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Passante Alta Velocità Firenze, scavi e polemiche: 'Due segnalazioni ma nessuna criticità'

La fresa arriverà ad aprile sotto piazza della Libertà: 'Costante monitoraggio'

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giovedì 15 febbraio 2024 18:49

È in programma per martedì 5 marzo 2024 alle 17.30 presso l’Auditorium della Scuola “Dino Compagni” il terzo incontro pubblico dedicato ai residenti dell’area di Campo di Marte in merito agli scavi Alta Velocità a Firenze. Durante l’incontro sarà illustrato il progetto del Passante AV di Firenze con un focus particolare dedicato allo stato di avanzamento dello scavo e a tutti gli strumenti di monitoraggio previsti per l’opera.

 

L’incontro, organizzato da Rete Ferroviaria Italiana in collaborazione con il Comune di Firenze, rientra nel progetto “Cantieri Parlanti”, iniziativa del Gruppo FS Italiane (RFI e Italferr) sviluppata in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nell’ambito della quale si sono già svolte numerose visite presso i cantieri del Passante AV di Firenze e due incontri pubblici.

 

La fresa Iris, impiegata per lo scavo della galleria pari del Passante AV, ha completato il sottoattraversamento di via Botticelli e si trova, attualmente, tra quest’ultima e via Fra’ Bartolomeo. Il cronoprogramma dello scavo prevede per i prossimi mesi il passaggio da piazza della Libertà (metà aprile 2024) e Fortezza da Basso (metà luglio 2024).

 

Le suddette date potrebbero variare in base a eventuali ulteriori fermi tecnici o interventi di manutenzione straordinaria che si dovessero rendere necessari in corso d’opera, fanno sapere le Ferrovie dello Stato. Le attività di cantiere per la realizzazione della Stazione AV Belfiore "procedono regolarmente" e, ad oggi, è stata "raggiunta una profondità di scavo di circa 15 metri dal piano campagna, rispetto al totale da scavare pari a 27 metri".

 

"Tutte le misure di monitoraggio degli edifici hanno registrato, ad oggi, valori al di sotto delle soglie di attenzione", continua RFI. "Al momento, RFI ha ricevuto due sole segnalazioni formali, per le quali i tecnici incaricati sono intervenuti tempestivamente con un sopralluogo in loco, che non ha evidenziato situazioni critiche e/o significativamente differenti rispetto ai Testimoniali di Stato redatti. Rinnoviamo, quindi, l’invito a inoltrare eventuali segnalazioni all’indirizzo e-mail infopoint.firenze@rfi.it oppure a recarsi di persona presso l’Infopoint di via Circondaria, 32 (orari di apertura: martedì 10:30-13:30 e giovedì 14:00-17:00)".

 

In merito alla possibile interferenza con la linea tramviaria, "da settembre 2023 sono in corso le interlocuzioni tra Rete Ferroviaria Italiana, il comune di Firenze e la società che sta realizzando la tramvia per la gestione delle interferenze tra le due opere. I Testimoniali di Stato in prossimità della linea tramviaria esistente saranno eseguiti con congruo anticipo rispetto al passaggio della fresa mentre, per la linea in costruzione, è stato congiuntamente definito di procedere con il monitoraggio dell’infrastruttura, come avviene attualmente per gli immobili interessati dallo scavo. Per queste attività non è previsto nessuno stop allo scavo della fresa. Inoltre, al fine di garantire la massima trasparenza, RFI è al lavoro, in stretta sinergia con il Comune di Firenze, per implementare il sito web dedicato al Passante AV di Firenze con lo scopo di assicurare informazioni puntuali e costanti sulla posizione della fresa".

 

In merito era arrivata anche la nota di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consiglieri di  Sinistra Progetto Comune: “Incredibile come tutto sembri una novità per chi governa Palazzo Vecchio, per fortuna gli atti dimostrano altro. Grazie al Comitato No Tunnel Tav e alla cittadinanza abbiamo più volte sollevato il tema dell'impatto dei progetti per l'Alta Velocità sul territorio, a fronte di discutibili (se non nulli) effetti positivi sulla mobilità. Vale anche per la tramvia e gli scavi: tre interrogazioni dimostrano che il tema era noto e che l'attuale dibattito manchi di senso di responsabilità".
 

"Abbiamo dovuto rilanciare domande precise, ottenendo queste risposte.
26 luglio 2023: «sarà cura di RFI evitare qualsiasi tipo di eventuale cedimento, ricordando che la sede tramviaria è realizzata su di una platea di cemento e quindi è difficile ipotizzare un cedimento delle rotaie».
31 agosto 2023: «la tramvia è da considerarsi esistente rispetto al tunnel TAV e quindi dovrà essere valutata da RFI l'interferenza del tunnel AV rispetto alla infrastruttura esistente. Per tale motivo sono in corso interlocuzioni tra Ufficio Tramvia e RFI. [...] Un cedimento delle rotaie di 3 centimetri, pur in pendenza di calcoli specifici è da ritenersi non ammissibile con l'esercizio della tramvia».
4 ottobre 2023: tra la Direzione Sistema Tramviario Metropolitano e «RFI si sta sviluppano una interlocuzione in attesa di convocare nuovi incontri specifici sul tema. Ad oggi non ci sono verbali in merito sottoscritti. Relativamente al cedimento ammissibile della sede tramviaria non si hanno parametri precostituiti ma è necessario svolgere una analisi progettuale complessiva che tenga conto di tutti i fattori e determini l'entità ammissibile».
Insomma se siamo in "alto mare" c'è una responsabilità politica precisa, sul mancato ruolo politico del nostro Comune. Torniamo a chiedere di bloccare tutto, perché manca senso della progettualità e sarà il prossimo governo cittadino a dover fare il punto sulla mobilità di domani”, concludono da Sinistra Progetto Comune.

 

In seguito a queste parole di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu l'Amministrazione comunale ha precisato che "alle interrogazioni dei consiglieri Palagi e Bundu l’Amministrazione ha risposto in modo corretto e puntuale dando ogni informazione rispetto a un’opera su cui il Comune non ha competenze perché di carattere statale. L’Osservatorio Ambientale, istituito dal Ministero dell’Ambiente e presieduto dall’ingegner Giacomo Parenti, sovrintende all’attuazione dell’opera e alla sua corretta esecuzione sotto il profilo ambientale, le cantierizzazioni e i piani di monitoraggio. Si conferma una interlocuzione tra la Direzione Sistema Tramviario Metropolitano, RFI e Tram Spa relativamente alla presenza della infrastruttura tranviaria e delle opere del cantiere relativo al futuro sottoattraversamento".

 

E ancora, da Palazzo Vecchio: "Dalle informazioni assunte attraverso l’Osservatorio Ambientale con l’avanzamento dei lavori del sottoattraversamento ad oggi non risultano superamenti delle soglie né di attenzione né di allarme nei monitoraggi in corso relativamente a infrastrutture o all’edificato esistente. C’è da considerare inoltre che la fresa ha già operato sotto i binari ferroviari di Campo di Marte e non risulta da informazioni assunte vi siano state particolari problematiche. Gli scavi sono stati eseguiti una profondità inferiore a quella che ci sarà sotto i binari tramviari, è comunque necessario che sia garantito da parte di RFI una particolare attenzione e un costante monitoraggio".

 

 
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