Firenze, Nardella annuncia lo stop agli affitti turistici brevi. 'Misure forti, faremo da capofila'
Il sindaco: 'Blocchiamo nuovi affitti brevi partendo dagli strumenti urbanistici comunali e azzeriamo l’Imu a chi torna a forme stabili di residenza'
giovedì 01 giugno 2023 16:33
Da una parte una norma che bloccherà nuovi affitti turistici brevi, dall'altra agevolazioni fiscali per chi affitterà immobili a lungo termine. E' la proposta, che Palazzo Vecchio definisce 'salva centri storici', lanciata dal sindaco Dario Nardella.
Un intervento sugli strumenti urbanistici comunali, affiancato da agevolazioni fiscali di scontistica a chi torna a forme stabili di residenza: un passo che arriva dopo il giudizio sulla proposta avanzata dal Governo in tema affitti brevi, ritenuta "inefficace" : “non permette alle amministrazioni comunali di agire sul problema del sovraffollamento turistico e degli appartamenti dei centri storici dedicati in gran parte agli affitti turistici brevi”, si legge in una nota diffusa dal Comune di Firenze.
“Abbiamo problemi di sostenibilità a causa dell’eccessivo incontrollabile dilagare di affitti turistici brevi ma non abbiamo nessuno strumento normativo per intervenire a tutela della residenza e del patrimonio storico, artistico e sociale del centro storico” ha spiegato Nardella. “In questi anni le abbiamo provate di tutte per risolvere questo fenomeno: abbiamo presentato una legge di iniziativa popolare, fatto appelli e richieste specifiche prima al governo Draghi e poi all’attuale governo, richiesto l’estensione anche per Firenze della ‘norma Venezia’, ma non abbiamo mai ottenuto risposte efficaci e anche quest’ultima proposta di legge della ministra Santanchè, seppure contenente obiettivi chiari e condivisibili, non consegna ai Comuni alcuno strumento utile a governare il problema degli affitti turistici brevi. Non abbiamo altra scelta che rimboccarci le maniche e provare ad usare gli strumenti urbanistici comunali per contrastare il fenomeno".
Una “soluzione ambiziosa”, secondo Nardella, ma “già in passato abbiamo sperimentato soluzioni innovative come quella dello stop ai fast food e al blocco di nuove attività di somministrazione in area Unesco e, contro tutte le previsioni, abbiamo vinto”.
“Non siamo quindi nuovi a soluzioni sperimentali - ha spiegato Nardella - La politica secondo noi è anche portare innovazione nelle normative. Perciò vogliamo introdurre due novità”.
Si tratta di una norma (non retroattiva) che prevede un’articolazione della destinazione d’uso residenziale che blocchi per il futuro l’utilizzo di residenze per affitti turistici brevi, e una norma fiscale che prevede l’azzeramento dell’Imu sulla seconda casa per un triennio in favore di coloro che rinunciano alle locazioni brevi per quelle ordinarie. Quindi chi è proprietario di un immobile usato per affitti turistici brevi, e deciderà invece di tornare ad un affitto di lungo periodo, avrà come incentivo l'azzerramento dell'Imu sulla seconda casa per tre anni.
L'obiettivo dell'amministrazione è dare più spazio agli affitti di lungo periodo e favorire il ritorno della residenza stabile in centro storico.
“E’ un pacchetto di misure forti - ha concluso il sindaco – che difenderemo perché sentiamo il dovere di essere la città capofila di una vera azione di innovazione sul fronte degli affitti turistici brevi su cui purtroppo non abbiamo visto ancora iniziative efficaci a livello nazionale”.
Verrà perciò presentata una variante urbanistica che introduca fin da subito queste nuove regole a cui farà seguito il provvedimento di natura fiscale.
Da Federalberghi parere positivo sulla decisione. “La decisione del sindaco Dario Nardella di cercare una soluzione per superare l’empasse in cui ci troviamo da tempo e che ci impedisce di riordinare la questione dell’accoglienza turistica, salvaguardando i centri storici e favorendo il ritorno della residenzialità è del tutto condivisibile e positiva. Per altro viene dopo quella di impedire le funzioni di ostello agli studentati a dimostrazione dell’attenzione che l’amministrazione sta rivolgendo alla città e al riordino dei flussi turistici oltre che al problema dell’emergenza abitativa. Limitare le trasformazioni da immobili a uso residenziale a immobili residenziali destinati a locazione turistica è un segnale importante che speriamo venga colto anche dal Governo nazionale, visto che la misura ipotizzata dal ministro sul minimo di due notti di permanenza appare destinata a non avere grande risultato. Bisognerà comunque pensare anche a trovare una soluzione al tema del turismo giornaliero, cioè di chi arriva in città senza pernottare, perché si parla di numeri importanti che di fatto apportano davvero poco in termini di ricchezza. Inoltre è necessario che ogni decisione coinvolga le amministrazioni locali che meglio conoscono la loro realtà e le necessità delle città da loro gestite”, così il presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi.
Sulla questione interviene anche il comitato referendario del referendum sull'urbanistica "Salviamo Firenze". “Nella nostra conferenza stampa di ieri - dichiara Massimo Torelli, tra i promotori del referendum - abbiamo chiesto con urgenza al prossimo Consiglio Comunale una delibera che modifichi le Norme di Salvaguardia attualmente in vigore, così da rendere immediatamente operativo il divieto all’attività alberghiera extra dei cosiddetti Studentati e delle trasformazioni in strutture ricettive degli edifici con funzione pubblica. Se le Norme di Salvaguardia si possono usare, perché non usarle per questo?". Per Torelli è una richiesta "a cui dare immediato corso, vista l’improvvisa preoccupazione del Sindaco sulle sorti abitative della nostra città. Che il Sindaco incarichi gli uffici di proporre una norma di salvaguardia in tal senso, per evitare un’accelerazione in questi mesi di queste procedure scellerate da parte dei fondi di investimento, per timore di restare bloccati".
"Per il comitato promotore il problema si pone anche per i cantieri già in corso, che andrebbero bloccati da subito considerato la loro destinazione [studentati di lusso, ricettivo o affini] sarebbe stata resa nota ai cittadini e alle cittadine solo alla conferenza stampa di inaugurazione. Il Comitato promotore ricorda che il 2 giugno è l'ultimo giorno per il Sindaco per emanare il decreto che dà il via alla raccolta firme. Un atto dovuto che, per rispetto delle preoccupazioni delle cittadine e dei cittadini fiorentini, non può attendere”.