Con fatica, tanta fatica. Ma la Fiorentina batte 2-0 il Rapid Vienna e passa ai gironi di Conference. Dopo il ko per 1-0 in Austria, serviva una vittoria con due gol di scarto. Ed è arrivata.

Davanti ai 25mila del Franchi, di cui 2mila tifosi ospiti, clima 'caldo' per i fumogeni degli austriaci e i cori contro i viola, visti i colori sociali affini ai rivali dell'Austria Vienna. Nel prepartita, con elicotteri della polizia in volo costante da ore prima del match, anche momenti di tensione fuori dallo stadio.

Sul campo, parte meglio il Rapid, più aggressivo. Gli austriaci prendono subito una traversa con Mayulu, poi la Fiorentina risponde con un tiro insidioso di Biraghi. Nzola, invece, davanti pasticcia, sprecando 2-3 occasioni ghiotte. Gonzalez non trova la porta con un tiro a giro, gli austriaci sono sempre insidiosi quando ripartono. Si va al riposo sullo 0-0.

Nella ripresa la Fiorentina inizia però l'assedio verso l'area del Rapid. Gonzalez al 56' scalda i guanti a Heidl, poi due minuti più tardi porta avanti i viola, sfruttando un pasticcio della difesa ospite e insaccando dal cuore dell'area. Il vantaggio scioglie la Fiorentina, che inizia ad attaccare con più lucidità. Beltran davanti dà più vivacità, ma viene respinto con i piedi dal portiere. Mandragora colpisce una traversa con un tiro potente, poi all'87' ancora il centrocampista ex Torino si guadagna il rigore che decide la qualificazione. Dal dischetto, infatti, Gonzalez è come sempre glaciale e spiazza il portiere. La corsa sotto la Fiesole è una liberazione, Firenze festeggia la qualificazione ai gironi e allontana l'incubo di un'eliminazione precoce.