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‘Fateci riaprire o riapriamo da soli!’, il terziario toscano manifesta a Firenze

L’associazione di categoria consegnerà al prefetto Guidi un documento da far arrivare al Governo

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venerdì 09 aprile 2021 18:29

“Fateci riaprire o riapriamo da soli!”. È questo lo slogan che martedì 13 aprile a Firenze grideranno sotto le finestre della Prefettura le rappresentanze degli imprenditori del terziario in arrivo da tutta la Toscana.

 

A mobilitarle, alle ore 11 in via Cavour, è stata Confcommercio Toscana. “Impossibile continuare a gestire oltre la disperazione di una categoria intera, che da più di un anno si sente usata come capro espiatorio della pandemia - ha sottolineato il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni - I nostri negozi sono chiusi ma il contagio non diminuisce, anzi. Per questo, visto che il nostro sacrificio rischia di essere inutile, abbiamo deciso di scendere in piazza prendendo come riferimento la Prefettura di Firenze, che coordina tutte le Prefetture toscane. Il Prefetto, Alessandra Guidi, ha promesso di riceverci e a lei consegneremo un documento di richieste da far arrivare al Governo”.

 

In contemporanea con la manifestazione fiorentina, a Roma Fipe e Confcommercio nazionale hanno organizzato un grande evento, al quale parteciperanno i presidenti provinciali di categoria da tutta Italia e il presidente nazionale Sangalli. “Le nostre iniziative si incroceranno in diretta televisiva: alle 11.30 è previsto un collegamento con Firenze - ha anticipato Marinoni - e ci faremo sentire!”. 

 

“Finora siamo stati ligi alle regole, abbiamo scritto lettere e documenti, discusso ai tavoli, cercato tutte le casse di risonanza possibili per far arrivare a chi di dovere le nostre istanze e le nostre difficoltà – ha detto la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini - siamo stati rispettosi delle istituzioni e dei ruoli, consapevoli che il momento richiedesse il sacrificio e l’impegno da parte di tutti. Ma ora la misura è colma. Chiediamo una data certa in cui poter ripartire, tutti senza esclusione alcuna. Altrimenti, faremo da soli. Fisseremo noi una data in cui riaprire negozi, ristoranti, bar, palestre, cinema e teatri che da troppo tempo sono chiusi o fortemente limitati nell’attività. Tanto che ormai, tra calo vertiginoso dei consumi e costi che continuano a girare, senza entrate né prospettive di ripartenza, ci sentiamo morti che camminano. E con noi morirà una parte importante del nostro Paese, quella più viva e vitale, che garantisce servizi e accoglienza ovunque, nelle grandi città come nei piccoli centri”. 

 

“Noi siamo chiusi e i contagi continuano a salire invece che a scendere. È evidente che la diffusione della pandemia ha altre origini che non le nostre attività. Quindi il sacrificio che ci stanno chiedendo da oltre un anno è completamente inutile, anche perché mentre i nostri locali sono chiusi, gli assembramenti altrove continuano, nelle piazze e chissà dove altro – ha aggiunto il presidente di Fipe Confcommercio Toscana Aldo Cursano - Vogliamo una data certa di apertura, siamo stanchi di aspettare: le nostre imprese stanno morendo! Lo grideremo forte martedì 13 aprile anche a Firenze, dove alle 11.30 diamo appuntamento in via Cavour, sotto la Prefettura, a tutti gli imprenditori del terziario e a chi vorrà unirsi alla nostra protesta. Vogliamo rivendicare il diritto sacrosanto di vivere del nostro lavoro!”.
 

Foto comunicato Confcommercio Toscana

 
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