Monna Lisa, la donna più famosa di Firenze
La storia del quadro più famoso del mondo
venerdì 15 aprile 2016 13:16
La Gioconda è uno dei quadri più famosi del mondo e, altrettanto leggendaria, è la convinzione che i francesi l'abbiano rubata agli italiani, ai fiorentini per l'esattezza. Ma cosa c'è di vero?
La donna ritratta, la celebre Monna Lisa, sarebbe - secondo Giorgio Vasari- Lisa Gherardini del Giocondo. Secondo il Vasari, Leonardo lavorò per quattro anni al quadro a Firenze, ma non riusciva mai a trovarlo perfetto, per questo lo lasciò incompiuto e lo portò in Francia quando decise di recarsi lì. Da un documento del 1525 emerge infatti che l'apprendista di Leonardo aveva con sè un quadro chiamato "la Joconda". In realtà questa tesi è stata dibattuta e smentita moltissime volte, in varie epoche storiche e da vari storici dell'arte che hanno proposto varie alternative: Isabella d'Aragona, Caterina Sforza, Bianca Sforza...
Nel 1516 Leonardo portò la Gioconda con sè in Francia e la completò, modificandola più volte: l'opera, esposta ai raggi X, mostra tre versioni diverse nascoste sotto la pittra. Probabilmente l'opera fu acquistata da Francesco I insieme ad altri quadri del pittore, quindi sarebbe legittimamente francese secondo la maggior parte degli storici. Inoltre, Leonardo morì in Francia e avendo portato con sè l'opera, non si può trattare di un furto.
La Gioconda seguì Luigi XIV a Versailles e Napoleone la volle nella sua camera da letto; fu nascosta durante la guerra Franco Prussiana e durante le Guerre Mondiali, essendo oramai diventata un simbolo della Francia.
Nel 1911 fu rubata e Apollinaire e Picasso furono accusati del furto, che in realtà avvenne per mano di Vincenzo Peruggia, convinto che il quadro appartenesse all'Italia. Il direttore degli Uffizi, due anni dopo, riconobbe nel quadro l'originale. Il ladro fu arrestato e l'opera fu esposta a Firenze e Roma prima di tornare in Francia.
La Gioconda però fu danneggiata molte volte: nel 1956 da qualcuno che tirò acido contro il quadro, l'anno dopo qualcuno cercò di colpirla con un sasso e nel 2006 una donna russa lanciò contro l'opera una tazza. Per questo il louvre l'ha schermata dietro vetri che la proteggono da qualunque sostanza, anche esplosiva. La teca mantiene stabile la temperatura e l'umidità per evitare che si rovini, per questo il Louvre ha negato qualunque prestito a musei e altre città, compresa Firenze.
Nel corso degli ultimi cinquant'anni, inoltre, la Gioconda ha continuato ad affascinare studiosi e scienziati. Il quadro è intriso di misteri: il sorriso enigmatico, gli occhi che sembrano seguire chi la ammira, lo sfondo che sembra riflesso...ogni particolare del quadro è stato oggetto di teorie più o meno fantasiose, di ricerca di spiegazioni e di analisi. Questo non ha fatto altro che accrescere il mistero della Monna Lisa.