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Tentata rapina in banca: arrestato un uomo. Individuato grazie alle impronte digitali

Era entrato con mascherina e cappellino e aveva minacciato il direttore con un taglierino

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sabato 22 ottobre 2022 11:21

Ieri mattina, venerdì 21 ottobre 2022, all’esito di un'attività investigativa, i Carabinieri della Stazione di Firenze Campo di Marte hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Firenze su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo accusato di tentata rapina in banca a Firenze.


Gli accertamenti, condotti dal 5 luglio al 5 agosto, hanno consentito di "raccogliere gravissimi e plurimi elementi indiziari a carico di un 46enne originario di Napoli, già noto alle forze dell’ordine, che si sarebbe reso responsabile di una tentata rapina" in una banca in zona piazza Beccaria, fa sapere l'Arma.


Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, travisato da cappellino e mascherina FFP2, l'uomo sarebbe entrato in banca affermando di avere un appuntamento con il direttore della filiale.
 

Raggiunto quest’ultimo nel suo ufficio, lo avrebbe poi minacciato con un taglierino costringendolo ad ordinare ad un’impiegata di riempire e consegnargli un sacchetto con tutti i valori in quel momento presenti in filiale, continuano i Carabinieri. Raggiunta la cassa, il 46enne, "dopo varie insistenze e minacce", si sarebbe rassegnato, dopo aver constatato che la cassa era munita di apertura temporizzata, non gestibile dal personale di filiale e programmata per aprirsi solo dopo 30 minuti dall’inserimento del codice e della chiave.

 

Considerato il trascorrere del tempo e la possibilità di essere arrestato in flagranza, l'uomo si sarebbe dunque dileguato, fuggendo a piedi attraverso una porta antipanico, prima dell’arrivo delle pattuglie di Carabinieri, continua nella ricostruzione l'Arma.


Nelle indagini fondamentale è risultata l’analisi della videosorveglianza ed il rinvenimento, sul luogo del delitto, del sacchetto impugnato dall’uomo, che avrebbe dovuto servire ad asportare il provento della rapina e dal quale sono state estratte le impronte digitali.


L’uomo è stato associato alla casa circondariale di Bologna, dove risultava già detenuto per altra causa. Il procedimento penale nei suoi confronti è tuttora pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità sarà vagliata nel corso del successivo processo.

 

 
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