatore nella Firenze del Rinascimento e contribuendo a mantenere viva la storia della città. Con la sua attività editoriale e giornalistica ha saputo raccontare l’Italia con lucidità e passione civile, contribuendo alla formazione di una coscienza collettiva fondata sulla memoria, sull’identità culturale e sulla responsabilità.
Ad Aldo Cazzullo, che rappresenta una delle voci più autorevoli e limpide del panorama culturale italiano contemporaneo, conferiamo il Fiorino d’oro per riconoscere e onorare il suo contributo alla diffusione del sapere e alla promozione dei valori che da Firenze si sono irradiati nel mondo.
Taf Ricami
Fiorino d’oro a Clara Arzilla Cappellini, fondatrice – insieme al marito Luigi – e anima di TAF Ricami, storica bottega che da decenni rappresenta l’eccellenza del ricamo artigianale fiorentino, come si faceva una volta. Le sue vetrine, curate con amore e maestria, illuminano Por Santa Maria, accompagnando i momenti più speciali della vita di generazioni di fiorentini. Qui, qualità, cura del dettaglio e tradizione si fondono in un’arte raffinata, capace di conquistare anche una clientela internazionale d’eccezione. Nel 2024, TAF Ricami ha celebrato 70 anni di attività, un traguardo reso ancora più speciale dal centesimo compleanno della sua fondatrice, Clara: donna straordinaria, simbolo luminoso di fiorentinità, amore per il bello e passione senza pari.
Bushra Awad e Robi Damelin
Fiorino d’Oro a Bushra Awad e Robi Damelin. Due donne, una palestinese e l’altra israeliana, accomunate dalla più lacerante delle perdite: un figlio ucciso dalla violenza del conflitto. Nate su fronti opposti di una guerra che divide, ferisce e uccide, Bushra Awad e Robi Damelin hanno saputo riconoscersi nel dolore e, anziché lasciarsi sopraffare dall’odio, hanno trasformato la sofferenza in dialogo, la memoria in impegno, il lutto in un atto di pace.
Attraverso il loro impegno nel Parents Circle – Families Forum, che accoglie famiglie segnate da lutti incrociati, testimoniano che anche nel buio della guerra può accendersi una luce: quella di una pace costruita sull’ascolto, sul rispetto e sulla dignità umana. Protagoniste del libro Le nostre lacrime hanno lo stesso colore, ci ricordano che il dolore, se condiviso, può diventare comprensione. E che non si può odiare quando si conosce davvero cosa significa perdere. La Città di Firenze, medaglia d’oro della Resistenza, città di pace, di diritti e di dialogo, conferisce con profonda gratitudine il Fiorino d’Oro a Bushra Awad e Robi Damelin, riconoscendo in loro un esempio luminoso e universale di coraggio, riconciliazione e speranza.
Kurt Hamrin
Fiorino d’oro alla memoria di Kurt Hamrin, l’Uccellino dalle piume viola, indimenticabile campione della Fiorentina, simbolo di un calcio che sapeva emozionare e far sognare. Svedese di nascita ma fiorentino d’adozione, scelse Firenze come casa dell’anima, vivendo a Coverciano per decenni con la sua famiglia e diventando parte integrante della nostra comunità. Carismatico ed elegante, generoso e gentile, sia dentro che fuori dal campo, Hamrin era un'ala destra elegante e micidiale. Aveva tiro, fantasia, visione di gioco e segnava con facilità. Indimenticabile il suo numero 7, che volava leggero sulla fascia destra, superando gli avversari con grazia e genialità. In nove anni a Firenze, pur senza vincere il campionato, segnò 151 gol, grazie ai quali è stato per più di trent'anni il primatista di reti segnate in Serie A con la Fiorentina, superato solo da Gabriel Batistuta nel 2000. Nell’estate del 1967 venne ceduto, contro la sua volontà - come accadeva allora - al Milan e, prima di giocare un’amichevole a Firenze si rivolse alla città dalle pagine de La Nazione, con queste parole: “Se le leggi dello sport mi impongono di battermi lealmente contro quella che per tanti anni è stata la mia squadra, il mio animo ed il mio cuore mi fanno e mi faranno sempre sentire cittadino di Firenze, dove certamente tornerò con la mia famiglia al termine della mia attività agonistica per non allontanarmi più da quella che è ormai la mia patria di adozione.” A Firenze Kurt ha continuato la sua attività di sportivo, educando giovanissimi ragazzi al gioco del calcio, facendo parte della comunità viola e, con grande senso di riconoscimento e di appartenenza, della città di Firenze.
Ai premiati inoltre è stato consegnato un dolce omaggio a cura delle pasticcerie di Firenze e comuni metropolitani che partecipano agli eventi del Festival delle Pasticcerie: Caffè Gilli, Firenze, Pasticceria Cesare, Firenze, Pasticceria Fani, Sesto Fiorentino, Pasticceria Ginella, Grassina, Pasticceria Pimpina, Montelupo e Cerbaia.