Figline, la medicina tradizionale cinese per i malati oncologici al Serristori
I trattamenti di medicina tradizionale cinese nei percorsi terapeutici dei pazienti affetti da tumore
giovedì 09 novembre 2017 17:37
Medicina cinese per i malati oncologici. Succede nel presidio ospedaliero Serristori di Figline Valdarno (Firenze), dove i trattamenti di medicina tradizionale cinese sono integrati nei percorsi terapeutici dei pazienti affetti da tumore. Il progetto, nato in collaborazione con il Centro Fior di Prugna, Struttura di riferimento regionale per le Medicine Complementari (MC) e la Medicina Tradizionale Cinese (MTC), è realizzato dagli infermieri su prescrizione del trattamento effettuata dagli oncologi di riferimento.
Nel day hospital oncoematologico diretto dalla dottoressa Sabrina Moretti e dove la referente di oncologia medica è la dottoressa Clara Giordano, in tre mesi sono già stati 19 i pazienti coinvolti nel trattamento di medicina tradizionale cinese e un centinaio i trattamenti con risultati percepiti positivamente e con un miglioramento complessivo della qualità della vita, secondo quanto riportato dall'Ausl Toscana Centro.
Le tecniche terapeutiche sono l’auricoloterapia, il martelletto fior di prugna e la digitopressione. Gli infermieri, appositamente formati, le applicano ai pazienti, soprattutto per ridurre gli eventuali sintomi indotti dalle cure antitumorali.
Per la parte infermieristica, la referente del progetto è Susanna Fambrini coordinatrice infermieristica del day hospital, la quale informa che disturbi come la nausea e il vomito, presenti spesso nei pazienti sottoposti a trattamento chemioterapico, il dolore, l’ansia, la depressione lieve e le turbe del sonno sono stati alleviati con l’applicazione dell’auricoloterapia pressioni sull’orecchio anche con l’uso di semi vegetali). Viene eseguita anche la digitopressione che consiste in micro massaggi effettuati sui punti dei meridiani che sono dei canali energetici sui quali agisce la medicina cinese; a breve verrà implementato l’utilizzo della tecnica “fior di prugna”, martelletto con il quale vengono stimolate alcune superfici cutanee del paziente in corrispondenza di alcuni meridiani.