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Condannato per l'attentato alla libreria 'Il Bargello', arrestato da latitante a Madrid

L'uomo è stato condannato in via definitiva ma era latitante. E' stato arrestato nella notte

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sabato 15 febbraio 2025 14:09

E' stato arrestato questa notte intorno alle ore 3 a Vallecas, distretto del centro città di Madrid, dalla Polizia Nazionale spagnola, un 38enne militante anarchico italiano, latitante dal luglio 2023, resosi irreperibile dal febbraio precedente, condannato per l'attentato alla libreria fiorentina Il Bargello del 1° gennaio 2017.

 

L'uomo era stato condannato il 14 luglio 2023 in via definitiva dalla Corte di Cassazione ad 8 anni di reclusione, per il reato di fabbricazione, detenzione e porto di ordigno esplosivo in quanto ritenuto responsabile, insieme ad un altro uomo, nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria denominata “Panico”, dell’attentato alla libreria “Il Bargello”. Sin dai primi giorni della latitanza, è stato costituito un gruppo investigativo formato da personale della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e della Digos di Firenze che, su delega della Procura fiorentina, ha avviato complesse indagini e dispiegato uno specifico dispositivo per la ricerca dell'uomo, focalizzandosi sul gruppo di sodali e sui legami già noti intrattenuti dallo stesso all’estero (Spagna, Francia, Svizzera, Grecia); motivo per il quale le polizie di questi Paesi sono state tutte interessate con diverse richieste di cooperazione internazionale costantemente rinnovate in questo anno e mezzo di latitanza, permettendo di fatto di giungere alla cattura dell'uomo.

 

Secondo la ricostruzione, in seguito all'attentato alla libreria Il Bargello, ricondotto al movimento di estrema destra Casapound, un artificiere della Polizia di Stato aveva riportato lesioni gravissime nel tentativo di disinnescare l’ordigno collocato sul posto, con la perdita di un arto superiore e di un occhio.

 

L’anarchico sardo, in particolare, risulta destinatario di un ordine di esecuzione emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Firenze per l’espiazione di una pena residua complessiva pari a 5 anni, 6 mesi e 1 giorno di reclusione (con sottrazione del periodo sofferto in esecuzione della custodia cautelare) per i reati di porto abusivo di armi, lesioni personali gravissime e danneggiamento, esteso in campo internazionale.

 

Nel dettaglio, spiegano le forze dell'ordine, l'uomo è stato individuato come responsabile dell’attentato grazie ad una traccia di DNA lasciata sull’ordigno e rilevata a seguito di un meticoloso lavoro di analisi della Polizia Scientifica, corroborato dagli elementi emersi a seguito di un intenso lavoro investigativo della Digos fiorentina e del personale della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, che ha poi retto a tutti i gradi del vaglio giurisdizionale.

 

(immagini di repertorio della Polizia)

 

 
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