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Toscana, sciopero generale: dalla sanità ai trasporti. Corteo a Firenze

In sanità garantite prestazioni indispensabili, emergenze e urgenze. Fasce di garanzia per il trasporto pubblico locale

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sabato 10 dicembre 2022 15:07

Per la giornata di venerdì 16 dicembre Cgil e Uil della Toscana hanno proclamato una sciopero generale dei settori privati e pubblici. Lo sciopero è per l’intera giornata, o comunque per l’intero turno di lavoro. 

 

Per quanto riguarda la sanità pubblica, la Regione informa che saranno quindi possibili disagi per visite, esami e prestazioni programmate che non abbiano il carattere dell’urgenza. Saranno invece garantite, come previsto per legge, le prestazioni indispensabili, le emergenze e le urgenze. 

 

Per tutto ciò che riguarda i servizi pubblici essenziali lo sciopero sarà esercitato nel rispetto delle regolamentazioni di settore attuative della legge nazionale 146 del 1990, che salvaguardano l’erogazione delle prestazioni indispensabili o le fasce di garanzia.

 

Nel caso dei trasporti pubblici Autolinee Toscane ha comunicato gli orari in cui è previsto lo sciopero per il personale viaggiante, con differenze tra territorio e territorio: ugualmente ha fatto il gestore della tranvia fiorentina (LEGGI QUI).

 

La sciopero, spiegano le organizzazioni sindacali, è indetto “contro una legge di bilancio giudicata iniqua socialmente, che penalizza il mondo del lavoro dipendente e mortifica le aree di precariato del Paese, in particolare su fisco, pensioni e trattamento salariale".

 

Sono esonerati dallo sciopero i lavoratori dipendenti dei comparti e delle amministrazioni pubbliche del trasporto aereo, igiene ambientale, elisoccorso, servizio funerario e Inl-Anpal. 

 

A Firenze venerdì si terrà un corteo con concentramento in piazza dell’Unità alle 9:30 con arrivo in via Martelli (passando da piazza San Marco).

 

Dalida Angelini (segretaria generale Cgil Toscana): “Non possiamo stare fermi di fronte a una Manovra del Governo sbagliata e che va cambiata. Intanto perché colpevolizza e colpisce i più poveri – il reddito di cittadinanza va migliorato, non abolito -, accresce anziché contrastare la precarietà – si reintroducono i voucher, che considerano il lavoro come una merce -, premia gli evasori e, con la flat tax, aumenta l’iniquità del sistema fiscale, non riduce i divari di genere. Mancano risorse per sostenere i servizi pubblici, si taglia la rivalutazione delle pensioni. Servono invece sostegni ai salari – c’è una pandemia salariale inaccettabile – e riforme vere, ispirate dai criteri di solidarietà e giustizia sociale, fondate sulla qualità del lavoro, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e su nuove politiche industriali ed energetiche capaci di prospettare un futuro per il Paese, sulla trasformazione digitale e la riconversione verde, su uno stato sociale più forte e qualificato”.

 

Paolo Fantappiè (segretario generale Uil Toscana): “Siamo di fronte a una legge di bilancio che danneggia il mondo del lavoro, aiuta chi evade e non dà risposte ai lavoratori, ai pensionati ed ai giovani. Per questo non possiamo che respingere al mittente una manovra che non mette in campo azioni concrete per favorire l’aumento del potere d’acquisto dei salari e delle pensioni, ma al contrario peggiora le condizioni del lavoro con l’introduzione dei voucher aperta a tutti i lavoratori, vara provvedimenti fiscali che non contrastano l’evasione fiscale e, anzi, promuovono la flat tax che contraddice il principio di progressività previsto dal nostro ordinamento costituzionale. Non solo: mancano le risorse per la sanità, la scuola e i rinnovi contrattuali. La manovra del governo inoltre penalizza opzione donna mandando in pensione più tardi le lavoratrici, non prevede una garanzia previdenziale per i giovani con discontinuità contributiva, riduce sensibilmente le risorse provenienti dalla tassazione sugli extraprofitti. Insomma, una manovra largamente insufficiente su cui è nostro dovere mobilitarci per far valere e difendere le ragioni del mondo del lavoro”.

 

 

 
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