Malore al concerto di Ramazzotti che 'sgrida' i soccorritori. La Croce Rossa valuta vie legali, ma poi arriva il chiarimento
Il cantante si era rivolto ai soccorritori dicendo: 'Siete arrivati dieci minuti dopo, era già morta'. Cri: 'Parole di scherno'
lunedì 10 aprile 2023 10:58
La Croce Rossa di Firenze fa sapere di stare valutando vie legali nei confronti di Eros Ramazzotti. Il riferimento è ai fatti accaduti durante il concerto fiorentino del cantante, il 4 aprile al Mandela Forum, quando una spettatrice ha accusato un malore. A soccorrere la donna sono intervenuti i volontari della Croce Rossa, ma il cantante, che ha interrotto il live per i soccorsi, si è rivolto a loro dicendo: "Siete arrivati dieci minuti dopo, era già morta, siete in 18 che fate?", come si vede in un video circolato sui social in questi giorni.
"In riferimento al video che sta circolando sui social ed è stato rilanciato da alcuni media locali e nazionali in cui il cantante accusa di negligenza i volontari della CRI, il Presidente del Comitato di Firenze della Croce Rossa Italiana Lorenzo Andreoni ritiene opportuno intervenire per tutelare i soccorritori intervenuti e chiarire la dinamica dei fatti", fa sapere la Cri.
Queste le parole del Presidente Andreoni: “Ci dispiace che il Signor Ramazzotti se la sia presa con i nostri volontari davanti a migliaia di persone, quando dalla relazione sui fatti in nostro possesso, la prima squadra intervenuta in soccorso della persona in questione è arrivata sul posto in tempi più che consoni. Solo la seconda squadra li ha raggiunti qualche minuto dopo, poiché impossibilitata a passare dal corridoio sottopalco proprio dal personale in servizio d'ordine dello staff di Ramazzotti stesso, che li ha costretti a farsi largo attraverso la folla".
"Ci tengo a sottolineare che tutti i volontari CRI attivati per questi grandi eventi, agiscono secondo protocolli precisi e piani sanitari concordati con il 118. Sminuire la loro preparazione e il loro lavoro con parole di scherno lanciate con leggerezza da un palco, in una serata in cui tutto è spettacolo, è un comportamento inaccettabile. Il volontariato va tutelato e con esso la professionalità di tante donne e uomini che prestano servizio gratuitamente alla popolazione. Non tutto può diventare spettacolo e tantomeno con atteggiamenti diffamatori. Noi non abbiamo mai lasciato solo nessuno, da Ennio Morricone in persona, alla fan dell’altra sera, che - per fortuna - non presentava alcuna criticità sanitaria urgente, tanto che è rimasta a godersi il concerto".
"Come rappresentante dei 1200 volontari della Croce Rossa Italiana di Firenze, mi sono rivolto al nostro legale, Avvocato Massimiliano Manzo, con il quale stiamo valutando come procedere nei confronti di Eros Ramazzotti”, conclude Andreoni.
Ma arriva poi il chiarimento dal cantante, e pace fatta. "Ho ironizzato sui tempi di intervento dei ragazzi del soccorso su una signora che vedevo a pochi metri da me - afferma l'artista - Ho parlato di '10 minuti’ ma era un modo di dire, una battuta, fatta soprattutto per fare sorridere la signora che in piedi in mezzo ai fan scatenati delle prime file, aveva avuto un piccolo mancamento. Ho interrotto lo show proprio per dare il tempo ai ragazzi di arrivare e infatti in pochissimo tempo erano con lei... Da sempre apprezzo e sostengo il lavoro delle centinaia di volontari, un patrimonio inestimabile della cultura del nostro paese e mi spiace se ancora una volta un video, chiaramente ironico, sia diventato un'occasione per facili clic. W il volontariato”.
"Gaetano Puglisi, manager di Ramazzotti, ha raggiunto i vertici della Croce Rossa e ha definitivamente chiarito l'accaduto. Il video ravvicinato mostra senza nessuna possibilità di fraintendimento l'intento giocoso e ironico dell'artista atto solamente a confortare la signora in platea e a mettere i ragazzi di CRI nelle condizioni migliori per intervenire", si legge in una nota stampa.
“Eravamo fiduciosi che non fosse volontà di Eros Ramazzotti accusare i nostri soccorritori e con le sue parole di oggi si è dissipato ogni dubbio.” È il commento di Lorenzo Andreoni, Presidente del Comitato di Firenze della Croce Rossa Italiana. “Accogliamo con sollievo il chiarimento da parte sua, con il quale ha specificato che non era affatto sua intenzione criticare l’operato dei volontari - come invece è emerso da svariate testate giornalistiche - ma anzi, ha rinnovato la sua stima nei confronti di tutti coloro che prestano quotidianamente servizio per gli altri e della Croce Rossa Italiana. Siamo lieti che tutto si sia risolto per il meglio e lo aspettiamo a Firenze per un saluto e una foto insieme ai nostri volontari!”