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Sanremo, show di Chiara Francini: 'Vengo da Campi, sono umile'. Mengoni vince nei duetti

Serata dei duetti con un mix di emozioni. Il monologo dell'attrice fiorentina sulla maternità (delle amiche)

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sabato 11 febbraio 2023 10:45

E' stata, quella di ieri, venerdì 10 febbraio, la serata dei duetti a Sanremo 2023. Con Marco Mengoni che ha vinto nuovamente (insieme al Kingdom Choir), così come Ultimo si è confermato secondo (con Eros Ramazzotti, che scorda le parole della sua canzone all'attacco di "Un'emozione per sempre"); terzo Lazza (con Emma), quarta Giorgia (in un'emozionante duetto con Elisa), quinto Mr. Rain (con Fasma). In mezzo lo show (che ha diviso) di Gianluca Grignani ed Arisa ("Abbiamo fatto un casino", dice Arisa all'amico, con due maestri a dirigere l'orchestra e il ritorno di Beppe Vessicchio), gli Articolo 31 con Fedez che sul medley di 'Ohi Maria' urlano "Giorgia, legalizzala" (con ovvio riferimento alla marijuana), una mitica Lorella Cuccarini ("Oh ma è proprio in forma eh", confessa Morandi) con Olly, e Rosa Chemical con un sexy toy sul palco ("Viva l'amore e viva il sesso", dice).

 

Ma è stata anche la serata di Chiara Francini, co-conduttrice con Amadeus e Morandi. Uno show, per l'attrice di fiorentina, che subito parte con una gag, presentandosi non in cima alla scala ma in platea: "Mi godo il Festival, lei e il signor Gianni siete spassosissimi. Io sono una ragazza umile, io vengo dalla provincia. Da Campi Bisenzio. Io all'umiltà non ci rinuncio", le prime parole della Francini, subito a specificare le sue origini campigiane. "Io invece di scenderle quelle scale preferirei salirle, piano piano. Una comunicazione importante: mamma, puoi iniziare a registrare da ora".

 

Brio, risate, grande ironia. La Francini conquista tutti. Con il riferimento alla nonna Orlanda, detta Orlanda Furiosa, la gag con la borsetta da non lasciare mai sul teatro dell'Ariston (mica ha torto, visti i 'furti' da Piero Pelù in giù), il vestito con le ali e il duetto con Amadeus sulla 'convocazione' per l'Ariston. Spazio poi, un po' tardi, al monologo di Chiara Francini, denso di emozioni, tratto dal suo spettacolo teatrale, Una ragazza come io, scritto con Nicola Borghesi. Un monologo sulla maternità, ma delle amiche. "Quando qualcuna ti dice che è incinta e tu non lo sei mai stata c’è come qualcosa che ti esplode dentro. Una specie di buco che ti si apre, in mezzo agli organi vitali, una specie di paura, stordimento, e, mentre accade tutto questo, tu devi festeggiare, perché la gente incinta è violenta e vuole solo essere festeggiata. E non c’è spazio per il tuo dolore, per la tua solitudine. Tu devi festeggiare".

 

E ancora, ricordando la prima amica che dopo il liceo le disse di essere incinta: "Era solo l’inizio, perché di lì a poco mi sembrava che tutti intorno a me avessero avuto, stessero avendo, avrebbero avuto un figlio. Passeggini, passeggini ovunque. Un esercito di donne coi capelli corti e di maschi stempiati con la panza che spingono passeggini con dentro neonati mostruosi e pieni di amore. E io, io che continuavo a fare le mie cose sempre meglio, con sempre più persone che mi guardavano e mi amavano. E poi a un certo punto io mi sono accorta che il tempo passava e che se non mi sbrigavo io, forse, un figlio non lo avrei mai avuto. E se anche mi sbrigavo, poi, non era mica detto. Perché anche quando ti decidi che è il momento giusto poi, magari, il corpo ti fa il dito medio e tu, allora, rimani col dubbio di aver aspettato troppo, di essere una fallita".

 

Poi rivolgendosi al figlio non ancora avuto: "E se poi non condivido niente di quello che fa nella sua vita? E se viene troppo diverso da me? Nel mio caso di sicuro verrà diverso da me! Ma io vorrei sapere come faccio con te, bambino? Ancora non sei nato e già non ci capiamo. Essere figlio di una madre come me ti causerà solo dei problemi. Se sarai maschio io so e, quasi spero, che sarai gay e ti amerò così tanto. Però forse preferirei non lo fossi, perché sarebbe più difficile e io vorrei che per te fosse facile. Ti prego vieni su brillante, con la battuta pronta. Odia, odia, odia ciò che si deve odiare, il male, l’ingiustizia, perché è con quell’odio che si fanno le cose. Non è vero che si fa con l’amore. Sì, con l’amore si fanno delle cose, ma il grosso si fa con quell’odio lì. Profondo, viscerale, instancabile. Ti prego non essere una di quelle creature indifese, troppo buone. Perché poi dovrei cercare di difenderti tutto il tempo. E c’è il rischio che tu venga su meno capace di guardare, di camminare. Ma lo vedi come parlo? Sembra che tutto dipenda da me, come se tu non esistessi già da prima di esistere".

 

Infine: "Io da qualche parte penso di essere una donna di merda perché non so cucinare, perché non mi sono sposata e perché non ho avuto figli. Razionalmente so che non è così, ma da qualche parte, dentro di me, c’è questa voce, esiste, e io, alla fine, penso che abbia ragione lei, che io sia sbagliata. E io già lo so, bambino, tu mi porterai via tutta la creatività, tutta la luce, ci sarai solo tu al centro della scena e io sarò una semplice comparsa e poi diventerò grande e poi vecchia e non potrò più fare finta che il tempo non stia passando, perché ci sarai sempre tu, lì, a ricordarmi in ogni momento che la mia gioventù è finita. E io penso che mi farai così felice, che poi non mi farai davvero così felice, perché è così che funzionano le cose della vita: non sono mai come te le eri aspettate. [...] Ma quanto mi è costato diventare come sono? Quanto costerà a te? E in mezzo a tutto questo bisogno di arrivare, in mezzo a tutta questa rabbia, a questo amore, io, ora, non so dove metterti. O, forse, sei proprio tu che non vuoi venire da me, perché credi che io mi sia dimenticata di te, che io mi sia dimenticata della vita. Ma io volevo solo essere brava, io volevo solo essere preparata, io volevo che tu fossi fiero di me. Anche se ancora non ci sei. Forse, perché ci sei sempre stato". Applausi dell'Ariston.

 

Nel mezzo, altri tocchi di Firenze con Paolo Vallesi che si è esibito con i Cugini di Campagna, e di Toscana, con i Baustelle insieme a Coma_Cose e Bnkr44 con Sethu. "Ironia, competenza e tanta passione. Chiara Francini orgoglio di Firenze a Sanremo 2023. Bravissima!", ha scritto Nardella sui social. "Chiara Francini bravissima, simpaticissima e Toscana!", il commento di Giani.

 

Questa la classifica generale dopo la 4° puntata: Marco Mengoni, poi Ultimo, Lazza, Mr. Rain, Giorgia, Tananai, Madame, Rosa Chemical, Elodie, Colapesce Dimartino, Gianluca Grignani, Coma_Cose, Modà, Articolo 31, Lda, Leo Gassmann, Paola e Chiara, Ariete, Mara Sattei, Colla Zio, Gianmaria, Cugini di Campagna, Levante, Olly, Anna Oxa, Will, Shari, Sethu.

 

Ascolti record per la quarta serata, che ha tenuto davanti alla tv 11 milioni 121 mila spettatori con uno share del 66.5 per cento, 6 punti in più dell'anno scorso, il dato più alto dal 1987.
 

 

Marco Pecorini

 

 

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