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Bagno a Ripoli, la denuncia: 'Ascensore caduto nel vuoto in ospedale, operatori bloccati per più di un'ora'

La denuncia del sindacato: incidente sfiorato nell'ospedale fiorentino

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venerdì 20 agosto 2021 16:56

"Nel pomeriggio di giovedì 18 agosto si è verificato presso il presidio ospedaliero OSMA un grave fatto che ha messo a serio rischio la salute e sicurezza dei lavoratori e avrebbe potuto mettere a rischio anche i pazienti. Erano circa le 19 quando gli operatori addetti al trasporto pazienti, dopo aver portato un paziente in barella nell’apposito ascensore, hanno ripreso l’ascensore con la barella vuota per tornare al pian terreno dal 5 piano. Premuto il tasto hanno sentito un forte rumore e sentito crollare l’ascensore nel vuoto, mentre la porta interna si spostava e il soffitto si staccava dalla cabina. L’ascensore è poi rimasto bloccato e incastrato al piano sotto, gli operatori sono rimasti chiusi nell’ascensore per più di 1 ora ed è occorso l’intervento dei vigili del fuoco, per poterli fare uscire con delle corde". E' la denuncia del sindacato Sanità Toscana in merito ad un episodio accaduto all'ospedale di Santa Maria Annunziata.

 

"Un evento gravissimo, che si è risolto per fortuna solo con grande paura e che non ha visto coinvolti i pazienti. Gli operatori lavorano per una Cooperativa in appalto alla ASL,come tutti gli operatori sanitari hanno vissuto e stanno vivendo sulla propria pelle la situazione di rischio e stress lavorativo che da quasi 2 anni coinvolge chi lavora in sanità e come se non bastasse si trovano anche esposti a rischi di infortunio possibile per la cattiva manutenzione delle strutture sanitarie e ospedaliere", continua il sindacato.

 

"Un episodio che in piccolo ricorda altri eventi più catastrofici anche recenti legati alle problematiche della manutenzione sempre più data in appalto e mal controllata: una logica a cui nemmeno le ASL si sottraggono. Pare che la ditta che ha in appalto la manutenzione abbia classificato l’evento come “guasto ordinario”: un ‘ulteriore beffa per i lavoratori che vi si sono trovati coinvolti, qualora tale fatto fosse confermato. Un episodio che pone anche in evidenza le carenze strutturali presenti in molte delle nostre strutture sanitarie. Nel Recovery plan si parla di investimenti per “realizzare ospedali sicuri , tecnologici, digitali e sostenibili, con azioni miranti all’ammodernamento tecnologico delle strutture ospedaliere” Vorremmo sperare che i primi investimenti riguardino davvero la messa in sicurezza delle nostre strutture sanitarie e non interventi di “abbellimento” e di immagine come quelli che hanno riguardato diverse delle strutture sanitarie del nostro territorio. Su tutto questo occorre l’impegno ,la vigilanza e mobilitazione di quanti lavoratori e cittadini hanno a cuore la salute e la sanità pubblica".

 

"Ci uniamo alla richiesta di un intervento attento e urgente di tutti i livelli istituzionali, a partire ovviamente dalla Regione e dalle AUSL: da tempo infatti le lavoratrici e i lavoratori denunciano situazioni di forte stress e insicurezze, ovviamente divenute più pesanti in questi quasi due anni di pandemia Covid-19", dicono Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune (Comune di Firenze) e Sonia Redini - Per una Cittadinanza Attiva (Comune di Bagno a Ripoli).


"Servono investimenti, assunzioni, interventi sulle strutture e smettere di sminuire gli episodi di pericolo: se un incidente non si trasforma in tragedia non può essere archiviato come "ordinario". In piena crisi sanitaria ci erano stati promessi investimenti e risorse come minimo pari ai continui tagli degli ultimi anni: per adesso sono rimaste vuote parole e anche in Regione Toscana ci pare si sottovaluti l'impegno necessario in questo ambito essenziale per le nostre vite".


"L'organizzazione CUB Sanità ha rilanciato un appello a chi ha cuore la sanità pubblica: rispondiamo con convinzione e porteremo il tema nei nostri consigli comunali, rivolgendoci anche alla Regione".

 

In merito all'accaduto, l’Azienda Sanitaria riferisce“Sono in corso gli accertamenti tecnici per stabilire l'effettiva dinamica dell'accaduto. Da un primo esame dello stato dei luoghi e dalle informazioni trasmesse da parte della ditta di manutenzione, sembrerebbe essersi trattato di un danneggiamento occorso al dispositivo "operatore porte" che potrebbe aver determinato, alla ripartenza, un possibile sobbalzo della cabina, certamente non riferibile a rottura, malfunzionamenti o altri inconvenienti degli organi strutturali di sospensione della cabina, nè di quelli di esercizio nè di sicurezza (funi e dispositivi anticaduta). 

Per quanto riguarda la recente attività di manutenzione sull'impianto si può affermare che questo era regolarmente affidato alla ditta "KONE". Gli interventi di manutenzione sono stati effettuati regolarmente , oltre all’ultima verifica da parte dell'ente di controllo effettuata il 14/04/2021, con esito favorevole", conclude l'Asl Toscana Centro in una nota.

 

(immagine di repertorio)

 

 
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