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Firenze, bimba di 2 anni e mezzo dimenticata al supermercato

La madre, che credeva di averla affidata alla sorella, potrebbe rischiare una denuncia per abbandono di minore

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mercoledì 02 giugno 2021 15:44

Una bambina dorme nel passeggino tra le corsie del supermercato, ma senza nessuno vicino. Sono le 20.40 circa di ieri, martedì 1 giugno, quando alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Firenze giunge una richiesta d’intervento presso un supermercato di via D’Annunzio: poco prima un cliente aveva notato una bambina in passeggino lasciata a dormire da sola tra le corsie e aveva segnalato la circostanza al personale dell’esercizio commerciale che aveva cercato inviano di trovare i genitori, ma di loro nessuna traccia. ​Questa la ricostruzione della vicenda riportata in una nota dei militari.


I Carabinieri della Stazione di Firenze Campo di Marte, inviati sul posto, hanno constatato l’effettiva presenza di una bimba in dormiveglia, richiedendo l’intervento di personale sanitario per accertarne le condizioni di salute. Durante l’attesa, la bambina si è svegliata con una crisi di pianto, perché spaventata. Solo dopo un po' di tempo è giunto sul posto un cittadino egiziano classe '57, residente a Firenze, che ha riferito di essere il nonno materno delle bambina e, difatti, nell’avvicinarsi alla minore, la piccola si è calmata.

 

Contestualmente, è giunta sul posto anche l’ambulanza i cui sanitari hanno portato la bambina presso l’ospedale pediatrico Meyer, sia per la valutazione clinica, sia chiarire la questione dell’abbandono all’interno del supermercato. In tale frangente, sono giunti la madre ed il padre, entrambi egiziani, che hanno tentato di spiegare la vicenda ed in particolare la donna ha riferito di essersi recata al supermercato per fare la spesa con la sorella e la propria figlia (nata nel 2018).

 

Una volta all’interno del negozio, le due donne si erano separate ciascuna convinta di aver affidato la sorveglianza della bambina all’altra. La madre, infatti, completati gli acquisti, si era avviata tranquillamente verso casa dove, dopo svariato tempo, era sopraggiunta, senza la figlia, anche la sorella la quale, alla richiesta di dove fosse la bambina, si è resa conto di non aver inteso che la bambina le era stata affidata.


Le condizioni psicofisiche generali della bambina erano buone, era curata nell’aspetto e nell’igiene personale, non vi era presenza di alcun segno traumatico e il rapporto madre figlia era apparso solido, si legge nella nota dei militari. Pertanto, d’intesa con l’autorità giudiziaria, non ravvisando pericolo per l’integrità psicofisica della minore, quest’ultima veniva riaffidata alla madre, in qualità di esercente la responsabilità genitoriale, la cui posizione tuttavia è al vaglio in ordine ad eventuali responsabilità penali.

 

Immagine di repertorio

 

 

 
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