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Firenze, la Polizia finge di consegnare una pizza e arresta un uomo per maltrattamenti in famiglia

Le aggressioni andavano avanti da parecchio tempo

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martedì 08 febbraio 2022 13:17

È stato arrestato ieri sera, lunedì 7 febbraio, un uomo per maltrattamenti in famiglia nella periferia di Firenze.

 

La vittima sarebbe stata terrorizzata dal compagno che quando, all’ennesima vessazione, ha afferrato il telefono per chiamare per la prima volta la Polizia, ma non sarebbe riuscita a chiedere aiuto e a riferire l’indirizzo di casa. Dall’altra parte della cornetta un agente della Sala Operativa della Questura di Firenze ha capito subito che c’era qualcosa che non andava: così ha richiamato l’interessata fingendo di lavorare per una pizzeria che effettua consegne a domicilio; la donna ha riconosciuto la voce dell’operatore e ha preso coraggio fornendo i suoi recapiti.

 

In pochi attimi le volanti sono arrivate sotto l’abitazione della donna, che nel frattempo si era rifugiata con i due figli minori a casa di parenti nel medesimo stabile.

 

Secondo quanto emerso, poco prima dell’arrivo della Polizia, era andata in scena l’ennesima aggressione da parte del compagno della donna, un cittadino marocchino di 34 anni. Quest’ultima sarebbe stata colpita alla testa con un pugno e diversi schiaffi per aver perso troppo tempo nel passargli un cuscino e aver provato a chiedere aiuto alla Polizia con la prima telefonata. Anche uno dei figli minori, che aveva cominciato a piangere assistendo alla scena, sarebbe stato colpito dal padre, che per zittirlo gli avrebbe messo una mano davanti alla bocca.

 

Ma l’aggressione di ieri, a seguito di quanto ricostruito dai poliziotti, non sarebbe stata la prima. Durante la convivenza la donna sarebbe stata picchiata anche durante la gravidanza e nel corso di un episodio, avvenuto la scorsa estate, l’uomo avrebbe spaccato il cellulare della compagna, arrivando a spegnerle delle sigarette sul fianco. La probabile gelosia del 34enne avrebbe inoltre fatto sentire la vittima come una prigioniera in casa, alla quale era permesso uscire solo un quarto d’ora per andare ad accompagnare il figlio più grande a scuola, colpendola con botte e umiliandola in caso di ritardo al rientro.

 

Sulla base degli elementi sinora raccolti, l’uomo, già noto alle Forze di Polizia, è finito al Carcere fiorentino di Sollicciano per il successivo vaglio del Giudice. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori.
 

 

 
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