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Ex caserma Vittorio Veneto, una nuova terrazza-giardino e maggiore fruizione pubblica

Accessibili aree verdi, teatro all’aperto che entra nell’Estate fiorentina e visite guidate nelle domeniche del fiorentino

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sabato 20 novembre 2021 09:36

Ci sarà anche una terrazza-giardino verde panoramica fruibile dai cittadini della Città metropolitana di Firenze nel futuro dell'ex caserma Vittorio Veneto. Sarà possibile grazie alla convenzione con il privato che ha acquistato il complesso, convenzione che prevede l’ampliamento dell'accessibilità pubblica del complesso dell’ex caserma Vittorio Veneto, in Costa San Giorgio.

 

Accessibili anche i giardini e gli orti del complesso, oltre alle attività commerciali e di servizio già aperte al pubblico previste nella parte nord-ovest del complesso, così come palestra e centro benessere, che dovranno prevedere un accesso agevolato per gli abitanti del Quartiere 1, e il teatro all’aperto che diventerà invece un nuovo spazio dell’Estate fiorentina. Nel complesso sarà inoltre dedicato uno spazio gratuito a rotazione a disposizione di artigiani fiorentini all’interno del più ampio progetto che sarà la Casa delle Eccellenze; inoltre, il complesso potrà ospitare anche parte delle esposizioni culturali in mostra al Forte Belvedere. L’auditorium sarà gratuitamente a disposizione di iniziative del Quartiere 1 una volta al mese, a favore di associazioni e di chi ne faccia richiesta.

 

Sono queste le prescrizioni aggiuntive per il privato inserite nella convenzione allegata al progetto unitario convenzionato approvato dalla giunta contestualmente alla variante al Regolamento urbanistico su proposta dell’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re. Come monetizzazione delle compensazioni dovute arriveranno 2,2 milioni di euro dal privato per interventi di riqualificazione della zona. Una decisione che arriva dopo mesi di polemiche e proteste contro la vendita del complesso, che diventerà in parte un albergo di lusso.

 

“Si chiude una variante complessa e discussa, che ha l’obiettivo di recuperare un luogo abbandonato e fino ad ora inaccessibile - ha detto il sindaco Dario Nardella - Grazie ai nuovi usi che aprono ancor più il complesso alla città, invito a guardare a questa operazione in un quadro più ampio di trasformazione delle caserme in città: stiamo recuperando gli edifici di proprietà comunale pensando alla casa e al modello Murate. La collaborazione tra pubblico e privato va comunque a vantaggio dell’intera comunità, con la creazione di nuovi posti di lavoro. Investimenti importanti come quelli alla Manifattura Tabacchi e alla ex Caserma Cavalli stanno scrivendo la Firenze contemporanea e del futuro”.

 

Un luogo finora inaccessibile e dentro cui finora nessuno è entrato, perché riservato prima solo agli ecclesiastici appartenenti al convento e poi ai membri dell’esercito - ha detto l’assessore Del Re - che dopo la dismissione da parte del demanio sta oggi cadendo a pezzi: per volontà del demanio l’immobile è stato alienato ormai oltre sette anni fa a un soggetto privato che ora può procedere con il recupero seguito e sollecitato dalla locale Soprintendenza prima che le parti vincolate vadano in malora. Abbiamo lavorato però in questi mesi per far sì che anche i cittadini possano beneficiare di questo luogo che una volta recuperato si aprirà alla città grazie a una serie di usi stabiliti dalla convenzione allegata al piano attuativo. Così come abbiamo voluto destinare interamente gli oneri ai luoghi più vissuti da cittadini e residenti del Quartiere 1. Il lavoro della variante, iniziato nel 2015, arriva quindi oggi a compimento: sebbene Firenze anche nel prossimo piano operativo varerà il blocco alla destinazione turistico ricettiva, già in atto per gli immobili superiori ai 2.000 mq, nel caso della caserma Vittorio Veneto la destinazione ricettiva prevalente era l’unica compatibile con la condizione della collina in termini di accessibilità e carico urbanistico che poteva sopportare, così come decretato anche dai partecipanti e membri della giuria del concorso svoltosi nel 2017. Nonostante ciò, la parte nord ovest del complesso sarà comunque accessibile a tutti con attività commerciali e direzionali e, grazie a quanto inserito in convenzione e ottenuto dall’amministrazione dando seguito anche a quanto richiesto dal Quartiere 1, diventerà un luogo dell’Estate fiorentina e di altre manifestazioni: si aprirà così un collegamento tra la caserma e la città, anche grazie alla nascita di una terrazza-giardino pubblica che nulla avrà da invidiare alla vista di piazzale Michelangelo. Si tratta della terza caserma che stiamo recuperando: nelle caserme che sono divenute di proprietà comunale, Santa Maria Novella e Lupi di Toscana, il pubblico sta facendo il pubblico pensando al tema della Casa sul modello delle Murate, che è ciò a cui ci ispiriamo”.

 

Saranno a carico dell’operatore la progettazione ed esecuzione di una serie di opere agli spazi pubblici esistenti: riqualificazione di Costa San Giorgio, da piazza de Rossi a vicolo della Cava; riqualificazione dello snodo tra Costa San Giorgio e Costa dei Magnoli; riqualificazione della scalinata tra Costa San Giorgio e Piazza Santa Maria Soprarno per un importo complessivo di circa 400mila euro.

 

L’importo dovuto dal privato per la monetizzazione delle compensazioni, per un totale di oltre 2,2 milioni di euro (da cui detrarre le opere di riqualificazione a carico dell’operatore pari a circa 400mila euro), andrà a finanziare opere con ricadute sociali per i cittadini del Quartiere 1: interventi di manutenzione straordinaria su attrezzature ludiche e sportive e verde di piazza Demidoff, piazza Tasso, piazza D’Azeglio, giardino Nidiaci, giardino di Porta Romana (300mila); adeguamenti impiantistici e strutturali dell’Albergo Popolare (300mila euro); restauro casotti in piazza Demidoff (30mila euro); realizzazione spogliatoi femminili palestra Nidiaci in via della Chiesa (90mila euro); ristrutturazione, inserimento bagno e soppalco Centro giovani nel giardino Nidiaci (ex limonaia) in via d'Ardiglione (250mila euro); rifacimento del muro di contenimento Assi Giglio Rosso sul viale dei Colli (80mila euro); riqualificazione della scalinata della via Crucis (380mila euro circa); riqualificazione di piazza Santa Felicita e piazza dei Rossi e dei rispettivi marciapiedi con il rifacimento della pavimentazione in pietra (per l’importo rimanente pari a circa 440mila euro).


Foto Comune di Firenze

 
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