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Minacce di morte e aggressioni, due arresti per maltrattamenti in famiglia

Violenze nei confronti di donne, trovate anche cartucce da guerra in un appartamento

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mercoledì 14 agosto 2024 15:49

Nella giornata di lunedì 12 agosto la Polizia di Stato ha compiuto due distinti interventi per maltrattamenti in famiglia, compiendo altrettanti arresti a Prato.

 

Nello specifico, in una prima circostanza, in zona “Le Badie” intorno alle ore 12:30 la Centrale Operativa della Questura di Prato veniva contattata da una donna che richiedeva urgentemente l’intervento di una Volante presso la propria abitazione in quanto il marito, con fare aggressivo, l’aveva picchiata e la stava minacciando di morte.

 

Giunti sul posto, gli operatori della Squadra Volante venivano fatti entrare dallo stesso autore del reato, identificato poi per un uomo di nazionalità rumena di 59 anni, il quale esternava apertamente agli operatori della Squadra Volante le intenzioni omicide nei confronti della consorte. La donna con voce tremante ed in lacrime riferiva che tali condotte si protraevano da lungo tempo e di venire malmenata con violenza quotidianamente dall’uomo.

 

Atteso il quadro descrittivo che si presentava, gli operatori traevano in arresto l’uomo per il reato di maltrattamenti in famiglia e lo conducevano dapprima presso gli uffici della Questura e successivamente, su disposizione del P.M., presso la Casa Circondariale “La Dogaia” di Prato.

 

Un secondo intervento è stato quindi espletato nel tardo pomeriggio, in zona San Giusto. Nello specifico, intorno alle ore 18.00, contattava questa Centrale Operativa una donna che, insieme alla madre, si era portata in strada dalla propria abitazione in quanto il fratello le aveva minacciate di morte.

 

Gli operatori della Squadra Volante si portavano sul posto prendendo contatti con le due donne, le quali, vistosamente impaurite, riferivano che il familiare, rincasando, iniziava a prendere a calci una porta dell’abitazione e successivamente le minacciava di buttarle dal balcone dell’abitazione, posta al quarto piano del palazzo.

 

Entrati nell’appartamento, gli Agenti trovavano l’uomo in preda ad un raptus violento, che continuava a proferire frasi di minaccia e di morte nei confronti delle familiari, rivolte anche in direzione degli operatori, i quali, a seguito di una perquisizione dell’abitazione rinvenivano alcune cartucce da guerra.

 

Dagli accertamenti conseguiti, gli operatori constatavano che l’uomo era già stato condannato in passato per maltrattamenti in famiglia con la misura cautelare del divieto di avvicinamento verso le due donne, le quali riferivano di aver deciso di spontanea volontà di riaccoglierlo nell’abitazione con la speranza, rimasta vana, di un ritorno alla normalità.

 

Al termine dell’intervento, l’uomo veniva tradotto presso gli uffici della Questura ed arrestato per i reati di maltrattamenti in famiglia, minaccia a Pubblico Ufficiale e possesso di munizioni di guerra, quindi  tradotto presso la Casa Circondariale “La Dogaia” di Prato, su disposizione del P.M., nell’attesa dell’udienza di convalida.

 

 
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