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Nft e nuove frontiere dell'arte a Palazzo Strozzi: la mostra Let’s Get Digital!

Il nuovo progetto espositivo che porta negli spazi della Strozzina e del cortile di Palazzo Strozzi la rivoluzione degli Nft

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martedì 17 maggio 2022 17:58

Let’s Get Digital! è il nuovo progetto espositivo presentato dalla Fondazione Palazzo Strozzi, che dal 18 maggio al 31 luglio 2022 porta negli spazi della Strozzina e del cortile di Palazzo Strozzi la rivoluzione dell’arte degli NFT e delle nuove frontiere tra reale e digitale, attraverso le opere di artisti internazionali quali Refik Anadol, Anyma, Daniel Arsham, Beeple, Krista Kim e Andrés Reisinger. 


Promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e Fondazione Hillary Merkus Recordati e a cura di  Arturo Galansino (Direttore Generale, Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze) e Serena Tabacchi (Direttrice  MoCDA, Museo d’arte digitale contemporanea), la mostra presenta un percorso tra installazioni digitali ed esperienze multimediali create da artisti che esprimono le nuove e poliedriche ricerche della Crypto Art, basata sul successo degli NFT, una rivoluzione per tutto il mondo dell’arte, digitale e non solo.  


Oltre all’arte, anche la moda, la musica, lo sport e il mondo del gaming creano nuovi NFT ogni giorno, aprendo nuove dimensioni di interazione tra reale e digitale. Acronimo per Non-Fungible Token, “gettone  non fungibile/riproducibile”, un NFT è un video, un’immagine o un qualunque contenuto digitale che viene certificato (o in gergo “mintato”, coniato) attraverso la blockchain. Letteralmente una "catena di blocchi", questa tecnologia rende i file crittografati, non modificabili e registrati in un archivio che garantisce a un file di essere visualizzato da tutti ma posseduto solo da un singolo individuo o, per meglio dire, da un singolo wallet, un indirizzo identificativo ma anonimo. In questo nuovo mondo digitale basato a livello di mercato sulle criptovalute, gli NFT popolano i cosiddetti metaversi, mondi paralleli virtuali i cui confini si estendono fino al mondo tangibile e convenzionale ma con nuovi paradigmi di interazione sociale. 

 

Punto di partenza per la mostra è l’installazione site specific per il cortile di Palazzo Strozzi di Refik Anadol (Turchia, 1985) con un’inedita relazione tra architettura digitale e fisica attraverso un’esperienza ipnotica e multisensoriale, un’opera dinamica in cui gli algoritmi dell’intelligenza artificiale creano visioni illusionistiche che sfidano la nostra nozione di realtà. A questa installazione si lega il percorso nelle sale della Strozzina, dove ogni singolo ambiente propone opere e installazioni immersive create dagli artisti coinvolti.

 

Protagonisti sono Beeple (Mike Winkelmann, USA,1981), del quale è esposta un’ampia selezione delle iconiche opere in cui unisce politica, cultura pop e irriverenti riferimenti all’attualità, inseriti in scenari distopici o post apocalittici; Daniel Arsham (USA, 1980), che con la sua ricerca rinnova una riflessione sull’idea di scultura attraverso la creazione di loop temporali in cui materialità e immaterialità si uniscono in una continua e  perpetua trasformazione e distruzione; Krista Kim (Canada) che con il suo distintivo stile minimalista invita a entrare in un mondo di geometrie e riflessi impossibili, uno spazio immersivo di immagini distopiche e  rassicuranti allo stesso tempo. A questi si affiancano Andrés Reisinger (Argentina, 1990) con l’opera Arcadia, realizzata in collaborazione con la poetessa Arch Hades e il compositore RAC, in cui poesia, suono e immagini si fondono in un’esperienza meditativa che ci invita a riflettere sulle nostre routine quotidiane e sull’uso dei  social media. Infine, il collettivo Anyma (Matteo Millari e Alessio De Vecchi, Italia) – che con le sue opere e concerti live sperimenta nell’ambito dell’intersezione tra musica e visual performance – propone un  landscape fisico e visivo site specific per uno degli ambienti della Strozzina.

 
In occasione della mostra sarà pubblicato uno speciale volume edito da Marsilio Arte che sarà presentato al  pubblico il prossimo 28 giugno 2022 nell’ambito di un incontro che vedrà la partecipazione di artisti e esperti di arte digitale e del mondo NFT. 


“Confermando la sua ambizione di unire avanguardia e tradizione, ricerca e divulgazione, Palazzo Strozzi propone  un progetto unico nel panorama culturale italiano” afferma Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione  Palazzo Strozzi. “Let’s Get Digital rappresenta una delle prime e più importanti mostre dedicate alla rivoluzione  NFT mai realizzate da una istituzione culturale del nostro paese e si pone l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico  a opere e temi che stanno trasformando in maniera radicale il nostro rapporto con l’arte, e con il mondo digitale  nel suo complesso. Nell’ambito del programma Palazzo Strozzi Future Art con la Fondazione Hillary Merkus  Recordati, questa mostra si pone come un ulteriore tassello di sperimentazione e visione sull’arte del presente e  del futuro, aprendo sempre di più a nuove possibilità di produzione artistica e di rapporto con il pubblico”. 


“Let’s Get Digital nasce con l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico all’evoluzione più recente dell’arte digitale,  ormai riconosciuta a livello globale dal sistema contemporaneo” afferma Serena Tabacchi. “La decentralizzazione, la Blockchain e gli NFT hanno certificato e diffuso il lavoro di tanti artisti che fino a pochi anni fa non potevano  essere considerati tali. Questo movimento nato dal basso ha reso celebri artisti che fino a pochi mesi fa venivano  apprezzati esclusivamente attraverso comunità social. Accomunati dalla voglia di esprimersi con i mezzi a loro più  congeniali, attraverso le più moderne tecnologie digitali, sono entrati in breve tempo a far parte dell’ecosistema  della cultura contemporanea. In questa mostra sono coinvolti alcuni dei protagonisti indiscussi del settore a livello  planetario: come Palazzo Strozzi ha ospitato i maestri assoluti del passato e quelli del contemporaneo, oggi si apre  alla sperimentazione, alla ricerca. L’arte del futuro incontra il digitale come materia prediletta per l’espressione  creativa. Ci aspetta una declinazione infinita di possibilità. Il meglio deve ancora arrivare”. 


“Sono particolarmente orgoglioso di far parte di questo ambizioso progetto della Fondazione Strozzi in grado di  coniugare l’arte con l’universo digitale e la sua inarrestabile evoluzione che entra, sempre più prepotentemente,  nella nostra quotidianità”, sottolinea Andy Bianchedi, Presidente della Fondazione Hillary Merkus Recordati. “La Fondazione che guido vuole difatti rappresentare e rappresenterà in futuro, per mission condivisa e per ferrea  volontà, una consistente piattaforma per sostenere i talenti e per favorire ogni forma di creatività  contemporanea. Questa mostra risponde esattamente ai nostri desideri”. 


La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e Fondazione Hillary Merkus Recordati  nell’ambito del progetto Palazzo Strozzi Future Art. Sostenitori: Fondazione CR Firenze, Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Intesa Sanpaolo, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi.

 


 

 
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