Bomba d'acqua a Firenze, il Comune: 'Evento imprevedibile'. Le opposizioni: 'Manca la manutenzione'
In tre ore caduti 39 mm di pioggia, vento arrivato a toccare i 53 chilometri orari. Città in tilt tra allagamenti e traffico, la sindaca: 'Ci scusiamo con i cittadini per i disagi'
mercoledì 29 gennaio 2025 09:42
Una 'tempesta' di acqua e vento, che in tre ore ha visto cadere circa 39 mm di pioggia a Firenze, addirittura 45 registrati in due ore alla stazione all'Orto Botanico, con il vento arrivato a toccare quasi 53 chilometri orari. "Un evento meteorologico straordinario, imprevisto e imprevedibile", ha sottolineato l'assessora alla protezione civile Laura Sparavigna in merito alla bomba d'acqua che ieri mattina ha scatenato il caos in città, con molte strade e piazze allagate, difficoltà nella ricettività del sistema fognario, sottopassi chiusi, traffico in tilt e problemi anche per la tramvia e gli autobus.
A Firenze non era stata diramata un'allerta meteo. “Per la zona che comprende anche il Comune di Firenze era stato annunciato il codice verde e non erano quindi ipotizzati fenomeni intensi e pericolosi - ha aggiunto l'assessora - quella che sembrava una giornata di pioggia normale si invece è trasformata in un evento di gravità eccezionale vista la quantità di acqua precipitata. Non appena i tecnici della nostra sala operativa si resi conto della portata dell’emergenza abbiamo immediatamente attivato l'unità di crisi e allertato le nostre squadre che sono intervenute per monitorare a vista i torrenti Mugnone e Terzolle. In poche nella nostra città è caduta una quantità di pioggia eccezionale".
Con l'innalzamento fino a 3,31 metri del livello del torrente Mugnone (all'altezza dell'idrometro che si trova a Ponte alle Mosse dove la prima soglia di attenzione è fissata a tre metri, la seconda a quattro) è stata quindi decisa l'apertura dell'unità di crisi. Contemporaneamente cinque squadre con tecnici e volontari è stata inviata sia sul Mugnone che sul Terzolle e sul Fosso Macinante per dare inizio al cosiddetto 'monitoraggio a vista' del livello dei torrenti, che nel corso della mattinata, con l'attenuazione dei fenomeni, hanno iniziato a calare.
Ma le opposizioni in Consiglio comunale puntano il dito sulla gestione dell'emergenza. “Forse non è colpa del cambiamento climatico - quello che vorrebbero combattere erigendo un muro tra città e provincia detto “scudo verde” - se la città va sott’acqua dalle Cure a Piazza Dalmazia, da via Romana - rifatta da poco - a via Circondaria, fino alla Bolognese; la spiegazione di questi allagamenti è nella mancata manutenzione del territorio. La giunta deve immediatamente chiarire con le ditte e le partecipate comunali - pagate con i soldi dei fiorentini oggi allagati - che se ne occupano e cambiare sistema, per una migliore e più efficiente gestione del territorio. Perché prima di pensare a scudo verde e keybox, sarebbe opportuno saper gestire caditoie e tombini, un problema che in autunno e per tempo avevamo segnalato. Oltre che un problema ambientale, è emerso un problema organizzativo. Abbiamo scoperto che sono ben tre i soggetti, Alia (che fa il sopra), Publiacqua (che fa il sotto) e Direzione viabilità del Comune di Firenze (che si occupa della griglia nel mezzo), coinvolti in una sola operazione, cioè tenere pulite le caditoie, evitando i disastri che abbiamo vissuto oggi. Con la nostra mozione urgente proponiamo alla sindaca di cambiare un sistema che non ha funzionato, dando a un unico soggetto tutta la gestione operativa”. Così, in una nota congiunta, i consiglieri comunali di minoranza della Lista civica Eike Schmidt, Massimo Sabatini, Paolo Bambagioni, Eike Schmidt.
“Il temporale che ha colpito Firenze ha nuovamente evidenziato la vulnerabilità della nostra città, anche di fronte a eventi meteo di media intensità. Strade allagate, traffico bloccato e disservizi alla tramvia non possono diventare la normalità” dichiara Francesco Casini, Capogruppo Italia Viva, che ha presentato un’interrogazione urgente sull’argomento. “Le cosiddette ‘bombe d’acqua’, sono ormai fenomeni sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici, richiedono risposte efficaci e una gestione coordinata da parte delle istituzioni e degli enti gestori. Non possiamo permettere che caditoie occluse e non manutenute mettano a rischio l’intera città. È fondamentale garantire una manutenzione regolare delle caditoie, potenziando gli interventi di pulizia e adottando tecnologie più avanzate” aggiunge Casini. “È necessario rafforzare il piano di Publiacqua per la pulizia delle caditoie stradali, aumentando la frequenza degli interventi e introducendo tecnologie e macchinari più efficaci rispetto a quelli attualmente utilizzati, anche attraverso maggiori investimenti”.
“Serve inoltre prevedere e migliorare un sistema di gestione integrata tra Alia, Publiacqua e il Comune per la pulizia delle strade e la manutenzione dei tombini, e in particolare attivare un piano straordinario di manutenzione e controllo, un “pronto intervento” delle caditoie in caso di allerta meteo di tutte quelle strade che risultano costantemente colpite dagli allagamenti. Infine, è fondamentale porre attenzione ai piani di gestione del reticolo idraulico urbano predisposti dall’Amministrazione in collaborazione con il Consorzio di Bonifica e gli altri enti competenti. Prevenzione e manutenzione sono essenziali per la gestione di una città tanto fragile quanto bella come Firenze e per non caricare di disagi evitabili i nostri cittadini. È il momento di assumersi delle responsabilità e di agire con concretezza per non ritrovarsi sempre alle solite situazioni al prossimo temporale”.
“Chiediamo un approfondimento in commissione mobilità sui lavori stradali e sulla pulizia delle caditoie. Quanto accaduto dopo la pioggia di questa mattina deve spingere l’amministrazione a riflettere su come vengono gestite le nostre strade. Dobbiamo capire come vengano effettuati i lavori stradali, cosa faccia in concreto il global service e come venga (o non venga) effettuata la pulizia di tombini, bocche di lupo e caditoie. Nella giornata, da Pontignale alla Bolognese, da Campo di Marte a via Romana e fino alla viabilità per Careggi sono stati tanti i disagi a causa delle piogge e dei lavori fatti non particolarmente con dovizia. In particolare, nel Quartiere 5, i sottopassi si sono tutti allagati, una persona è stata soccorsa a bordo della sua auto intrappolata in quello di via Mariti, tutt’ora chiusa al traffico. Inoltre, anche il servizio della tramvia si è interrotto. Crediamo che l’amministrazione comunale abbia delle responsabilità nella gestione di questo tipo di emergenze e per i disagi arrecati ai cittadini”. Lo dichiarano i consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia Alessandro Draghi, Angela Sirello (capogruppo), Matteo Chelli e Giovanni Gandolfo.
Dalla maggioranza 'rispondono' il capogruppo del Partito Democratico Luca Milani, della capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra – Ecolò Caterina Arciprete, della capogruppo della lista civica Sara Funaro e del presidente della Commissione Ambiente, vivibilità urbana e mobilità Giovanni Graziani. "I disagi creati dal fenomeno di pioggia intensa di questa mattina sono stati pesanti per la città e sarà importante approfondire le procedure di gestione e manutenzione, spinti dalla necessità di migliorare sempre rispetto agli eventi estremi a cui ormai dovremo abituarci. L’evento di forte pioggia di questa mattina, infatti, è derivante da un’intensa perturbazione di stampo più tardo primaverile che invernale e ha portato nell’area fiorentina circa 40 mm di pioggia concentrate in poche ore. Sono quantità enormi, in un tempo molto ristretto, che hanno trovato, oltre ai suoli da noi troppo consumati e cementificati, un terreno già saturo per le perturbazioni delle settimane precedenti e quindi con scarsa capacità di assorbimento. Dovremo abituarci a situazioni come queste, anche difficilmente prevedibili, continuare a migliorare nella gestione e manutenzione ma ancora di più approfondire la capacità di previsione a stretto giro e scala spaziale di dettaglio. Publiacqua, Alia, la Polizia Municipale e tutte le Direzioni Comunali coinvolte sono intervenute al meglio possibile viste le condizioni e a loro va anche il nostro plauso. La Commissione Ambiente e Mobilità continuerà lavorare in tal senso, come ha già iniziato a fare con una delle prime audizioni effettuata lo scorso settembre con il metereologo Betti e il Presidente Gozzini del Consorzio CNR-LaMMA che proprio su questi aspetti hanno rimarcato la possibilità di intervenire. Peccato che in tale occasione i componenti delle opposizioni parte della Commissione abbiano pensato che non fosse importante partecipare e, quando si verificano eventi come quello di oggi, non sanno fare altro che criticare”.
Anche la sindaca Sara Funaro oggi è tornata su quanto accaduto ieri. "Questi sono eventi imprevedibili, la quantità di acqua caduta ieri non era prevedibile in quelle forme, è chiaro che con i cambiamenti climatici diventa tutto più complesso, diventano più complessi i sistemi di previsione. Quello che posso dire è che sia la protezione civile della Città Metropolitana si sono attivate immediatamente sia per dare assistenza sia per monitorare la situazione. Ovviamente ci sono stati dei disagi e di questo ci scusiamo con i cittadini, la cosa importante è che non ci siano stati eventi molto problematici che potevano creare difficoltà ancora più grosse. Da parte di tutti gli uffici col sistema poi di alert c'è stato coordinamento per svuotare sottopassi e coordinarsi con la mobilità, ma quando ci sono eventi così imprevedibili le difficoltà si possono creare. Al centrodestra che attacca sulla pulizia delle caditoie posso solo dire che quando ci sono eventi come questi ci si rimbocca tutti le maniche e ci si mette a lavorare, le vedo solo polemiche sterili".
Alia era intervenuta ieri con una nota specificando che la manutenzione delle caditoie stradali nei comuni della Toscana Centrale è di competenza di Publiacqua per quel che riguarda le attività non di superficie, Alia per quel che riguarda lo spazzamento stradale, svolto regolarmente nel corso dell'anno, con relativa pulizia di aghi di pino e fogliame qualora necessario, e che le aziende stanno lavorando per migliorare il coordinamento nella gestione degli interventi e per prevedere piani di investimenti straordinari per adeguare i sistemi di drenaggio urbani alle nuove condizioni climatiche.
"I cambiamenti climatici espongono le città a rischi idraulici sempre maggiori. Gli eventi estremi, come le bombe d’acqua, sono sempre più frequenti e le infrastrutture esistenti non sono in grado di gestirli. Le alluvioni degli ultimi due anni hanno causato in Toscana danni devastanti, come in altre regioni italiane ed europee. È un tema globale che necessita di interventi strutturali e investimenti notevoli. Per questo il servizio idrico integrato deve includere per il futuro, e come già previsto da Arera, nei propri piani d’investimento le opere straordinarie necessarie all’adattamento delle città ai mutamenti climatici. Questa è una sfida ciclopica richiederà centinaia di milioni di euro e che noi pensiamo possa essere la nuova sfida per gestori efficienti come Publiacqua nei prossimi decenni", sottolinea il Presidente di Alia, Lorenzo Perra.
“La precipitazione intensa, anche se non di lunga durata, ha causato criticità diffuse che ancora una volta evidenziano la vulnerabilità di un territorio complesso anche dal punto di vista urbanistico – spiega il Presidente del Consorzio di Bonifica Paolo Masetti – Ho seguito l’evento con i tecnici del Consorzio intervenuti su alcune criticità che hanno interessato il reticolo di gestione in particolare su microbacini. Le squadre sono tuttora presenti sul territorio e stanno monitorando griglie e punti delicati del reticolo”.