Sisto IV e Lorenzo il Magnifico fra congiure, guerre e una scomunica
Guerre, congiure e una scomunica
martedì 13 novembre 2018 22:14
Dopo gli eventi della Congiura dei Pazzi, i rapporti fra la famiglia Medici e il Papa Sisto IV erano distrutti.
Il Papa aveva scomunicato l'intera famiglia perchè durante la repressione dei congiurati erano stati uccisi dei religiosi, primo fra tutti l'arcivesco di Pisa Francesco Salviati. Lorenzo, da parte sua, sapeva bene che a capo della congiura c'erano Girolamo Riario e il pontefice stesso.
Papa Sisto IV confiscò tutti i beni che i Medici avevano a Roma e mandò una delegazione a Firenze per richiedere la consegna di Lorenzo; la Signoria e la città si rifiutarono di adempiere, per questo il pontefice scomunicò anche tutti gli amministratori e i cittadini dello Stato fiorentino.
Inevitabile fu la guerra: Ferdinando, re di Napoli, e il Papa da una parte; Lorenzo e pochi stati dall'altra.
Luigi XI di Francia offrì il suo aiuto, ma il Magnifico lo rifiutò: non voleva essere legato ad una potenza straniera; decise perciò di compiere un'impresa tanto coraggiosa quanto disperata e andare a trattare con il re di Napoli.
L'impresa riuscì: nel 1480 Napoli ritirò il suo appoggio al Papato che rinunciò allo scontro armato.
Ma Sisto IV e Girolamo Riario non si dettero per vinti: organizzarono una nuova congiura con a capo Giovan Battista Frescobaldi. La congiura doveva avvenire nella Chiesa del Carmine,ma fu scoperta e i colpevoli vennero processati e giustiziati.
Stessa fine fecero i pistoiese che organizzarono una congiura nella villa medicea di Poggio a Caiano.
Rimase solo una soluzione: una nuova guerra. Sfruttando il conflitto fra Ferrara e Venezia, nuovamente Papa Sisto IV e Lorenzo si scontrano. Sisto IV e Girolamo Riario si allearono con Venezia; Lorenzo, Ferdinando di Napoli, gli Sforza con Ferrara.
Questo conflitto consacrerà Lorenzo come uomo politico. La pace di Bagnolo del 1484 è larga parte frutto della politica di Lorenzo che si confermò come uomo assennato e con un carisma molto forte. Firenze acquistò potere nella scacchiera italiana.
Lo stesso anno Papa Sisto IV morì e al suo posto succede Innocenzo VIII che diventerà un grande amico ed alleato di Lorenzo, distendendo i rapporti fra Roma e Firenze.